Compleanno speciale per la giovanissima pittrice di Calenzano
Clara Woods, a 12 anni la prima personale mostra d’arte
Venerdì 9 marzo il vernissage alla caffetteria Tuttobene di Campi Bisenzio
Un ictus quando era ancora nel grembo materno avrebbe dovuto condannarla a vivere come un vegetale secondo le previsioni dei medici. Invece oggi Clara cammina, comprende tre lingue
e presenta i suoi quadri, attraverso i quali riesce farsi capire senza parlare
Compleanno speciale per Clara Woods, giovanissima artista che non parla, ma riesce a farsi capire attraverso tele colorate: venerdì 9 marzo alle ore 19 la pasticceria Tuttobene (via San Quirico 233, Campi Bisenzio) ospiterà il vernissage della sua prima personale mostra d’arte, oltre che i festeggiamenti per i suoi 12 anni (ingresso libero). Le opere esposte saranno visibili fino al 30 marzo nei locali della caffetteria.
Clara Woods ha avuto un ictus quando era ancora nel grembo materno. Da allora la sua vita è stata una sfida continua e la pittura una forma di comunicazione ancor più immediata rispetto alla parola, che ancora le manca. All’interno della caffetteria Tuttobene saranno esposte quindici opere di diverse dimensioni, fino a 100x100 cm, realizzate in gran parte con acrilico su diversi supporti (prevalentemente legno e tela). In mezzo a paesaggi astratti e ritratti che ricordano vagamente lo stile di Jean-Michel Basquiat, è riconoscibile qualche esemplare della serie dei gatti realizzata da Clara, così come si distingue l’influenza della cifra stilistica di Frida Kahlo, una delle fonti di ispirazione della giovane pittrice.
“All’inizio i medici ci dissero che Clara avrebbe vissuto come un vegetale – racconta la madre Betina Genovesi – che non avrebbe potuto camminare, correre, comprendere, avere una vita normale. Ma non è andata così: Clara è sempre stata molto solare e ha affrontato tutto con gioia e forza di volontà”. All’età di un anno comincia la terapia di riabilitazione, con il passare del tempo i progressi sono sempre più tangibili.
Oggi Clara Woods comprende tre lingue (italiano, inglese e portoghese), non parla, ma riesce a farsi capire. La pittura è stata fin da subito un mezzo per esprimersi: ha iniziato a dipingere fin da quando era molto piccola, ha abbandonato i pennelli per alcuni anni e nel 2015 ha ricominciato, con più dedizione di prima. È stata un’evoluzione costante, dalla fase iniziale in cui distruggeva i propri quadri dopo averli completati, fino alla prima mostra d’arte.
Clara Woods ha una doppia emiparesi, ma il lato destro è molto più debole del sinistro, che è quello che usa per dipingere. Ha dovuto operarsi due volte per allungare i tendini, ma oggi è in grado di camminare e correre, anche se si stanca velocemente e deve far uso di una carrozzina. “Grande merito del suo sviluppo va al padre Carlo Woods – sottolinea Betina Genovesi – che ha sempre trasformato in sì i no degli altri, a partire dai medici, trovando soluzioni alternative per permetterle di raggiungere gli stessi obiettivi”. E continuando a sfidare i propri limiti giorno dopo giorno, nella vita come nell’arte.
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