Il Castello Campori, simbolo storico-architettonico della Città di Soliera (Mo), si apre all’arte contemporanea. Le contraddizioni dell’oggi e le aspettative per un futuro migliore nelle opere di 66 artisti italiani e internazionali che attingono ai valori universali dell’umanità. Curata da Lorenzo Respi, la mostra nasce da una collezione privata, la Collezione Cattelani, documentando per la prima volta il passaggio di testimone da Carlo Cattelani ai suoi eredi che, attraverso nuove acquisizioni, hanno contribuito a raccontare la storia dell’arte degli ultimi cento anni.
Nelle stanze recentemente restaurate del Castello Campori di Soliera (Mo), dal 6 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019, sarà allestita la mostra Intra moenia, curata da Lorenzo Respi con opere provenienti dalle Collezioni Cattelani. In esposizione, circa 80 tra dipinti, sculture, installazioni, disegni, grafiche e fotografie realizzati da 66 artisti di primo piano nel panorama dell’arte italiana e internazionale, come Karin Andersen, Francis Bacon, Günter Brus, Giuseppe Chiari, Ronnie Cutrone, Gilbert & George, Carsten Höller, Sol Lewitt, Renato Mambor, Larry Miller, Hermann Nitsch, Nam June Paik, Vettor Pisani, Franco Vaccari, Ben Vautier.Promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori e prodotta da All Around Art con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e il supporto della Diocesi di Carpi, l’esposizione sarà inaugurata sabato 6 ottobre, alle ore 18.00.Il titolo della mostra – Intra moenia – allude all’ubicazione della mostra, ovvero un fortilizio medievale ricostruito dagli Este nella seconda metà del ‘300, ma anche al senso di intimità che appartiene ad ogni collezione privata.Per la prima volta, non si parla più di Collezione Cattelani, ma di Collezioni Cattelani, al plurale. Dopo la scomparsa di Carlo, raffinato collezionista d’arte sacra, conosciuto e apprezzato per le pubblicazioni d’arte e i prestiti museali, la sua eredità è stata raccolta della moglie Afra e dai figli Fabio, Laura, Tiberio, Annalisa e Annarita che, seguendo il proprio gusto, hanno dato vita a un ampio progetto collezionistico composto da più nuclei autonomi, tesi a superare la specificità della sacralità per indagare le dinamiche della società contemporanea.«In linea con la necessaria interazione dialettica tra le opere e gli artisti, il percorso espositivo – spiega Lorenzo Respi – si svilupperà per confronti, suggestioni e contrapposizioni, affiancando linguaggi, stili e movimenti, senza una soluzione di continuità tra le tecniche utilizzate (pittura, scultura, fotografia, disegno, grafica...) e, soprattutto, senza seguire un rigoroso ordine cronologico che sminuirebbe il significato stesso della collezione, la sua peculiarità, che non è data dall’esaustività ma dal taglio critico (e di gusto) impresso dai suoi proprietari». Un allestimento corale in cui tutte le opere, moderne e contemporanee, dialogheranno tra loro senza distinzione di provenienza e proprietà, mantenendo così viva l’idea di una collezione universale.Il progetto prevede anche una saletta dedicata esclusivamente ai bambini, una sorta di piccola mostra nella mostra, nella quale le opere e gli strumenti didattici multimediali saranno concepiti espressamente per essere fruibili dai più piccoli. Si terranno, inoltre, visite guidate, laboratori didattici e letture animate per le scuole e per i bambini in età prescolare e scolare, realizzati in collaborazione con la Ludoteca “Il Mulino” di Soliera. Per le scuole materne ed elementari sono previsti accessi infrasettimanali riservati con accoglienza al Castello Campori, visita guidata e laboratorio artistico ispirato alla mostra. Per la libera utenza, il sabato pomeriggio saranno proposti alternativamente laboratori e letture con Kamishibai (gruppi di bambini di 4-6 anni o di 7-10 anni), seguiti da visita libera all’esposizione. Si terranno, inoltre, visite guidate specifiche per gli adulti, condotte da un erede della famiglia Cattelani che racconterà la genesi della collezione attraverso aneddoti e ricordi.Una parte della mostra sarà allestita, infine, in un secondo spazio, particolarmente importante dal punto di vista simbolico, ovvero la Chiesa di San Pietro in Vincoli a Limidi di Soliera. In questa sede, saranno esposte a rotazione 8 opere delle Collezioni Cattelani, seguendo il calendario liturgico e il programma della parrocchia.La mostra Intra moenia sarà visitabile presso il Castello Campori (Piazza Fratelli Sassi 2, Soliera) di sabato, domenica e nei giorni festivi con orario 10.00-13.00 e 15.00-20.00. Ingresso libero. Catalogo All Around Art con testi di Lorenzo Respi, Don Antonio Dotti ed eredi Cattelani, riproduzioni fotografiche delle opere e vedute dell’allestimento.
Per informazioni:
Fondazione Campori (T. +39 059 568580, info@fondazionecampori.it, www.fondazionecampori.it);
All Around Art (M. +39 366 5232551, info@aaa-allaroundart.com, www.aaa-allaroundart.com).
Opere di: Eric Andersen, Karin Andersen, Francis Bacon, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Lorenzo Bonechi, Günter Brus, Mark Brusse, Pier Paolo Calzolari, Mario Ceroli, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Cuoghi Corsello, Andrea Cusumano, Ronnie Cutrone, Gino De Dominicis, Santolo De Luca, Wim Delvoye, Jean Dupuy, Dario Ghibaudo, Massimo Giacon, Gilbert & George, Barbara Giorgis, Franco Guerzoni, Carsten Höller, Jan Knap, Jiri Kolar, Paolo Lasagni, Sol Lewitt, Adolfo Lugli, Claudio Maccari, Renato Mambor, Enrico Manelli, Javier Martín, Eliseo Mattiacci, Fabio Mauri, Mario Merz, Richard Meyer, Larry Miller, Gian Marco Montesano, Hermann Nitsch, Morgan O’Hara, Yoko Ono, Luigi Ontani, Nam June Paik, Stefano W. Pasquini, Ben Patterson, Gianni Piacentino, Vettor Pisani, Victor Pivovarov, Bern Porter, Emilio Prini, Man Ray, Luciano Ricchi, Fiorella Rizzo, Milo Sacchi, Salvo, Leonardo Santoli, Mario Schifano, Daniel Spoerri, Maurizio Taioli, Franco Vaccari, Ben Vautier, Wolf Vostell, Gilberto Zorio.
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