Il 02 Luglio, dalle h.20.00 si alterneranno sul palco di Musica migrante in tour, al Lazzareto di Cagliari, band e artisti del calibro di Almamediterranea, Isla Sound feat Sista Namely e Momar, Ruota Libera. Mario Brai, Battista Dagnino, Guney Africa e Caruso Quartet per una notte all'insegna della musica, dell'integrazione, della condivisione e dell'unione tra popoli.
Ritenendo che la musica sia il veicolo principe quando si parla di comunicazione, considerando il linguaggio musicale universale, ammettendo che Cagliari possa svolgere, senza ombra di dubbio, un ruolo cruciale e primario per ciò che riguarda il coordinamento di tutto il movimento socio culturale tra l’Italia e i paesi affacciati nel bacino Mediterraneo; sottolineando l’importanza di un segnale forte e chiaro da parte della comunità nativa, dei residenti e degli stranieri immigrati in Sardegna; sostenendo con fermezza il valore e l’importanza di una collaborazione ad ampio spettro nella nuova società interculturale; infine ma non meno importante, ribadendo l’importante e incisivo valore che la contaminazione culturale ha avuto nelle diverse parti del pianeta, unendo arti e pensiero, musiche e parole, cultura e tradizione in un crogiuolo poliedrico e multiculturale che ha dato e darà vita a scenari sempre più affascinanti e interessanti, avvicinando popoli altrimenti lontani anche se vicini di casa, è nata l’idea di unire tutti i punti e disegnare un evento che possa in una sola giornata, se non dare risposte, almeno porre dei quesiti dando spunti di riflessione per un’analisi più dettagliata del perché sia ormai d’obbligo sapere di più sulla storia degli Italiani e dei Sardi, da sempre emigranti in tutto il mondo, sulle storie singolari di piccoli gruppi di persone che su un barcone giocano a dadi con la sorte mettendo in ballo la propria vita, in cerca di un futuro, se non migliore o felice, almeno più sicuro e sereno."Musica Migrante" vuole essere un contenitore d’idee, di messaggi lanciati al vento, trasportato dalle note di una canzone, dalle parole di una poesia, se è vero che una penna può fare più danni di un fucile, è pur vero che un’emozione può svegliare una coscienza che può muovere la mano di uno scrittore che può salvare la vita di una o cento o mille persone.La musica quindi non al centro del dibattito ma, essendo un arte effimera ed eterea che più facilmente può migrare, viene in questo contesto utilizzata per veicolare un messaggio di uguaglianza e appartenenza al mondo, senza confini o bandiere, titoli o dogmi che delimitano i diritti o i doveri, ma anche per sottolineare la migrazione di cultura, idee, pensiero, di menti eccelse, potenziali geni della scienza o della letteratura, portatori sani di conoscenza, ma anche semplici uomini, cittadini del mondo che cercano riparo da pioggia di fuoco e fiamme, attraversando, con carretti senza ruote ne cavalli, un ponte salato che si chiama Mediterraneo.Fondamentale quindi la musica per la capacità di comunicare con un linguaggio universale, ma di pari passo l'importanza del mare non più visto come un ostacolo ma bensì come un luogo misterioso, affascinante e se vogliamo pericoloso, da attraversare per scoprire altri mondi altre culture, per portare le proprie esperienze ovunque.
Sabato 2 luglio al Lazzaretto di Cagliari
si terrà la seconda edizione del festival "Musica Migrante".
Concerti, laboratori, reading e tavole rotonde legate alla sensibilizzazione contro il razzismo e la xenofobia.
Sul palco Claudia Aru, Almamediterranea,
Mario Brai, Isla Sound System e tanti altri.
Si svolgerà nella giornata di sabato 2 luglio al Lazzaretto di Cagliari la seconda edizione del festival "Musica Migrante", manifestazione organizzata dalla band Almamediterranea, dedicata alla sensibilizzazione contro razzismo e xenofobia, a sostegno dell’integrazione di tutte le etnie e culture presenti nel territorio isolano, con particolare attenzione alle comunità straniere presenti nell’area urbana della città di Cagliari. L'intera giornata (apertura dei cancelli alle ore 10) sarà popolata da dibattiti, proiezioni di contributi, laboratori di arti e artigianato da tutto il mondo, tavole rotonde e concerti con alcuni tra i nomi più rappresentativi della scena regionale quali Claudia Aru, Almamediterranea, Isla Sound System + Momar Gaye e Sista Namely, Ruota Libera, Mario Brai, Caruso Quartet, Claudia Aru Quartet, Kike Quintana e Sixto Marquez da Cuba.
L'evento è organizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale DEALMA, con la Fondazione A SUD, con il Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale e il progetto Le Trame del Mondo.
L'ingresso all'evento è gratuito.
IL FESTIVAL - Musica Migrante nasce con lo scopo di diventare un contenitore di idee, di messaggi lanciati al vento, trasportato dalle note di una canzone e dalle parole di una poesia. Se è vero che una penna può fare più danni di un fucile, è altrettanto vero che un’emozione può risvegliare una coscienza e muovere la mano di uno scrittore per salvare la vita di una, cento o mille persone. La musica, quindi, come canale per veicolare un messaggio di uguaglianza e appartenenza al mondo, senza confini o bandiere, e come strumento per sottolineare la migrazione di cultura, idee, pensiero, ma anche semplici uomini che cercano rifugio dalle guerre e che spesso rischiano la vita nel disperato tentativo di attraversare il Mediterraneo. Musica Migrante è un festival ambisce a diventare un appuntamento annuale che sia attrattiva per un turismo intelligente e culturale, in una città che si propone di essere il fulcro della cultura mediterranea.
GLI ARTISTI - Il cartellone della seconda edizione di Musica Migrante ospiterà quest'anno alcuni tra i nomi più interessanti del panorama musicale sardo con una rosa di artisti che dal tardo pomeriggio daranno il via a una maratona musicale che si protrarrà fino a notte inoltrata. Dopo il successo della prima edizione, che lo scorso agosto ha ospitato Frankie Hi-nrg, la rassegna quest'anno accenderà gli amplificatori alle 20:10 con la musica francese dei Caruso Quartet. Fondato nel 2015 da Henri Caruso (voce del progetto), il quartetto ripercorre la via di alcuni tra gli chansonniers più rappresentativi della musica francese ed è completato da Tonino Macis (chitarra e mandoloncello), Carlo Marini (contrabbasso) e Paolo Dall'Aglio (batteria). Sarà poi il turno dei Ruota Libera, folk band attiva dal 2010 che ama definirsi portatrice del "folk da battaglia", composta dai musicisti Andrea Cardone (bouzouki, ukulele, mandolino, voce), Fabio Danei (chitarra, voce), Michele Zucca (basso), Stefano Tiesi (batteria) e Mattia Cuccu (fisarmonica). Alle 21:30 l'attenzione sul palcoscenico sarà catalizzata dal quartetto della cantante Claudia Aru per per l'occasione si esibirà con il concerto intitolato “Cantus e Chistionis” – ovvero “Chiacchiere e Canzoni” –, spettacolo itinerante di musica e teatro, dove – con tanta ironia e leggerezza – l'artista villacidrese canta e racconta le vicende dei singoli e della collettività, ma anche la miriade di dinamiche e regole non scritte che animano la vita “de sa bidda e de su bixinau” tra le comunità della Sardegna. Sul palco insieme a lei ci saranno Matteo Marongiu al contrabbasso, Simone Soro al violino e Ivan Melis alla chitarra. Sarà poi il momento del quartetto del violinista e cantante carlofortino Mario Brai, accompagnato da Marcellu Mulas (chitarra, coro), Pamela Strazzera (percussioni) e Antonello Aversano (basso, coro). Alle 22:15 i fari illumineranno gli Almamediterranea. La band è recentemente salita agli onori della critica per la pubblicazione dell'album "Sentieri di Libertà", lavoro discografico registrato in parte all'Havana (Cuba) e il cui ricavato è stato destinato alla ricerca, lo sviluppo e il sostegno delle terapie alternative nel campo della medicina psichiatrica, sul palco i musicisti Roberto Usai (voce, chitarra, guitalele, bouzouki), Pamela Strazzera (voce, cajon, djembe), Gigi Mirabelli (basso), Emanuele Pusceddu (batteria), Diego Milia (banjo, violino, mandolino, armoniche, ukulele, tromba, trombone), Santino Cardia (sax contralto, flauto traverso, sax soprano, clarinetto, chitarra) e Fabrizio Lai (chitarra, cavaquinho). Ad alzare il volume portando a conclusione la serata, ci penserano gli Isla Sound System, collettivo reggae nato dall'incontro dei due DJ cagliaritani De Vita & Diaz e dal cantante senegalese Momar Gaye. Sul palcoscenico la formazione sarà composta da De Vita, Mc Micfo, Renz, Momar Gaye, Sista Namely e Mister T.
IL LUOGO - Il Lazzaretto di Cagliari era un luogo preposto al ricovero in quarantena di uomini, merci e animali provenienti da paesi in cui erano diffuse epidemie di peste, colera, tifo, vaiolo, lebbra, o qualsiasi altra malattia contagiosa. Queste pestilenze, infatti, erano particolarmente frequenti e si verificavano all'incirca ogni 30 anni, decimando la popolazione. A Cagliari si ricorda soprattutto quella del 1655, la cui conclusione fu attribuita all'intercessione di Sant'Efisio, ringraziato con l'istituzione della festa che, a partire dal 1657, si celebra ogni anno dal 1 al 4 Maggio. La gestione del lazzaretto era affidata alle cure dei monaci e ad un équipe di medici. Inoltre, per circoscrivere le regioni colpite dal morbo contagioso, venne disposto un “cordone sanitario” formato da militari e civili, i quali, infliggendo ai contravventori severe condanne, fra cui la pena di morte, garantivano l'osservanza di tutte le disposizioni citate. Nell'ultimo scorcio dell'800 il diminuire delle epidemie e l'affermarsi di una nuova coscienza sanitaria determinarono l'accantonamento della pratica della quarantena come mezzo di profilassi, e pertanto la chiusura dei Lazzaretti. Anche quello di Sant'Elia subì ovviamente la stessa sorte e venne adibito ad altri usi. Nel secondo dopoguerra si animò di una nuova umanità costituita dagli sfollati provenienti dalle grotte di Bonaria, e da numerose famiglie che diedero vita al primo nucleo del quartiere di Sant'Elia. Negli anni cinquanta il Lazzaretto venne abbandonato. Il lazzaretto rinacque a nuova vita solo nell'ottobre del 2000, in occasione dell'ormai nota manifestazione annuale “Monumenti aperti”, dopo un'impegnativa opera di restauro diretta dall'architetto veneziano Andrea de Eccher. Oggi il Lazzaretto è una moderna struttura polifunzionale che ospita una mostra permanente sul restauro del Lazzaretto stesso, sale espositive destinate a mostre temporanee, una mediateca, un'ampia sala convegni, un punto di ristoro con suggestiva terrazza ed un ampio chiostro destinato, nel periodo estivo, a manifestazioni di carattere culturale.
PROGRAMMA
ore 10:00
apertura cancelli (allestimento e apertura esposizione stand e banchetti di associazioni e artigiani)
ore 15:30
inizio sound Check
ore 17:00
Laboratorio Creativo Propedeutica Musicale a cura di Pamela Strazzera
ore 19:00
"4 Km" - di Massimo Putzu e Raimonda Mercurio (Antas Teatro) e la partecipazione di Stefano Minnei alla fisarmonica
a seguire momento lettura, con le poesie di Andrea Vicentini a cura di Raimonda Mercurio
ore 19:30
Intervento associazione Restiamo Umani
ore 19:45
Intervento associazione Sardegna Solidale
ore 20:00
Intervento associazione Sunugal Kylap Geye
ore 20:10
Caruso Quartet in concerto
ore 20:40
Intervento a cura di: Nicola Cabras (CGIL Sardegna)
ore 20:50
Ruota Libera in concerto
ore 21:20
Intervento a cura dei rappresentati del progetto "Le Trame del Mondo"
ore 21:30
Claudia Aru quartet in concerto
ore 22:00
intervento a cura di Antonello Pabis
ore 22:15
Mario Brai in concerto
ore 23:00
Almamediterranea in concerto
ore 23:50
Isla Sound System in concerto
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