“Quadri mascherati”
una provocazione del gruppo “La Stele” di Filetto
A Carnevale, la piccola galleria amatoriale della Lunigiana propone un evento, scherzoso ma non troppo, contro l’attuale trend artistico del monocolore e del non-disegno.
Raffaello si rivolterebbe nella tomba, Van Gogh lo stesso e Picasso pure davanti all’imperversare in molti quadri moderni del colore/non colore unico e della negazione del figurativo. In contrapposizione a questo filone artistico, appoggiato dalle gallerie e dai critici al top, l’Associazione Culturale La Stele di Filetto (Ms) organizza, in Borgo Ariberti 18, un’iniziativa spiritosa ma di denuncia, proprio nel periodo delle burle: “Quadri mascherati”.
In occasione del Carnevale, da domenica 12 febbraio, per tutte le altre domeniche del mese, gli artisti del gruppo esporranno opere ironiche e misteriose: nella prima saletta della Galleria, saranno collocate tele dipinte con un solo colore (bianco, nero, grigio, etc.) e con pochi tratti (una riga, un punto, un’onda, etc.).
Nella seconda zona, i quadri in mostra saranno al contrario colorati e figurativi ma impacchettati completamente per coprire e nascondere ciò che vi è dipinto.
L’operazione di protesta della Stele coinvolgerà il pubblico, chiamato ad assegnare un titolo, anche spiritoso, alle tele monocromatiche e a indovinare, attraverso una piccola fessura dell’involucro, il soggetto dipinto sotto la carta da pacchi.
Come in eventi precedenti, anche per “Quadri mascherati” i migliori titoli, commenti e intuizioni dei visitatori saranno premiati con un’opera d’arte, al termine della manifestazione.
Per sensibilizzare ancora di più l’opinione pubblica e dei media sulla tavolozza “incolore”, sinonimo di arte alla moda, i pittori della Stele, il giorno di Carnevale, martedì 28 febbraio, alle ore 15, all’aperto, metteranno al rogo le tele monocromatiche, in un’azione simbolica di dissenso e con un gesto liberatorio.
Lo “scherzo”, piuttosto serio, ideato dalla Stele nasce dalla constatazione che, ai giorni nostri, l’arte italiana viene ricondotta spesso a un minimalismo informale che non lascia spazio all’ispirazione autentica ma classica di pittori amanti del colore e della figura. Pur consapevoli che in arte vige la libertà di espressione e di stile e pur rispettando tutte le correnti creative, gli artisti della Stele non concordano con una sintesi riduttiva della definizione di pittura e vogliono aprire un dibattito sull’argomento, invitando tutti a riflettere.
Per informazioni “La Stele”: Rosanna Ercole Mellone,
tel. 347/8161012 info@ercolemellone.it
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