Michele Gazich – prima data de “La via del sale” tour
sabato 8 ottobre 2016, Folk Club di Torino, ore 21.30Ingresso 15.00 € - Minori di 30 anni: 8.00 €
Info e prenotazioni: http://www.folkclub.it/concert/card/303/ oppure tel. 011 571 2791
“Un tempo il sale era prezioso come l’oro e preziose erano anche le vie attraverso le quali veniva trasportato in tutto il mondo conosciuto: queste vie oggi hanno perso il loro senso originario e i luoghi che esse percorrevano sono abbandonati, quasi dimenticati. Un giorno anche gli oleodotti saranno dimenticati. Sopravvivono ancora, tuttavia, musicisti e strumenti tradizionali legati ai tempi che furono, quando la via era importante. Ho strappato questi strumenti alle loro terre e ho contestualizzato il loro rimpianto, il loro grido e il loro lamento in musiche e parole che ho composto per raccontare l’Europa di oggi, fatta di resti industriali, maestose rovine del terziario, biblioteche sommerse dalle acque, città distrutte, migrazioni e barricate: le nostre contemporanee Vie del sale.”Racconta così Michele Gazich il nuovo album “La via del sale”, che verrà presentato sabato 8 ottobre al Folkclub di Torino (inizio ore 21.30, ingresso 15 €, 8 € per i minori di trent'anni), prima data di un nuovo tour italiano ed europeo che continuerà sino all'anno prossimo.Il settimo lavoro dello scrittore di canzoni e violinista bresciano – già a fianco di songwriters come Michelle Shocked, Mary Gauthier, Eric Andersen e Mark Olson – è disponibile su etichetta fonoBisanzio con distribuzione IRD dal 29 settembre, a due anni dal precedente lavoro “Una storia di mare e di sangue”. Ad anticipare l'opera, il brano “Storia dell'uomo che vendette la sua ombra”, accompagnato da un videoclip che nelle scorse settimane è stato presentato in anteprima sull'home page del sito de La Repubblica.
La tracklist de “La via del sale” comprende undici canzoni cantate da Michele Gazich con una voce che si è fatta negli anni sempre più intensa, vera e dolente. Ciascun brano contribuisce all'edificazione di un folkrock effettivamente italiano, senza prestiti anglosassoni o americani, un suono dentro cui vibrano strumenti folk realmente nostri come il piffero dell’Appennino (un oboe popolare dal suono dolce e potente) e la zampogna del Sannio (dove la zampogna nacque, in epoca pre-romana).
Accanto ad essi Gazich ha inserito una strumentazione classica (violino, viola, pianoforte, violoncello) e contemporanea (batteria, chitarra elettrica e basso), in un incontro di geografie ed epoche differenti che contamina fra loro la musica tradizionale, quella colta italiana e quella del mediterraneo.Sul palco del Folkclub Gazich (voce, violino, viola, pianoforte) sarà accompagnato da Marco Lamberti (chitarra acustica, elettrica, bouzouki, seconda voce), Francesca Rossi (violoncello, seconda voce) e dall'inedita e sorprendente presenza della voce punk dell'ex Not Moving Rita Lilith Oberti.
Insieme a loro ripercorrerà la Via del sale animato da quello spirito di nomadismo artistico e di ricerca costante che è la caratteristica essenziale di Michele Gazich e il suo violino: incarnazione contemporanea dell’ebreo errante.
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