“Ambiente - I luoghi della vita” Mostra Fotografica collettiva di 18 autori:
ANTONIO TEVERE, BARBARA CIOCE, CAMILLA PIERGIOVANNI, CHECCO DE TULLIO, DOMENICO MESSA, DONATELLA RO, FARA MELEDANDRI, GAIA CARELLA, GIGI CAPPABIANCA, KETTY ZOTTI, MARELLA GALLUCCI, MAURA POTI’, PAOLA CHIRIANNI, PAOLA DI GIULIO, PATRIZIA DI LORENZO, PINO DI CILLO, SILVIA D’ATTOMA, STEFANIA FRADDOSIO.
Vernissage 1 marzo 2017 via Venezia 41 Bari (città vecchia) ore 19.00 presso la Sala espositiva dell’Assessorato alle Politiche Giovanili
A cura di Pio Meledandri
Orari: 11.00/13.00 – 18.00 /20.00 fino al 14 marzo incluso
Interventi:
Paola Romano Assessora alle Politiche Giovanili, Educative, Università e Ricerca.
Elda Perlino Biologa Ricercatrice del C.N.R.
Pio Meledandri Presidente dell’Associazione Sviluppo Sostenibile
Un’esplorazione che parte dai luoghi del nostro Territorio per “sconfinare”, andare oltre, al fine di scoprire la Bellezza, ma anche la difficoltà di vivere.
“L’ambiente” viene declinato in un’accezione ampia.
Dalle visioni di paesaggi all’osservazioni di luoghi chiusi, vissuti in circostanze ben definite, talvolta classificati come Non-Luoghi, magari scoperti con l’emozione della "prima volta”.
A volte il Luogo, che sia ampio o circoscritto, è quello che registra le dinamiche di un gruppo familiare o i flussi di una piazza come teatro, i momenti ludici, oppure quelli del quotidiano alla ricerca degli “attori”, del rapporto uomo/ambiente, così come nella preistoria la grotta o la foresta scandivano i momenti della vita e della morte.
Tanti i percorsi intrapresi dagli autori attraverso le antiche tracce dell’uomo, o addirittura scrutando “nell’anima quel prato verde che mai, nessuno mai ha calpestato” per dirla alla Lucio Battisti.
Periferie, marine e conventi tra gli scogli, supermercati, distributori di benzina, murales a ridare vita a ruderi cadenti, il disagio sociale di paesaggi del quotidiano, la Bellezza di una fanciulla danzante attraverso gli spazi urbani che caratterizzano la città, che in qualche caso si riflette in magico “rispecchiarsi”.
Niente è stato trascurato, le nuvole svolazzanti sulle colline murgesi, le sabbie disseminate di gazebi al pallido sole del Nord Europa, testimonianze simboliche di una natura ferita a morte dal fumo nero delle ciminiere, il ritratto delle giovane militante ambientalista, l’ammiccante serra del confortevole Relais, i luoghi della condivisione dell’arte, tutti simboli dei nostri luoghi della vita.
E Barbara abbassa appena il finestrino della sua auto, si guarda intorno, ma preferisce non mettere a fuoco!
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