Inaugura giovedì 29 settembre in Fondazione ANT
la personale di Sergio Alessandri “Bada che questo ruscello di vita”
Interviene alla vernice anche l’Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Maria Zuppi
Un percorso attraverso cinquanta opere per riflettere sul dono della vita, il mistero più grande per l’uomo, nel suo sorgere e nel suo scorrere.
È la personale Bada, che questo ruscello di vita che il professor Sergio Alessandri, noto ginecologo con la passione e il talento per la pittura, inaugura giovedì 29 settembre alle ore 18.00 nell’aula magna di Fondazione ANT (via Jacopo di Paolo, 36 – Bologna). Saràpresente, per una riflessione a partire dai temi della mostra e dall’esperienza di ANT,l’Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Maria Zuppi. Interverranno inoltre Giovanni Bertuzzi, o.p. direttore del Centro San Domenico, il professor Carlo Monaco e il poeta Nicola Muschitiello.
Da tanti anni il professor Franco Pannuti, fondatore di ANT, e il professor Alessandri condividono - oltre alla professione medica - il desiderio che la dignità della vita sia rispettata, e che se ne riconoscano la bellezza e la profondità. Nasce da questi presupposti l’idea di una mostra sul tema dell’acqua quale metafora della vita. Accanto al tema dell’acqua vi è quello della speranza, raffigurata dalla luce solare e dal lume della luna che vengono dall’alto a guidare lo scorrere dell’esistenza umana. E da ultimo il tema della casa, dei luoghi della vita quotidiana che pure ci fanno percepire il sacro se lo sappiamo cogliere nei suoi simboli quotidiani attraverso la preghiera e il silenzio.
La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 6 novembre con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.30 sabato, domenica e festivi, dalle 15.00 alle 18.30.
Sergio Alessandri - Note biografiche
Sergio Alessandri è nato a Castelraimondo (Macerata). È libero docente di Clinica Ostetrica e Ginecologica presso l’università di Bologna. Vive sui monti in quel di Monterenzio, nelle vicinanze di Bologna, e da sempre dedica alla pittura il tempo che la professione medica gli lascia. Al sublime porto della pittura ha cercato di giungere almeno evitando, con l’aiuto del suo Bonnard, rime fittizie. Intento riaffermato in un saggio che Roberto Roversi ‐ da annoverare fra i maggiori rappresentanti della civiltà letteraria e della testimonianza etica del Novecento ‐ ha dedicato al suo lavoro e nel quale così conclude: ”Questa lacerazione sottintesa dell’armonia o del lucido ordine col rivo quasi costante e inquinante in modo sottilmente drammatico dell’inquietudine a cui nessuno in qualche modo alla fine può sottrarsi, pare a me il segnale più immediato, profondo e più emozionante di una pittura mai davvero pacificata. Per questo la pittura di Alessandri non mi quieta, anzi mi scuote. Essa ha, costante, un ordine (che direi goethiano) che sfiora più volte il dramma, senza la retorica del grido”. Ordine e passione che lo hanno portato a una comunione di intenti, sin dagli anni della gioventù, con Piero Guccione e poi anche con Franco Sarnari. Ne è nato un sodalizio tuttora ben saldo come un sigillo e dunque persino oltre il vincolo delle promesse di allora. Si è già proposto al giudizio del pubblico con le seguenti mostre personali.
La seconda frase del cielo. Lolano Bologna, Palazzo Loup, 1991.
Uno sguardo sospeso. Urbino, Bottega “G. Santi (casa natale di Raffaello), 1993.
Un canto a due voci. Bologna, Villa Aldrovandi- Mazzacorati, 1998.
Una gioiosa casualità. Bologna, Aula Absidale di Santa Lucia, 2000.
L’ora che volge il disio. Bologna, Galleria l’Ariete (Arte contemporanea), 2005.
La vita ai margini del mondo. Pesaro, Palazzo Ducale - Sala Laurana, 2006.
La sera, la notte, la luna. Ragusa, Studio Nuova Figurazione, 2007.
Ai miei fiori che ritornano. Cagli (Pu), Palazzo Berardi‐Mochi ‐Zamperoli, 2008.
Ai miei fiori che ritornano. Bologna, PivArte, 2009.
L’eco infedele. Scicli (Ragusa), Movimento culturale Vitaliano Brancati, 2011.
Perché partire? Questa è la nostra casa: Stiamo bene qui. Bologna, Museo della Sanità e dell’Assistenza. Oratorio Santa Maria della Vita, 2012.
Dal comitato Bologna per New York è stato invitato alla mostra: L’arte per la solidarietà. Bologna, The John Hopkins university, 2001. La rivista i-martedì del marzo‐aprile 2014 e del settembre‐ottobre 2015 ha dedicato un intero dossier alla sua pittura. Del suo lavoro hanno dato testimonianza: Ivana Baldassarri, Mario Canepa, Silvano Ceccarini, Paolo Conte, Franco Foschi, Piero Guccione, Piero Menarini, Nicola Muschitiello, Marilena Pasquali, Roberto Roversi, Franco Sarnari e Domenico Segna.
Profilo Fondazione ANT
Nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato oltre 113.000 persone in 10 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria – dato aggiornato a dicembre 2015). Ogni giorno 4.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 433 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l’operato dello staff sanitario. Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell’ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2008 emesso da Globe s.r.l.. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall’avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 125.000 pazienti in 72 province italiane (dato aggiornato al dicembre 2015). Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e sull’Ambulatorio Mobile - BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all’avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 120 delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2015, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati cittadini (30%) e alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (29%) al contributo del 5x1000 (12%) a lasciti e donazioni (5%). Solo il 18% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. ANT è la 11^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5x1000 su oltre 38.000 aventi diritto nel medesimo ambito. Fondazione ANT opera in nome dell’Eubiosia (dal greco, vita in dignità).
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