“CULTURE DEL MONDO”
Concerto di chiusura domenica 26 agosto 2012
con il Tsuumi Sound System
Ultimo concerto per la rassegna estiva di Culture del Mondo, il festival multietnico che tra nel mese di agosto ha animato la città di Cuneo con musiche, danze ed occasioni conviviali.
Un viaggio iniziato il 5 agosto 2012 e che ha portato con successo sul palco di piazza Virginio le culture del mondo.
Il Festival, promosso dal Comune di Cuneo e dalla Promo Cuneo, storica organizzatrice della manifestazione, con la collaborazione artistica dell’Associazione Culturale Echi di Musika, ha proposto le sonorità etniche mondiali africane, mongole, americane e si concluderà domenica 26 agosto con quelle finlandesi dei Tsuumi Sound System, etno urban folk del grande nord.
Con un suono vivace, energico, sensuale e malinconico, sorprendente per ricchezza timbrica e melodica, gli Tsuumi Sound System portano in giro un'energia davvero speciale e tanta buona musica.
La formazione nasce negli anni novanta con il gruppo da ballo TSUUMI, che mischia danza popolare e contemporanea, accompagnato da un ensamble musicale che nel tempo prenderà il nome di TSUUMI SOUND SYSTEM.
Sono i 8 virtuosi musicisti che lo compongono: Tommi Asplund (fiddle), Esko Järvelä (fiddle, violino, suoni campionati), Pilvi Talvities (pianoforte, armonium), Hannu Kella (fisarmonica), Jani Kivelä (chitarre), Joakim Berghäll (sassofoni, percussioni), Tarmo Anttila (contrabbasso) e Jussi Nikula (percussioni, batteria).
Nel 2007, la formazioni si fa conoscere internazionalmente grazie alla diffusione in mondovisione da Helsinki del loro spettacolo dirompente presentato in occasione del concorso EUROVISION 2007: “Pohjan Pihdit”. La musica é composta da Hannu Kella, maestro fisarmonicista e figura centrale degli Tsuumi Sound System.
Dopo quest'esperienza che ha portato a maturazione un percorso dove tradizione e modernità si mescolano per aprire nuove piste creative, gli Tsuumi Sound System iniziano la propria strada, che porta la band in giro per i maggiori festival scandinavi e presto anche in Italia (2009). Portano sul palco suoni potenti e grintosi su un tessuto musicale ricco di echi tradizionali e fortemente evocativo.
Nel 2007, esce l'album Hotas che riceve l'attenzione sia del pubblico sia dei media "connaisseurs" (Songlines, Musik In, Folkworld, fRoots,ecc.). Con il denominatore comune di essere tutte composizioni originali del gruppo, ogni brano ha un carattere differente: alle atmosfere dei paesaggi fiabeschi del Grande Nord si aggiungono pennellate ora latine ora anglosassoni ora balcaniche. Le prime nominations non si fanno aspettare: TEOSTO 2008 (Finlandia), PREMIO DELLA CRITICA MUSICALE 2008 (Germania), PREMIO INTERNAZIONALE JUST PLAIN FOLKS 2009 (USA).
Presto, Hotas é seguito da Groving Up (2009), che conferma lo stile e il talento del gruppo: composizioni curate con contaminazioni culturali e musicali varie, dal folk nordico a quello celtico, con un pizzico di jazz, samba, tango. L'album é nominato migliore etno-album dell'anno in Finlandia (EMMA AWARDS).
Gli Tsuumi Sound System hanno saputo fare del suono acustico il loro marchio di qualità e del patrimonio etnico una risorsa creativa. Virtuosismo, eleganza e sensualità caratterizzano al meglio la nuova musica folk etnica scandinava che gli Tsuumi Sound System propongono.
Spettacolo ad ingresso libero - ore 21.30 in Piazza Virginio, area coperta.
Organizzazione: Promocuneo
Info manifestazione:
Ufficio Turistico
Via Roma, 28 - 12100 Cuneo
Tel/fax 0171.693.258 - E-mail: turismoacuneo@comune.cuneo.it
Informazioni artisti:
Associazione culturale Echi di Musika:
Tel/fax 011.38.25.417
www.echidimusika.com – info@echidimusika.com
“CULTURE DEL MONDO”
Per la rassegna cuneese
danze e musica della Mongolia
con Hulan
Domenica 19 agosto 2012
Terzo appuntamento per la XVI Edizione di Culture del Mondo, il festival multietnico che nei mesi estivi anima la città di Cuneo, promosso dal Comune di Cuneo e dalla Promo Cuneo, storica organizzatrice della manifestazione, con la collaborazione artistica dell’Associazione Culturale Echi di Musika.
Domenica 19 agosto 2012 sul palco di Piazza Virginio alle ore 21.30, danze e musica della Mongolia con Hulan nello spettacolo Tenger Mini
Formazione femminile di otto artiste provenienti dalla Mongolia: quattro musiciste, una cantante, una ballerina e due contorsioniste.
La musica di Hulan attinge dal repertorio tradizionale, che talvolta arrangia, e dal ricco repertorio dei più importanti compositori mongoli del XX secolo quali: N. Jantsannorov, L. Murdorj, J. Mend-Amar, Sharav, le cui opere, sempre ispirate dalla ricchissima tradizione popolare, non mancano di ammiccamenti al gusto Occidentale, parte del loro ampio bagaglio formativo.
Sul tappeto sonoro realizzato da un morin khuur (violino mongolo), uno yochin (salterio) e due yatga (cetre - arpe) si innestano con un ritmo mai casuale, i canti virtuosistici con le tecniche dell’urtiin duu e del bogino duu, le danze tradizionali ed i numeri circensi di contorsionismo.
Tenger Mini è il nome del loro spettacolo.
“Dio mio” , è la traduzione del mongolo tenger mini, nel senso della propria religione, ma anche in senso esclamativo, dinnanzi alle difficoltà di dialogo tra le varie confessioni religiose e all’uso strumentale di queste difficoltà che ne fa la politica.
Nonostante una radicata fede nello sciamanesimo, Gengis Khan ed i suoi eredi, nei quasi due secoli di impero mongolo, seppero accogliere con tolleranza, tra le mura delle proprie città, luoghi di culto e missionari delle più importanti confessioni religiose.
A questa tolleranza per il diverso, a questa apertura nei confronti delle fedi altrui si ispira lo spettacolo Tenger minii.
Innanzitutto un viaggio nella spiritualità del popolo mongolo, dapprima attraverso una danza sciamanica, rito ancestrale alle radici della spiritualità dei mongoli di cui si hanno testimonianze millenarie, ancora oggi presente e vivo.
Poi una danza Tsam, antico rituale contro il maligno, che affonda le radici nello sciamanesimo ma trova un punto d’incontro con il Buddhismo lamaista, eseguita con uno strumentario particolare di percussioni e fiati e tre danzatrici con costumi e mascheroni suggestivi e affascinanti.
Per arrivare ad un numero di contorsionismo a due che evoca le opere scultoree del famoso monaco Buddhista Zanabazar, vissuto a cavallo tra il 1600 ed il 1700, grande artista e uno dei personaggi più eminenti della storia politica, religiosa e culturale mongola, venne considerato la prima incarnazione mongola del Buddha Avalokiteshvara.
Questa parte più coreutica e spettacolare si inserisce armonicamente in una trama di brani di musica mongola, che anche se non direttamente legati a rituali o cerimonie, testimoniano la spiritualità del popolo mongolo nella vita quotidiana, nell’amore per la famiglia e per la natura.
Completano la scaletta musicale alcuni brani di cultura mussulmana e cattolica arrangiati e interpretati da Hulan con gli strumenti mongoli.
Hulan è una formazione composta da soliste del Morin Khuur Ensemble, massima espressione della musica tradizionale e contemporanea di ispirazione tradizionale in Mongolia. Con il Morin Khuur Ensemble si sono esibite in prestigiosi festival e rassegne in Mongolia, Giappone, Cina, Corea, Taiwan, USA, Canada, Russia, India, Turchia, Francia, Austria, Germania, Svizzera e in Italia nel giugno 2006 nell’ambito del tour – progetto L’azzurro cielo degli incontri, assieme ad artisti quali: Franco Battiato, Mauro Pagani, Teresa De Sio, Cristiano De Andrè, con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè, partecipando come gruppo ospite a Musicultura, importante concorso musicale allo Sferisterio di Macerata. Con il Morin Khuur Ensemble hanno registrato una decina di CD.
Come Hulan si sono esibite in Mongolia e in vari festival asiatici ed in tour estivi in Italia nel 2008, 2009, 2010 e 2011, che le hanno viste partecipare a festival e rassegne di musica classica, etnica e medievale, e di teatro e buskers
Le contorsioniste si sono formate alla scuola del Mongolian National Circus, con cui si sono esibite in Mongolia e in numerosi tour un po’ in tutto il mondo. La scuola di contorsioniste del Circo Mongolo forma le artiste più premiate a livello mondiale.
Nell’estate 2011 hanno registrato per Mauro Pagani alcuni cammei per la colonna sonora del nuovo film (in lavorazione) del premio Oscar Gabriele Salvatores.
La rassegna Culture del Mondo si chiude domenica 26 agosto con Tsuumi Sound System, etno urban folk del grande nord.
Tutti gli spettacoli ad ingresso libero avranno inizio alle ore 21.30 in Piazza Virginio, area coperta.
Organizzazione: Promocuneo
Info manifestazione:
Ufficio Turistico
Via Roma, 28 - 12100 Cuneo
Tel/fax 0171.693.258 - E-mail: turismoacuneo@comune.cuneo.it
Informazioni artisti:
Associazione culturale Echi di Musika:
Tel/fax 011.38.25.417
www.echidimusika.com – info@echidimusika.com
HULAN
TENGER MINII
“Dio mio” (in mongolo Tenger minii), nel senso della propria religione, ma anche in senso esclamativo, dinnanzi alle difficoltà di dialogo tra le varie confessioni religiose e all’uso strumentale di queste difficoltà che ne fa la politica. Nonostante una radicata fede nello sciamanesimo, Gengis Khan ed i suoi eredi, nei quasi due secoli di impero mongolo, seppero accogliere con tolleranza, tra le mura delle proprie città, luoghi di culto e missionari delle più importanti confessioni religiose, come dimostrano gli scavi archeologici di Karkorum, l’antica capitale dell’impero mongolo. A questa tolleranza per il diverso, a questa apertura nei confronti delle fedi altrui si ispira lo spettacolo Tenger minii.
Innanzitutto un viaggio nella spiritualità del popolo mongolo, dapprima attraverso una danza sciamanica, rito ancestrale alle radici della spiritualità dei mongoli di cui si hanno testimonianze millenarie, ancora oggi presente e vivo.
Poi una danza Tsam, antico rituale contro il maligno, che affonda le radici nello sciamanesimo ma trova un punto d’incontro con il Buddhismo lamaista, eseguita con uno strumentario particolare di percussioni e fiati e tre danzatrici con costumi e mascheroni suggestivi e affascinanti.
Per arrivare ad un numero di contorsionismo a due che evoca le opere scultoree del famoso monaco Buddhista Zanabazar, vissuto a cavallo tra il 1600 ed il 1700, grande artista e uno dei personaggi più eminenti della storia politica, religiosa e culturale mongola, venne considerato la prima incarnazione mongola del Buddha Avalokiteshvara.
Questa parte più coreutica e spettacolare si inserisce armonicamente in una trama di brani di musica mongola, che anche se non direttamente legati a rituali o cerimonie, testimoniano la spiritualità del popolo mongolo nella vita quotidiana, nell’amore per la famiglia e per la natura.
Completano la scaletta musicale alcuni brani di cultura mussulmana e cattolica arrangiati e interpretati da Hulan con gli strumenti mongoli.
Le otto artiste mongole gettano uno sguardo sulla storia millenaria delle religioni del proprio popolo e dei popoli con cui sono venuti in contatto nei secoli, attente e rispettose delle fonti, ma libere nel comporre un affresco dove l’unico scopo è quello di rappresentare un messaggio di pace, di tolleranza e di rispetto reciproco, con dolcezza e poesia.
La formazione prevede 4 musiciste, 1 cantante, 1 ballerina, 2 contorsioniste (ballerine nello Tsam).
BIOGRAFIA
Hulan è una formazione composta da soliste del Morin Khuur Ensemble, massima espressione della musica tradizionale e contemporanea di ispirazione tradizionale in Mongolia. Con il Morin Khuur Ensemble si sono esibite in prestigiosi festival e rassegne in Mongolia, Giappone, Cina, Corea, Taiwan, USA, Canada, Russia, India, Turchia, Francia, Austria, Germania, Svizzera e in Italia nel giugno 2006 nell’ambito del tour – progetto L’azzurro cielo degli incontri, assieme ad artisti quali: Franco Battiato, Mauro Pagani, Teresa De Sio, Cristiano De Andrè, con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè, partecipando come gruppo ospite a Musicultura, importante concorso musicale allo Sferisterio di Macerata. Con il Morin Khuur Ensemble hanno registrato una decina di CD.
Come Hulan si sono esibite in Mongolia e in vari festival asiatici ed in tour estivi in Italia nel 2008, 2009, 2010 e 2011, che le hanno viste partecipare a festival e rassegne di musica classica, etnica e medievale, e di teatro e buskers tra i quali: Alba Music Festival, Itinerari folk – Trento, BUSIC Festival – Stabio (CH), Estri d’estate – Parma, Culture del Mondo – Cuneo, Ethnos – Torre del greco NA, Fermenti 2009 – Valdieri CN, Transumanze – Monti Lepini LT, Festival TraMonti (ATER) – Felina RE, GAM Gubbio Arti Medievali, Il Canto delle Cicale – Brescia Prov., Ferrara Buskers Festival, Chietinstrada, Sarnico Buskers Festival, Castellarte – Mercogliano AV, Andersen Festival, Artisti in Piazza - Pennabilli, Notte Rosa – Cervia e Arezzo, Veregra Festival – Montegranaro MC, Ratataplan – Lessona BI, Teatro in spiaggia – Jesolo VE, Le voci dell’anima – Bari, Harpae Festival internazionale delle Arpe – Isolabona IM, Acrobatic Festival – BA, Mercantia – Certaldo FI, ARCA – Aguilar de Campoo (SPA), Soria (SPA),Teatro Guarda (P), Namur en mai – Namur (BE), La Ghironda - Puglia. Con il progetto “Lazzurro cielo degli incontri” assieme a Mauro Pagani per il Festival Mundus (ATER) a Boretto RE e San Giovanni in Persiceto BO per il Festival Suoni dell’altro mondo. A “Ritmi e danze dal mondo” con Natalino Balasso e Marco Paolini.
Le contorsioniste si sono formate alla scuola del Mongolian National Circus, con cui si sono esibite in Mongolia e in numerosi tour un po’ in tutto il mondo. La scuola di contorsioniste del Circo Mongolo forma le artiste più premiate a livello mondiale.
Nell’estate 2011 hanno registrato per Mauro Pagani alcuni cammei per la colonna sonora del nuovo film (in lavorazione) del premio Oscar Gabriele Salvatores.
Discografia: Nomad Adventure NA001 – HULAN Zund. 2008
Culture del Mondo
Cuneo, luglio – agosto 2012
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“Musica, danza, cinema diventano ponti che uniscono non solo luoghi geograficamente lontani ma culture intimamente diverse. Ambasciatori di variegate e multietniche origini, suoni, ritmi e immagini danno vita ad un confronto cosmopolita.”
Durante l'estate, Cuneo ospita la sedicesima edizione di Culture del Mondo, iniziativa interculturale che da anni trasforma il panorama cittadino in un luogo di incontro fra diverse culture dando vita a piacevoli occasioni di intrattenimento e confronto.
Culture del Mondo ha avuto inizio lunedì 2 luglio con la rassegna cinematografica “Così lontani, così vicini”, mentre gli spettacoli, a causa della grave situazione economica che ha dimezzato i contributi, si terranno nel mese di agosto.
Spettacoli
Piazza Virginio, ore 21,30
Ingresso libero
Domenica 5 agosto
TATE’NSONGANTRIO
Tatè Nsongan, nativo del Camerun, artista poliedrico, compositore e musicista polistrumentista ha dato origine ad un nuovo progetto musicale ispirato ai problemi dei migranti: si è avvicinato a questo argomento con il dovuto rispetto, ma anche con tutta la sua creatività ed il suo talento, narrando di viaggi, distacchi, lacerazioni, speranze, traghetti traboccanti di immigrati erranti. La musica del “TatèNsonganTrio” è una sorta di musica da camera africana moderna in cui gli elementi ritmici, melodici e modali, di chiara matrice africana, sono sapientemente esplorati ed elaborati creativamente dal violoncello. Tatè Nsongan, chitarra, percussioni e voce, è accompagnato da Paola Torsi (violoncello) e dai senegalesi Cheik Fall (kora, percussioni e voce) e Samba Mbaye (percussioni).
Domenica 12 agosto
BLUEGRASS STUFF
Lo stato del Kentucky, dove l’erba è così scura che sembra blu, è chiamato “The Bluegrass State”; qui, a Rosine, è nato Bill Monroe, il creatore di questo genere musicale. Il bluegrass è una musica per strumenti a corda; le band sono normalmente composte da cinque elementi: banjo a cinque corde, violino, mandolino, chitarra acustica e contrabbasso. A volte è usata anche quella particolare chitarra chiamata Dobro, suonata con stile “hawaiano”, così come si possono trovare gruppi con più di un violino o chitarra. I Bluegrass Stuff, che celebrano i 35 anni di attività, propongono uno spettacolo improntato sul bluegrass tradizionale, con brani originali ma anche gospel che mettono in evidenza l’abilità vocale dei componenti del gruppo formato da Massimo Gatti (mandolino e voce), Ruben Minuto (chitarra e voce), Colm Murphy (violino e voce), Matteo Ringressi (banjo e voce) e Icaro Gatti (contrabbasso).
Domenica 19 agosto
HULAN
Hulan è una formazione composta da soliste del Morin Khuur Ensemble, massima espressione della musica tradizionale e contemporanea di ispirazione tradizionale in Mongolia. Il complesso conta otto artiste che vivono la loro carriera in Mongolia: quattro musiciste, una cantante, una ballerina e due contorsioniste. Hulan punta sulla componente più poetica, spirituale e raffinata della musica, del canto, della danza e delle arti circensi mongole, con la sensibilità e l’intensità che solo un ensemble femminile può raggiungere. La musica di Hulan attinge dal repertorio tradizionale, che talvolta arrangia, e dal ricco repertorio dei più importanti compositori mongoli del XX secolo
Domenica 26 agosto
TSUUMI SOUND SYSTEM
Potrebbero chiamarsi gli Tsuumi Folk System in quanto rappresentano l’eccellenza della nuova musica folk finlandese e nordica. Con un suono vivace, energico, sensuale e malinconico, sorprendente per ricchezza timbrica e melodica, portano in giro un’energia davvero speciale e tanta buona musica. Negli anni Novanta, si forma il gruppo da ballo Tsuumi, che unisce danza popolare e contemporanea, ed è accompagnato da una formazione musicale che nel tempo prenderà il nome di Tsuumi Sound System i cui componenti sono: Tommi Asplund (fiddle), Esko Järvelä (chitarre), Joakim Berghäll (sassofoni e percussioni), Tarmo Anttila (contrabbasso) e Jussi Nikula (percussioni e batteria). Portano sul palco suoni potenti e grintosi su un tessuto musicale ricco di echi tradizionali e fortemente evocativo.
Rassegna cinematografica “Così lontani, così vicini” Cinema Monviso, ore 21,30
Ingresso libero
2 luglio - Il primo uomo di Gianni Amelio
Lo scrittore Jean Cormery torna nella patria d'origine, l'Algeria, per perorare la sua idea di un Paese in cui musulmani e francesi possano vivere in armonia come nativi della stessa terra. L'uomo approfitta del viaggio per ritrovare sua madre e rivivere la propria giovinezza in un paese difficile ma solare. Tornato a trovare il professor Bernard, l'insegnante che lo ha aiutato e sorretto, il Cormery ormai adulto ascolta ancora una volta la frase che ha segnato la sua vita: “Ogni bambino contiene già i germi dell'uomo che diventerà”.
9 luglio - Marigold Hotel di John Madden
Che cosa hanno in comune una vedova sensibile in cerca di indipendenza, una casalinga scontrosa e ‘claudicante', un giudice benestante sulle orme del passato, un funzionario governativo mite e vessato da una moglie eternamente insoddisfatta, una pluridivorziata a caccia del successivo consorte e del vero amore, un single impenitente col vizio delle donne e della solitudine? Lo stesso volo, la stessa destinazione, lo stesso hotel, il Marigold, ubicato in India e gestito con zelo e passione da Sonny Kapoor, un giovane uomo sospeso tra una madre conservatrice e una fidanzata decisamente moderna.
16 luglio - The help di Tate Taylor
Jackson, Mississippi. Inizio anni Sessanta. Skeeter ottiene il primo impiego in un giornale locale dove risponde alla posta delle casalinghe. Le viene però un'idea migliore: circondata da un razzismo, tanto ipocrita quanto esibito, e consapevole del fatto che l'educazione dei piccoli è nelle mani delle domestiche di colore, decide di raccontare la vita dei bianchi osservata dal punto di vista delle collaboratrici familiari ‘negre' (come allora venivano spregiativamente chiamate). Inizialmente trova delle ovvie resistenze, ma il libro di Skeeter comincia a prendere forma e a non essere più ‘suo'.
23 luglio - E ora dove andiamo? di Nadine Labaki
In una zona montuosa del Medioriente vive una piccola comunità divisa tra musulmani e cattolici. Se gli uomini sono spesso pronti alla rissa, le donne sono invece solidali nel cercare di distogliere mariti e figli dal desiderio di trasformare i pregiudizi in violenza. Non tralasciano alcun mezzo in questa loro missione, ivi compreso far piangere sangue a una statua della Madonna o far arrivare in paese delle ballerine da avanspettacolo dell'Europa dell'Est affinché i maschi siano attratti da loro più che dal ricorso alle armi. Si arriva però, nonostante tutto, a un punto di tensione tale in cui ogni tentativo di pacificazione sembra ormai inutile.
30 luglio - Una separazione di Asghar Farhadi
Nader e sua moglie Simin stanno per divorziare. Hanno ottenuto per sé e la figlia undicenne il permesso di espatrio, ma Nader non vuole partire. Suo padre è affetto dal morbo di Alzheimer e lui ritiene di dover restare per aiutarlo. La moglie, se vuole, può andarsene. Simin lascia la casa e va a vivere con i suoi genitori, mentre la figlia rimane col padre. È necessario assumere qualcuno che si occupi dell'uomo mentre Nader è al lavoro: l'incarico viene dato a una donna che ha una figlia di cinque anni e ed è incinta…..
6 agosto - A Simple Life di Ann Hui
La storia di Ah Tao è quella esemplare della vita di una persona semplice, una donna che è stata costretta dagli eventi a trascorrere sin dall'infanzia una vita al servizio degli altri, ma che a questa condizione ha saputo infondere dignità e passione; una donna, a prescindere dallo status, speciale ed unica. A fianco di Lau, diversi i cameo di celebrità del cinema di Hong Kong, tra cui un sorprendente Tsui Hark. Una lezione di compostezza e raffinata gestione dei sentimenti.
13 agosto - La sorgente dell’amore di Radu Mihaileanu
La vicenda si svolge ai giorni nostri, in un piccolo villaggio situato da qualche parte tra
Nordafrica e Medio Oriente. Tutti i giorni le donne debbono compiere un accidentato percorso in salita per andare a prendere l'acqua da una sorgente. Un giorno Leila, giovane sposa venuta dal Sud, decide di ribellarsi a questa situazione: insieme a un’anziana del villaggio, prova a convincere le donne ad attuare uno sciopero del sesso che dovrà protrarsi sino a quando gli uomini non porranno rimedio alla situazione.
20 agosto - Almanya. La mia famiglia va in Germania di Yasemin Samdereli
Dopo aver lavorato per 45 anni in Germania come operaio ospite ("Gastarbeiter") Hüseyin Yilmaz, annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla. Le reazioni però non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa; sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dall'Anatolia.
27 agosto - Pollo alle prugne di Vincent Paronnaud
Tehran, 1958. Nasser Ali è un virtuoso del violino, ma la moglie ha fatto a pezzi il suo strumento, infrangendogli anche il cuore. Nasser prova inutilmente a sostituire il suo violino, spingendosi in botteghe di città lontane. Fallito ogni tentativo e incapace di essere altro che un musicista, Nasser si lascia morire nel suo letto davanti agli occhi smarriti dei figli e di una consorte mai amata. Negli otto giorni che precedono la sua cercata dipartita, Nasser ripercorrerà come in una favola la sua vita e il dolce segreto che l'ha ispirata.
Culture del Mondo è una manifestazione resa possibile dall’insostituibile
contributo
di Comune di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Regione Piemonte e Consiglio Regionale del Piemonte, Enti a cui va un sentito ringraziamento.
ORGANIZZAZIONE: PROMOCUNEO
INFO: UFFICIO TURISTICO – Via Roma, 28 – Cuneo TEL & FAX: 0171 / 698388 - E-mail: turismoacuneo@comune.cuneo.it
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