Lunedi 4 luglio alle ore 21, nell’ambito del festival LUDOS, curato dall’associazione culturale Traumfabrik, il cantautore genovese Max Manfredi presenterà il suo ultimo album “Il grido della fata” uscito nel mese di dicembre scorso, settimo della sua preziosa produzione.
Un disco atteso e acclamato che conferma la statura autoriale e musicale di Max Manfredi, artista fuori dagli schemi ma anche da un tempo e da un luogo determinato. E’ ritenuto il più grande erede della “scuola genovese dei cantautori”, come ebbe a dire Fabrizio De André che collaborò con lui sul finire degli anni ’90, ed è oggi uno dei musicisti che fa di Genova la “città della musica” per antonomasia.
Artista eclettico e raffinato, nel 1989 vince il premio Città di Recanati con la canzone “Via G.Byron poeta” (in giuria c’è proprio Fabrizio De André). Nel 1990 riceve la targa Tenco per la migliore Opera Prima con l’album “Le parole del gatto”.
Nel 1994 esordisce anche letterariamente con “Il libro dei Limerick” (1994) e con il suo secondo album “Max”, che vede la partecipazione di Fabrizio De André nel brano “La fiera della Maddalena”.
Nel 2001 pubblica un terzo album,” L’intagliatore di santi” dove Genova, sua città natale, emerge in tutto il suo fascino, tra luci e ombre e nel 2002 viene invitato, come rappresentante della musica italiana, alla Biennale di Belem, in Brasile.
Continua la sua attività di scrittore e poeta con Trita Provincia (2002) e si dedica allo studio delle tradizioni musicali dei trovatori medioevali e di canto popolare italiano e fa parte del gruppo di musica antica “Accademia viscontea – I Musicanti”, con i quali si dedica all’insegnamento nelle scuole.
Canta nel gruppo musicale di rielaborazione folk ligure La Rionda e partecipa con due sue canzoni al cd “Itinerari” del virtuoso chitarrista Armando Corsi.
Nel 2004 esce il suo quarto lavoro, “Live in Blu”, registrato dal vivo al Teatro Blu di Milano con la direzione artistica dello stesso Max Manfredi e nell’anno successivo riceve due importanti riconoscimenti: il Premio Lo Cascio e il MEI come “miglior solista” al Meeting Etichette Indipendenti di Faenza.
Nel 2008 Manfredi registra l’album “Luna persa”, negli studi Maccaja di Genova per l’etichetta Ala Bianca; quest’album segna una delle tappe più importanti della sua carriera artistica, un successo che arriva nel 2009 con l’assegnazione del Premio Lunezia - Canzone d’Autore 2009.
Nell’autunno dello stesso anno “Luna persa” vince il Premio Bindi, la Targa Tenco come miglior disco dell’anno, superando quelli degli altri finalisti Vinicio Capossela ed Ivano Fossati.
Nel 2014 pubblica Dremong, la cui copertina d’autore è impreziosita da un’opera di Ugo Nespolo e si arriva al 2022 con l’uscita del suo ultimo lavoro “Il grido della fata”.
Della sua ultima fatica discografica, Max Manfredi, ci racconterà proprio in occasione della sua presenza in Celle Ligure che lo aveva già visto protagonista di una bellissima serata nell’estate 2019 proprio nelle sale di Traumfabrik. Avremo così occasione di ascoltare i bellissimi brani dal nuovo album, un lavoro coniuga le sonorità della più raffinata canzone d’autore con le suggestioni dell’elettronica, in un connubio di poesia e musica che incantano.
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