Canti di Passione 2018
Martignano - Puglia
Mercoledì 28 Marzo 2018
Vie del paese - Scuola - Sagrato della Chiesa matrice - Via Chiesa - Parco Palmieri
Il Comune di Martignano rinnova il consueto appuntamento con la musica popolare a tema sacro dei Canti di Passione, coniugando la struttura tradizionale dei canti (itineranti e di questua) con il paesaggio urbano del più piccolo borgo griko.
Con la Quaresima, dopo il Carnevale della Grecìa Salentina, è usanza portare per le strade, sui sagrati delle chiese e nei luoghi di cultura, I Passiùna tu Cristù, il canto in lingua grika della Passione di Cristo che, insieme a lu Santu Lazzaru, canto popolare di questua in lingua romanza, è espressione autentica della pietas popolare salentina.
Ad esibirsi mercoledì 28 marzo 2018 saranno artisti e cantori della tradizione e non solo. Il Comune di Martignano infatti, nell’ambito del progetto “Pos Matome Griko”, finanziato nell’ambito della L.R.022/03/2012, n.5 “Norme per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie in Puglia” - Annualità 2017, ha inteso condividere, nel segno della caratterizzazione della tradizione linguistica, con la comunità arbëreshe di San Marzano di S. Giuseppe (Ta), un percorso che unisce nella battaglia comune per la conservazione e promozione di una lingua minoritaria.
Ad espressione di ciò sarà presente il gruppo Rrënjt te tona accompagnato dal Sindaco di San Marzano di S. Giuseppe, On. dott. Giuseppe Tarantino e dalla Responsabile dello Sportello linguistico Dott.ssa Marisa Margherita. Il gruppo, impreziosito dalla straordinaria artigianalità dei costumi tipici arbëreshe, eseguirà per la prima volta due canti legati alla passione. Una tradizione scomparsa da due secoli nella comunità di San Marzano ma che grazie all’opera del prof. Giuseppe Gallo esperto di lingua arbëreshe e autore dei due brani, rivivrà nella manifestazione di Martignano. Un primo passo questo per riaccendere l’attenzione su una ritualità scomparsa.
Apriranno l’intensa giornata i Cantori di Martignano e Calimera con la Compagnia Arakne Mediterranea, che, al mattino, proporranno I Passiùna tu Cristù in una versione in minore per le vie del paese prima e nell’atrio della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado di Martignano poi. Un modo per rinsaldare il legame della tradizione grika con le vecchie e nuove generazioni.
La sera, dalle 20.00, dopo il saluto del Sindaco di Martignano Luciano Aprile, lo spettacolo prenderà il via dal Sagrato della Chiesa matrice, su Piazza della Repubblica, con l’esibizione del gruppo arbëreshe che proporrà "Prapa ka krishti dekuri" (dietro il Cristo morto) e "Zotarieli Krishti ka vdekur" (Il Signore Gesù è morto). In corteo lungo Via Chiesa saranno le note e le voci dei Criamu, con Valentina Mazzotta, Valeria Giagnotti, Katia Giagnotti, Federico de Pascali e Cosimo Giagnotti, con lu Santu Lazzaru ad accompagnare gli spettatori da Piazza della Repubblica a Piazza Palmieri. Giunti a Parco Palmieri, all’interno della sala conferenze di Palazzo Palmieri, ascolteremo ancora il gruppo Rrënjt te tona, seguito dal cantautore griko Rocco De Santis, accompagnato da Mattia Manco, con i brani “Pracàlimma tu stavromènu” (Preghiera al Crocifisso), scritta da Cesare De Santis nel 1949 e musicata da Rocco De Santis nel 2004, una narrazione poetica delle pene inflitte al Cristo durante la Via Crucis, fino alla Crocifissione; "Donna de Paradiso", celebre lauda drammatica scritta da Iacopone da Todi, religioso e poeta umbro del XIII secolo. Musicato da Rocco De Santis nel 2011 il poema rappresenta un concitato dialogo tra il nunzio (Giovanni evangelista), la Madonna e Gesù, nelle ore che precedono la Crocifissione. Infine “Ei so Stavrò” (C'è in croce), canto scritto e musicato da Rocco De Santis nel 1990. Un'immagine. Un uomo inchiodato e una donna piangente ai piedi di una croce. Tutto il simbolismo racchiuso in questa scena: il male e il bene che senza soluzione di continuità, nella storia, si inseguono e si contrappongono, rappresentando l'abisso più cupo e la vetta più luminosa dello scibile umano.
A questi seguiranno i canti tradizionali “Lu Lazzarenu” e “Venardia Santu” dei Fratelli De Prezzo, accompagnati dal maestro Bruno Scorrano. Il primo canto, con una melodia triste e lacerante, ricorda la risurrezione di Lazzaro, l’arresto e la crocifissione di Cristo; il secondo ricorda la crocefissione di Cristo sul monte Calvario. Dopo di loro ancora i Criamu con Santu Lazzaru. Chiuderanno i Cantori della Bottega del Teatro di Zollino, guidati da Antimo Pellegrino, depositario novantenne della tradizione de “I Passiùna tu Cristù”.
L’evento è realizzato dal Comune di Martignano nell’ambito delle attività regionali di tutela delle minoranze linguistiche, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Calimera, Martignano e Caprarica di Lecce, la Parrocchia S. Maria dei Martiri di Martignano, il Comune di San Marzano di S. Giuseppe, il Parco Turistico Culturale Palmieri, la Regione Puglia, l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, l’Associazione Borghi Autentici d’Italia.
Note
La Passione di Cristo in lingua grika veniva in genere cantata dai contadini che, dismessi gli abiti del lavoro e messi quelli da cantori e musicisti, si recavano tra i crocicchi delle strade dei paesi della Grecìa Salentina e, accompagnati da una Palma, cantavano la passione di Cristo secondo un copione di tradizione orale, lungo fino a 75 strofe (oggi si propongono versioni più ridotte), che si concludeva con la richiesta di ricompensa a chi li ascoltava. Essa è ancora oggi espressione di una pietas popolare con la quale si esprime il misticismo e la necessità di comunicare con la divinità attraverso il tema della morte, e contribuisce in modo determinante al processo culturale di conservazione e rilancio della lingua grika.
Lu Santu Lazzaru costituisce il corrispettivo in lingua romanza della Passione in griko e veniva anch’esso cantato di masseria in masseria al fine di ottenere una ricompensa. Ha un obiettivo più conviviale nell’intenzione di chi lo esegue e narra per lo più il momento dell’ultima cena.
Info
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Tel. 3895544424
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