Al via la mostra Light Blowing
con l’inaugurazione di The Venice Glass Week
10 Settembre — 12 Novembre 2017
Si intitola Light Blowing il progetto espositivo sviluppato sotto la direzione creativa di Ilaria Ruggiero e Samantha Punis che a partire da domenica 10 settembre presenterà la ricchezza e complessità del design dell’illuminazione in vetro soffiato al giorno d’oggi.
La mostra include nove dei migliori artigiani del vetro a livello mondiale e si svolge nel nuovo e rivoluzionario spazio Muranese, Murano Gallery LUab 4.0. Inserito tra i 140 eventi della prima edizione di The Venice Glass Week, festival internazionale dedicato all’arte vetraria in programma a Venezia dal 10 al 17 settembre prossimi, Light Blowing inaugurerà ufficialmente lunedì 11 settembre alle ore 19.30.
In mostra una selezione di importanti esiti del design dell’illuminazione in vetro soffiato scelti con la volontà di avvicinare dimensioni produttive molto diverse tra loro, e raccontarle. Il vetro di Murano e quello Cecoslovacco, l’autorialità di grandi Maestri con le visioni di famosi Designer, produzioni esclusive e limitate, brand che sanno imporre con potenza il proprio personalissimo linguaggio creativo. Un dialogo a più voci per presentare la complessità, e la ricchezza, della produzione del vetro oggi attraverso i lavori di Bomma/Simone Crestani/Esther Patterson per Curiousa & Curiousa /Doris Darling/Fabio Fornasier/Jaroslav Bejvl jr. per Preciosa /VI+M Studio e Karim Rashid per Purho/Studio Furthermore/Zaha Hadid, Nendo e Nao Tamura per WonderGlass.
“Un gesto impossibile, un’abilità, un soffio magico, illuminante, in cui la luce prende corpo insieme al vetro” nelle parole di Ilaria Ruggiero, co–curatrice della mostra.
Light Blowing inaugura ufficialmente l’attività del nuovo spazio Murano Gallery LUab 4.0, un luogo di ricerca e sperimentazione nel quale il vetro di Murano dialogherà con il vetro internazionale, stimolando il confronto culturale, generazionale, comparando i linguaggi creativi più disparati e indagando le nuove tecniche produttive. Il tutto in una location in cui sale espositive, forni, sale colore e zone living oggi rivivono dopo un sapiente restauro studiato e pensato sulla base delle esigenze del luogo. Partner del progetto l’azienda Tubes che ha fornito alcuni tra i più celebri modelli di caloriferi (“Soho” disegnato da Ludovica+Roberto Palomba, “Milano” di Antonia Astori e Nicola De Ponti e “Add-on” di Satyendra Pakhalé premiato con il Red Hot Design Award nel 2008) e il Cantiere Daniele Manin che ha seguito la posa del pavimento di legno di briccola. Tutt’attorno dettagli progettuali di pregio firmati da aziende quali Gaggenau, Boffi sotto il coordinamento della Solgas S.r.l.
Ad aprire la carrellata Fabio Fornasier, Maestro di grandissima tecnica e raffinata estetica che ha saputo conferire una nuova identità al classico lampadario di Murano.
Con “LUgiano” – chandelier bifronte in cui tradizione e innovazione si fondono, letteralmente – Fornasier dichiara apertamente la possibilità di incontro di queste due sfere apparentemente opposte.
A conferma della centralità e importanza di un dialogo sviluppato su scala internazionale, in mostra a Light Blowing l’eccellenza di Preciosa, brand che dal 1724 sviluppa e preserva un know-how unico nella lavorazione del cristallo secondo le originali trazioni Boeme. Con “Muutos”, disegnato da Jaroslav Bejvl jr. – Preciosa Lighting’s Chief Designer dal 1986 al 2016 – il binomio tradizione/innovazione ritorna più forte che mai coniugando linee con oltre cento anni di storia a tecniche attuali.
Tradizione Ceca e un coraggioso mix di artigianato, tecnologia innovativa e design contemporaneo caratterizzano anche la produzione di Bomma, azienda nata nel 2012 per volontà di Jiri Trtik, imprenditore illuminato che ha riconvertito le abilità di esperti artigiani e ingegneri in un brand dell’identità decisa e accattivante. In mostra “Soap”, sospensione ispirata alla trasparenza e alla mutevolezza di forme e riflessi di una bolla di sapone di cui conserva le forme e i colori sempre diversi essendo soffiata liberamente a mano in assenza di stampi.
Con WonderGlass, azienda fondata da Christian e Maurizio Mussati con base a Londra, il concept dell’esposizione si materializza in ogni suo aspetto portando in primo piano le potenzialità del legame tra il mondo dell’architettura, dell’arte, della moda, del fashion internazionali e il mondo dell’arte Veneziana del vetro soffiato.
I colori della laguna veneta magistralmente condensati nelle sospensioni “Flow[T]” di Nao Tamura, il lampadario “Komori” di Nendo soffiato dagli artigiani del vetro di Murano e ispirato a una colonia di pipistrelli appesi a testa in giù e “Luma” di Zaha Hadid, composizione scultorea di segmenti tubolari realizzati singolarmente in vetro soffiato a mano a Murano, rappresentano il prezioso contributo di WonderGlass al progetto.
Londra come filo conduttore per introdurre le “Triptych Dine” e “Triptych Orb” disegnate da Esther Patterson, fondatrice e designer del brand Curiousa & Curiousa.
Commissionate dalla The Hayward Gallery di Londra per la mostra Light Show del 2015, le lampade della serie Triptych sono ispirate ai pinnacoli e alle guglie della tradizione asiatica e marocchina in un crescendo di forme, colori e vibrante vetro soffiato a mano.
Giocano con il colore, l’ironia della forma, la forza delle finiture e il potere della comunicazione le lampade di Doris Darling. Declinate a partire dalla “Super Strong Lamp”, un vero inno per eroine moderne in forma di bilanciere da palestra in cui il peso è rappresentato da grandi sfere di vetro coloratissimo, a Light Blowing faranno il loro ingresso tre diverse tipologie di luce: la già citata “Super Strong Lamp”, la variante da terra e quella da tavolo.
Colori esaltanti, forme sinuose, finiture non convenzionali. Così si presenta “Normanna”, la lampada disegnata dalla Studio VI+M per Purho, omaggio alla Sicilia, terra di origine dei designer, alla ricchezza e alla pienezza dei colori che ne caratterizzano l’arte e l’architettura. Composta da una delicata sfera di vetro di Murano che fa da diffusore per la luce ed esprime l’alto potenziale cromatico del vetro Muranese – rosa rubino, rosa ametista, giallo ambra, verde mela, verde smeraldo, blu mediterraneo e grigio Londra – Normanna poggia su una struttura in ottone satinato impreziosita da frange in tripolino dal vago sapore retro.
Sempre per Purho Karim Rashid disegna “Flik”, una lampada definita dal designer stesso “forgiata dal fuoco ma con le sembianze di una goccia d’acqua”. A dimostrazione che il clash tra tradizione e design ha il fondamentale pregio di trasformare progetti essenziali in esiti dall’alto valore scultureo.
Sono designer ma il loro è un approccio artistico. Le serie limitate, il pezzo unico, la ricerca e la sperimentazione sono elementi quotidiani del loro linguaggio creativo.
Le gallerie di design sono il loro mondo e i loro prodotti parlano un linguaggio bi-polare: design e arte, arte e design. Studio Furthermore e Simone Crestani chiudono questo viaggio nel mondo del design dell’illuminazione in vetro soffiato completando un percorso volutamente non lineare ma fortemente interconnesso dal fil rouge che è l’essenza stessa di Light Blowing.
Con “Lacuna Lamp” dello Studio Furthermore per Nilufar, il duo di creativi Marina Dragomirova & Iain Howlett porta a Murano Gallery LUab 4.0 una lampada che si racconta già nel nome, “Lacuna” intesa in quanto spazio vuoto. Ed è proprio in forma di voluminosa cavità di vetro soffiato a bocca illuminato dall’altro che questa lampada, proposta nella variante sospesa a soffitto o da tavolo, dichiara la sua presenza nello spazio.
E lo fa con colori vitaminici, rotondi, scenografici.
A Light Blowing Studio Furthermore presenta anche una selezione della collezione “Stellar”, alcune delle quali ideate per Apalazzo Gallery – serie di pezzi unici nati assemblando oggetti di vetro trovati in negozi di antiquariato, mercati in tutta Europa e scelti per il loro carattere e fascino. Pezzi Art Deco fittamente incisi sono abbinati alle luci di epoca sovietica, il vetro di Murano viene abbinato al cristallo artigianale della Boemia.
Persino un vaso Ikea ha trovato posto nella selezione. Qui il clash si fa ancora più deciso e incisivo, spiazzante e sublime.
Chiude la carrellata Simone Crestani con un progetto nuovo, “Bollicine table lamp”, lampada da tavolo parte di una nuova collezione di pezzi di design nella quale le caratteristiche bolle di vetro borosilicato del designer veneto vengono accostate a strutture modulari in ottone lucidato fatte interamente a mano da Carlo Rossi, argentiere vicentino. Il gioco tra i moduli e la composizione di bolle rende ogni pezzo unico. Dal 27 settembre sarà possibile ammirare l’intera collezione alla Galleria Maggiore di Bologna, una delle più importanti realtà italiane del settore. Accanto a questa, luoghi di culto come Sandra Ainsley Gallery di Toronto, Alexandre Biaggi di Parigi e Bernd Goeckler di New York rappresentano oggi il lavoro di Crestani.
Light Blowing è parte della prima edizione di The Venice Glass Week, festival internazionale dedicato all’arte vetraria nato per celebrare il vetro, risorsa artistica e produttiva per cui la città lagunare è rinomata a livello globale. Promosso dal Comune di Venezia e ideata da tre fra le principali istituzioni culturali veneziane che da anni lavorano sul tema – Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti – e dalla più importante realtà associativa di settore, il Consorzio Promovetro Murano, gestore del marchio della Regione del Vetro Artistico® Murano, The Venice Glass Week animerà Venezia dal 10 al 17 settembre prossimi con più di 140 iniziative.
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