Zamboni, storico musicista e compositore dei CCCP e CSI, in concerto a Vittorio Veneto
Domenica 1 agosto 2021 ore 18:00 Parco Fenderl
Dall’Emilia comunista degli anni ’80 arriva al Parco Fenderl di Vittorio Veneto (TV) Massimo Zamboni, con le sue nuove canzoni da solista, tra le quali ‘Canto degli Sciagurati’, che anticipa l’uscita del nuovo album “La mia patria attuale”.
Tra i padri del punk italiano, chitarrista e principale compositore nei CCCP e CSI, Massimo Zamboni, ora cantautore e scrittore, ha realizzato numerosi album da solista, scritto libri e partecipato a film e cortometraggi.
Nelle sue nuove canzoni, Massimo Zamboni ha mantenuto il legame identitario con le sonorità dei CCCP e CSI, fondendole con la tradizione del cantautorato italiano.
“Uniti come spinti da un richiamo, fuoriusciti da un canneto di palude si incamminano lungo sentieri di argilla in uno scenario di strutture dismesse, avanzi di un tempo già terminato.
Sono gli sciagurati: un manipolo eterno incessantemente costretto a prendere tra le mani il coraggio di insorgere.”
Canto degli sciagurati è il video del singolo che anticipa La mia Patria attuale, il nuovo album di Massimo Zamboni in uscita nell’autunno 2021. Affiancato nella produzione da “Asso” Stefana (storico chitarrista di Vinicio Capossela), il musicista e scrittore emiliano si circonda di alcune vecchie conoscenze come Gigi Cavalli Cocchi alla batteria e Simone Beneventi alle percussioni.
Diretto da Piergiorgio Casotti, il video di Canto degli sciagurati è un racconto cinematografico in bianco e nero che mette in scena un atto di repressione, come fosse una soglia da oltrepassare:
“Gli sciagurati devono insorgere, perché la disperazione impone di continuare. Si stagliano su una cresta fangosa e guardano la piana sottostante, con aria di sfida. Uno sbuffo di fumo da pipe di gesso segnala che là sotto, proprio in faccia a loro, alcuni soldati li aspettano. Senza fretta, senza concitazione, ognuno sa come andrà a finire. Una rullata di tamburi, il tempo di caricare il moschetto. Lo sparo. Gli spari. È finita. Per i soldati, un’altra giornata lavorativa si avvia alla conclusione, e tutto sembra terminare”.
Scrive Zamboni: “Canto degli sciagurati racconta una storia eterna. Una storia che percorre i secoli, che sempre si ripresenta e sempre pare concludersi in chiave tragica: quelle delle mille rivolte del passato e del futuro, eternamente stroncate sul nascere. Chiama alla necessità di prendere su di sé la responsabilità degli accadimenti, di non rinchiudersi in un guscio confortevole, ma di accettare che la memoria ci penetri e ci conduca. Sta a noi la scelta – ancora una volta: la responsabilità – sul come farlo”.
Zamboni inaugura così un nuovo percorso della propria carriera artistica, focalizzandosi su una dimensione più cantautorale, stabilendo un ponte ideale con la poetica degli ultimi e degli sfruttati della grande tradizione del cantautorato italiano ma mantenendo al tempo stesso il legame identitario con le sonorità di quelle band che con il nome di CCCP e CSI hanno segnato la storia del punk e del rock nel nostro Paese.
Massimo Zamboni: voce, chitarra, elettronica e tastiere
Asso Stefana: basso
Gigi Cavalli Cocchi: batteria
Simone Beneventi: percussioni
Ingresso su prenotazione, prima consumazione obbligatoria
https://www.eventbrite.it/
L’evento di svolgerà anche in caso di maltempo.
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