Marco Marconi è nato in Umbria, dove il padre, fisarmonicista, gli ha insegnato i primirudimenti musicali. Dopo un breve periodo di studio del clarinetto, passa al pianoforte e si iscrive al Conservatorio di Perugia, dove ottiene il Diploma sia in pianoforte classico che jazz, entrambi con il massimo dei voti. Segue un'intensa attività live in Italia che include performance a Umbria Jazz, Umbria Film Festival, Arezzo Jazz, Festival delle Nazioni, Valmarecchia Jazz Festival e al Festival dei Saraceni. Nel 2009 e nel 2011 si esibisce in Inghilterra, maturando la volontà di trasferirsi permanentemente a Londra, cosa che avviene nel 2012. Poco dopo il suo arrivo nella capitale britannica incontra Alan Bates, della leggendaria etichetta Candid Records, con la quale firma un contratto e pubblica il suo primo album di pianoforte solo Mosaico. In seguito forma il suo trio con Zirilli e Di Biase con i quali pubblica Nordik, per l'etichetta 33Jazz Records.

Andrea Di Biase, contrabbassista e compositore, ha studiato contrabbasso classico al Conservatorio di Milano. Ha poi frequentato il Master in jazz alla Guildhall School of Music and Drama di Londra, diplomandosi con distinzione di merito sotto la guida di maestri quali John Taylor, Rufus Reid e Chris Laurence. Andrea ha tenuto concerti in Inghilterra con musicisti del calibro di Stan Sultzman, Norma Winstone, Pete Saberton e Asaf Sirkis. Ha fatto parte, insieme al pianista Liam Noble, dell'ultimo trio del leggendario trombettista Kenny Wheeler, scomparso due anni fa. Si è esibito in vari festival internazionali come il The Hague Jazz Festival in Olanda, il London Jazz Festival in Inghilterra, il Festival del Cinema d’autore di Milano alla Cineteca, e con Dave Liebman a San Paulo del Brasile per un progetto curato da SienaJazz. Nel 2009 ha registrato il suo primo album da leader e compositore con il quartetto Oltremare composto da Antonio Zambrini al piano, e gli inglesi Jon Scott alla batteria e Mike Chillingworth ai sax: l’album Uncommon Nonsense è stato pubblicato nel 2011 dalla prestigiosa etichetta inglese Babel.