Mostra di acquerelli e disegni di Gianluigi Concas.
La Mostra:
Inaugura il 18 Marzo alle ore 18:00 presso l’Art Arrubiu Gallery sito in Via Mazzini, 88 ad Oristano.
Comprende 23 opere, tra cui 16 acquerelli e 7 disegni in bianco e nero eseguiti con penne e brush pen e realizzati dall’autore tra la fine del 2016 e l’inizio del 2018.
Dopo la sua prima mostra del 2016, “Panorami Oristanesi”, che concentrava lo sguardo su paesaggio urbano, l’artista continua l’esperienza del disegno dal vero portando lo sguardo su luoghi naturali e soggetti prossimi alla costa, al mare, e in genere, all’acqua. In special modo diverse opere ritraggono il paesaggio e dell’area portuale di Oristano, con particolare predilezione per le strutture industriali, navi, pontili, capannoni dismessi vivificati dall’azione del tempo e della natura.
Il testo critico di Norma Trogu:
“Una semplice profondità.”
“L’arte non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere agli altri”
Edgar Degas
"Ventitré opere compongono la personale di Gianluigi Concas (Oristano 1975), nello spazio “Arrubiu Art Gallery Cafè”.
Da quando lo conosco mi ha colpito in Gianluigi un percorso di ricerca artistica a tutto tondo: nell’ arte pittorica ma anche nelle lettere e nella musica. Nel caso di questa mostra, i suoi lavori rivelano una raffinata semplicità che non scivola nel virtuosismo fine a se stesso. L’artista va a cercare i luoghi della sua infanzia, quelli ai quali ritorniamo sempre perché siamo attraversati da loro, e formano parte del territorio del nostro corpo e dei nostri sentimenti. Nei suoi dipinti c’è una peregrinazione che supera cieli e paesaggi per raggiungere sempre la luce, in tutte le sue declinazioni.
Ogni acquerello mostra visioni quasi metafisiche segnate da una sottile malinconia. Trovo che in Gianluigi si agiti un illustratore molto potente che ha scelto di esprimersi attraverso una contemplazione delicata e poetica che si posa sulle cose più semplici e ordinarie; le umide pianure, gli stagni, i porti senza presenze di uomini o animali, i cieli annebbiati in cui acque e terre si confondono con una natura tanto silenziosa quanto riflessiva, quasi filosofica.
Sceglie una dimensione ed una tecnica quasi sempre minimalista ed onirica, e sarà per questo che osservare i suoli lavori ci rasserena.
In"Pacific basin” egli mostra il proprio lento e metodico apprendistato in questa antica tecnica pittorica, una tecnica complessa e spesso ingrata. Essa può essere fonte di grande gratificazione, a patto di concepire quella disciplina e quel rigore necessari a padroneggiarla.
Concas si è impegnato in un complesso e paziente percorso di osservazione che gli ha consentito di sviluppare questa intima e serena poesia di scorci del paesaggio oristanese proiettati in una profondità estraniante. Ogni cosa è sospesa in un commovente spazio-tempo che fa vibrare intime corde dello spirito, lasciando trasparire ampiamente la delicatezza del sentimento del pittore. Gianluigi oggi domina una tecnica anche per la sua curiosità e per il suo talento di base. Sfumature, luce ed atmosfere rendono quasi impalpabili i luoghi e i ricordi ritratti, ed è per questo che dico: ‘Grazie per questa pausa di serenità all’interno del videoclip nevrotico e costante in cui viviamo’ .
Norma Trogu
L’autore:
Gianluigi Concas. Esordisce nell’arte in principio come fumettista col nome d’arte “Piallo:” nel 1998 pubblica sulla fanzine Cagliaritana di critica e approfondimento di fumetto "Clark's bar", e sulla rivista Oristanese “Nero di Seppia”. Prosegue la sua esperienza come artista e autore di fumetti autoproducendo dal 2000 al 2005 "Depakin", contenitore cartaceo di fumetti e arte contemporanea. In questa fanzine Piallo ha ospitato artisti come Sandro Staffa, Claudio Parentela e i gruppi Guerriglia Marketing e Trasponsonic. Sempre in quegli anni, assieme al gruppo Oristanese "Senza Fissa Dimora" collabora all'omonima rivista locale, anch'essa autoprodotta, e organizza varie mostre dedicate al mondo del fumetto nazionale ed internazionale (Joe Sacco, Naji Al Ali, Gianluca Costantini). Dal 2008 al 2009 collabora ad alcuni albi editi dall'associazione culturale Double Shot, tramite la quale ha pubblicato anche la miniserie "Muflone insano vs. pecora mutante". Tra il 2015 e il 2016 è attivo su internet con gli “Instant comix”. Parallelamente alla sua attività di fumettista, nel 2000 crea la Plasticol s.p.a. ora IperPlasticol, progetto artistico multidisciplinare attraverso il quale indaga e gioca sugli sviluppi dei mezzi di comunicazione di massa e sul loro impatto nella società.
Negli ultimi anni la sua attività vira verso la pittura a olio, acquerello e china, prediligendo il ritratto di paesaggi e soggetti dal vero.
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