ENRICO MERLO
PITTORE
Torino 1871- Milano 1959
dal 5 al 19 maggio 2017
Circolo degli Artisti
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 - Torino
lunedì al sabato 15,30 - 19,30 domenica chiuso
ingresso libero
inaugurazione venerdì 5 maggio ore 18
Una mostra come un regalo alla memoria e uno snodo di affetti.
Dal 5 al 9 maggio al Circolo degli Artisti di Via Bogino saranno esposti i lavori di Enrico Merlo, pittore torinese vissuto fra il 1871 e il 1959. Un caldo omaggio del nipote Pierre-Marie ad un nonno speciale che conobbe anziano e per il quale, insieme al fratello, posò da bambino.
La bella fotografia di rappresentanza con cui Merlo presenta la sua immagine di artista lo fissa all’opera en plein air tra le vigne davanti al cavalletto, vicino all’amico cacciatore in veste di soggetto: una scena bucolica e borghese che racconta un tempo e testimonia l’abitudine del suo lavoro dal vero. Come aiuto al disegno Merlo si avvaleva anche di uno strumento ottico – anch’esso esposto in mostra - chiamato Chambre claire universelle brevettato nel 1806 dal fisico inglese William Hyde Wollaston. La Chambre claire effettuava una sovrapposizione ottica del soggetto da disegnare e della superficie su cui doveva essere riportato il disegno.
Molti dei ritratti a tempera e a pastello, come pure le miniature raffinate su rame e avorio chiuse in cornici gioiello, rappresentano personaggi di famiglia, bambini e adulti dei vari rami Merlo, Brun, Cuniberti e gli odierni Goel, rappresentanti di una borghesia piemontese e non solo che forse non esiste più. Significativamente felici sono i ritratti dedicati alla moglie e ai figli, in particolare quello di Paolo, a figura intera con abito bianco da piccolo lord e frustino, e della famosa figlia Maria Luisa. La vena artistica di famiglia si era infatti trasmessa dal padre alla figlia, cantante lirica assurta a fama mondiale con il nome di Marisa Morel dopo il debutto al Metropolitan di New York nelle vesti di Mimì alla fine degli anni ’30, ritratta teatrale con vivaci copricapi in stiletroubadour e alla turca.
Un altro consistente nucleo di ritratti presenta personaggi della borghesia torinese e milanese spesso senza identità perché emersi casualmente da un baule che la famiglia ha più volte traslocato senza più aprire e dove lo stesso pittore li aveva forse depositati.
I soggetti che sfilano in mostra appaiono sempre vivamente caratterizzati nella restituzione fisiognomica e anche se costruiti nella posa non mancano di una acutezza di sguardo e di una coloritura mai banale. Il pittore “per diletto” Enrico Merlo aveva ben presente il desiderio evidente dei ritrattati di contrastare l’azione erosiva del tempo, di preservare le proprie tracce e di lasciare un’immagine sensibile della propria esistenza.
Allievo del pittore torinese Vittorio Cavalleri (1860-1938), ritrattista e paesista che aveva studiato all’Accademia Albertina di Torino con Andrea Gastaldi, Enrico Merlo approfondì i suoi studi artistici a Monaco di Baviera presso lo studio del pittore Franz von Lenbach (1836-1908) specialista in ritratti, anche di personalità eccellenti tra cui l’imperatore, e in copie dai classici.
Nello studio torinese di via Napione anche Merlo sviluppò la sua vena creativa soprattutto nella ritrattistica e nei dipinti di figura di cui l’odierna mostra propone una galleria di esempi, a fianco di un a sfilata di personaggi borghesi. Adoperò la tempera, gli acquerelli e i pastelli su tela e carta in vari formati ma si applicò anche, con risultati sorprendenti, nel ritratto in miniatura.
Benestante, figlio del banchiere Felice Merlo, della banca omonima con sede in corso Vittorio Emanuele II, nel 1906 sposa Irma Brun. Dei tre figli, Paolo e Vanna muoiono in tenera età, mentre Maria Luisa intraprende una lunga e articolata carriera internazionale come cantante lirica nel ruolo di soprano leggero, e poi di regista, impresario e insegnante di canto con il nome d'arte Marisa Morel. Enrico Merlo fu membro del Circolo degli Artisti dove espose soprattutto ritratti tra il 1892 e il 1946. Dal 1891al 1919 partecipò anche a numerose esposizioni della Società Promotrice delle Belle Arti.
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