La Galleria Intragallery di Napoli ha il piacere di comunicare la prossima mostra in programma, “Le Ragioni della Leggerezza”, personale di Antonello Viola, in collaborazione con la galleria Francesca Antonini di Roma, che inaugurerà mercoledì 11 maggio 2016 alle ore 19.00.
Viola, romano, classe ‘66, presenterà negli spazi napoletani i suoi ultimi lavori monocromi su carta giapponese e vetro.
L’arte di Viola pone in primo piano una sensibilità minimale, che in realtà risponde ad un complesso bisogno di autenticità. Una pittura che non scende a patti con la figura ma si arrampica sul colore, strato dopo strato, stesura dopo stesura, rafforzandosi nel contrasto cromatico o affiorando da superfici serrate.
Le tonalità hanno un valore iconico, ricordano le atmosfere ormai cristallizzate nella storia dell’arte.
C’è l’azzurro metafisico del Battesimo di Cristo di Piero della Francesca, il blu di Klein, il rosso dei ritratti di Antonello da Messina, l’oro dei fondi delle tavole medioevali, la pittura nera di Goya o dei Cretti di Burri.
Il colore è monocromo solo in apparenza, perché il suo spessore è l’effetto di un impasto di rossi, di turchese, di neri, disposti a piccoli e ritmati colpi di spatola nell’area delimitata da quella sorta di cornice interna della pittura, che è il rettangolo con cui Viola inizia tutte le sue meditazioni sulla natura profonda della superficie.
L’artista predilige la delicatezza della carta giapponese o la trasparenza del vetro, superfici lisce e senza una trama distinta, che si emancipano dalla funzione di mero supporto, acquisendo un “peso” nella quasi assenza di volume.
Questo gioco di immersioni cromatiche ha un’unica regola, quella di “sostenere le ragioni della leggerezza”, per dirla con Calvino.
I suoi lavori non hanno volutamente titolo, rinnegando qualsiasi referenzialità o pretesto.
(Parole di: Melania Rossi, Guglielmo Gigliotti)
Antonello Viola (Roma, 1966) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1989. Trascorre un lungo periodo di studio in Spagna, dove consegue un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Belle Arti dell’Università de La Laguna; qui, nel 1990, inizia ad esporre le sue opere. Ha esposto a Roma, galleria Il segno; a Milano, galleria L’Affiche, a Bolzano, galleria Goethe; Francoforte, Carloni Spazio Arte e galleria Peter Bauscke; Vienna, galleria Image, Istituto di cultura Italiano; New York, Magnet Gallery.
Intragallery
Galleria d'arte contemporanea a Napoli
Via Cavallerizza a Chiaia 57 . Napoli 80121 / +39 081 415702
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PROROGA FINO AL 15 LUGLIO 2016
LE RAGIONI DELLA LEGGEREZZA
Antonello Viola
presso la galleria Intragallery
via Cavallerizza a Chiaia, 57, interno cortile
Napoli
L’arte di Viola pone in primo piano una sensibilità minimale, che in realtà risponde a un bisogno complesso di autenticità. Una pittura che non scende a patti con la figura ma si arrampica sul colore, strato dopo strato, stesura sopra stesura, rafforzandosi nel contrasto cromatico o affiorando da superfici serrate. Come per difendere il lavoro dalle infinite possibilità, Viola pone sempre un limite, quattro linee perpendicolari a matita rossa o blu che rimandano al segno secco dell’incisione e ricordano le sanguigne. Una sorta di passe-partout dentro l’opera, un boccascena che ne definisce i confini, oltre il quale quelle storie nascoste tornano ad essere private, entro il quale la coscienza del colore è libera. Le tonalità hanno un valore iconico, ricordano le atmosfere ormai cristallizzate nella storia dell’arte. C’è l’azzurro metafisico del Battesimo di Cristo di Piero Della Francesca, il blu Klein che è "la più perfetta espressione del blu", il rosso dei ritratti d’uomo di Antonello da Messina e della quale quelle storie nascoste tornano ad essere private, entro il quale la coscienza del colore è libera. Le tonalità hanno un valore iconico, ricordano le atmosfere ormai cristallizzate nella storia dell’arte. C’è l’azzurro metafisico del Battesimo di Cristo di Piero Della Francesca, il blu Klein che è "la più perfetta espressione del blu", il rosso dei ritratti d’uomo di Antonello da Messina e della Madonna delle Arpie di Andrea del Sarto, l’oro dei fondi delle tavole medioevali, la pittura nera di Goya o dei cretti di Burri. Questo gioco di immersioni cromatiche ha un’unica regola, quella di “sostenere le ragioni della leggerezza”, per dirla con Calvino.
(Estratto dal TC di Melania Rossi)
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Galleria d'arte contemporanea a Napoli
Via Cavallerizza a Chiaia 57 . Napoli 80121 / +39 081 415702
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