CHROMA – Mostra personale di Wilhelm Heiliger
a cura di Matilde Tiriticco
Inaugurazione sabato 18 marzo 2017, ore 18:30
In mostra dal 18 marzo al 22 aprile 2017
Atelier Home Gallery
Palazzo Panfili, Via della Geppa 2 (III piano), Trieste
Orario di visita: giovedì, venerdì e sabato 18:00 - 20:00
o su appuntamento info@atelierhomegallery.org
Atelier Home Gallery è lieta di presentare al pubblico la nuova mostra della stagione espositiva 2016/17 in data 18 marzo 2017: Chroma, personale del fotografo Wilhelm Heiliger, a cura di Matilde Tiriticco.
Le 11 opere in esposizione facenti parte della produzione artistica storica del fotografo, realizzate durante i suoi viaggi in Messico o nelle sue visite a Sistiana, rendono visibili le idee pure di forme e colori attraverso la stampa fotografica su plexiglass.
Il titolo Chroma scelto dalla curatrice sottolinea il ruolo che la cromaticità assume nelle opere di Wilhelm Heiliger, ovvero la forza di generare forme e materia.
I soggetti urbani risultano sempre secondari rispetto ai due protagonisti delle fotografie di Wilhelm Heiliger: il colore e la geometria. Mediante l’utilizzo di queste due componenti, che maneggia con assoluta maestria, le fotografie dei suoi dettagli non si limitano a rappresentare la realtà, ma ne creano un’astrazione fatta di colori forti, quasi esagerati, e di linee nette e marcate.
Lo sguardo del fotografo, tramite il mirino, seleziona e distingue le linee significative del paesaggio urbano, il quale si contrappone e trova i propri confini nell’elemento naturale del cielo, ove questo è presente. Questi segmenti, queste ombre, diventano in queste opere direzioni che si incontrano e scontrano creando piani fisici e astratti allo stesso tempo, superfici penetrabili e comunicanti con realtà inesplorate. La forza delle strutture di cemento che dominano gli scatti di Heiliger si ammorbidisce nei toni acerbi e gai che dominano le campiture cromatiche delle foto.
Le superfici porose dei muri Messicani, la loro presenza saggia e monumentale – comune alla figura stessa dell’artista che approda alla fotografia dopo studi filisofici e culturali fra Austria, Slovenia, Irlanda e USA - diventono amabili grazie ai toni sgargianti dell’intonaco.
Tutto ciò che l’inquadratura di Heilinger cancella grava come assenza per rimarcare ed evidenziare ciò che resta: il fotografo tedesco, infatti, cerca la significazione, la sintesi presente o suggerita delle cose affinché queste da oggetto diventino soggetto, poiché per l’artista il ruolo della fotografia creativa non è illustrare o rappresentare, ma bensì esprimere.
La peculiarità nell'uso del colore ad opera di Heiliger, così squillante e vivo, reale e astratto nello stesso tempo, unito all'originale interpretazione del paesaggio e letto spesso attraverso strutture geometriche essenziali, è riconosciuto a livello internazionale dalla presenza dei suoi lavori presso istituzioni quali, per esempio, la “Fondation nationale de la photographie” di Parigi e il Dallas Museum Of Art.
Wilhelm Heiliger
Wilhelm Heiliger nasce nel 1944 a Luttenberg. Studia filosofia, lingue slave e grafica fra Austria, Irlanda e Slovenia e nel 1973 si trasferisce a Washington DC, per poi trasferisci di nuovo in California. Durante la permanenza negli States lavora come scrittore e ricercatore presso la Stanford University, pubblicando diversi libri, tra gli altri: “Personalità sovietiche e cinesi”, Washington DC, 1980; “Bibliografia delle scienze sociali sovietiche”, N. Y., 1978; “Nostalgia bei Ivan Cankar”, 1972.
Nel 1974 Heiliger comincia a coltivare il suo interesse per la fotografia che lo ha reso famoso: fotografia d'arte, fotografia astratta, fotografia “del cemento”, di architettura e fotografia digitale.
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