Agherà Jazz Quartet
Domenica 13 agosto ore 21.00
Giardino del Museo Diocesano Arborense
Domenica 13 agosto alle ore 21.00, il Giardino del Museo Diocesano Arborense ospiterà il concerto di una tra le più interessanti proposte apparse di recente sulla scena jazzistica sarda: gli Agherà Quartet composto da Andrea Granitzio (pianoforte), Emanuele Contis (sax), Sandro Fontoni (contrabbasso), Daniele Russo (batteria).
Il concerto organizzato dall’Ente Concerti “Alba Pani Passino con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e Turismo e la collaborazione del Museo Diocesano Arborense.
Biglietti:
Prezzo dei biglietti: Intero: € 8,00 - Soci e studenti € 5,00
Botteghino il giorno dello spettacolo dalle ore 20,00 presso il Museo
Info: Ente Concerti Alba Pani Passino, Via Ciutadella de Menorca
Tel. 0783.303966 cell. 339/8348608
Mail: enteconcertioristano@gmail.com
Facebook: Ente Concerti Oristano
Gli artisti:
Un ensemble tutto affiatamento e interazione, fantasia e intuizione: Emanuele Conti al sax, Andrea Granitzio al pianoforte, Pierluigi Manca al contrabbasso e, alla batteria, Daniele Russo. Il nome che si sono dati, Àghera, nell’antico dialetto sardo significa aria. Parola da associare in libertà, come entro un arabesco di suoni. Il quartetto, attivo dal 2005 ha firmato il suo disco d'esordio nel 2007, un lavoro ricco di intensità emotiva, etereo e intimista, ma dal temperamento appassionato in cui l’eleganza strumentale evoca immagini e sensazioni. La fantasia e la passione costruttiva hanno dunque un largo margine di applicazione lavorando sul ritmo, sul timbro, sulle variazioni tematiche. Un sound originale che non nasconde l’inclinazione alla melodia e, come in un quadro impressionistico, rivela una grande efficacia comunicativa. Così, fin dalle prime battute, la musica del quartetto si trasforma in suggestione, visione, sogno, narrazione. Ma non perde mai di vista l’immediatezza e il gioco, lasciando trasparire una vena disinvolta e vivace che esprime sensualità, leggerezza e facilità d’ascolto. Sforzandosi di cogliere le coincidenze, quasi onomatopeiche, tra il movimento della loro musica e quello dell’aria, gli Àghera sono riusciti ad organizzare i suoni in una nuova geografia sonora, dilatandone i confini convenzionali in modi mutevoli e mediante combinazioni sempre nuove.
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