“MUSICA IN MENSA, MAESTRO!”
Orchestra Suzuki di Torino diretta da Lee e Antonio Mosca
Sabato 19 maggio 2018 h 20.30 – Duomo di Torino (Cattedrale di San Giovanni Battista)
Piazza San Giovanni 10122 – Torino
Ingresso 10 e 5 euro.
Per informazioni e prenotazioni Accademia Suzuki - tel. 011 885427 info@suzukicenter.it
Il ricavato del concerto sarà devoluto a NutriAid Italia Onlus, associazione da anni impegnata nella lotta contro la fame e la malnutrizione infantile
Musica fatta da bambini per altri bambini, come gesto di solidarietà. Musica “immensa” perché saranno tanti i giovani allievi dell’Orchestra Suzuki di Torino, diretta da Lee e Antonio Mosca, che sabato 19 maggio, alle ore 20.30, suoneranno insieme nel Duomo di Torino per la Onlus torinese NutriAid, dal 1996 impegnata a salvare da fame e malnutrizione le vite di tanti bambini e delle loro madri.
L’Accademia Suzuki Talent Center, con la sua lunga e consolidata esperienza di formazione musicale rivolta a bambini di età compresa tra i 3 ei 16 anni e dall’approccio assolutamente innovativo (il metodo Suzuki) sceglie ancora una volta di aggiungere un “tocco di solidarietà” al suo curriculum di concerti, questa volta per garantire la mensa agli alunni della scuola di Itaosy, ad Antananarivo in Madagascar. Il ricavato della serata sarà infatti destinato al progetto di NutriAid “Merenda in mensa”, per dotare una mensa scolastica di tutto il necessario perché i bambini possano finalmente consumarvi i loro pasti. Per la maggior parte di loro infatti la mensa della scuola è l’unica possibilità di mangiare nell’intera giornata. Musica immensa dunque, per la mensa, perché questi bambini che NutriAid sostiene da anni possano avere accesso al cibo, tutti i giorni. I loro coetanei dell’Orchestra Suzuki, più fortunati e con un futuro meno incerto, scelgono di dedicare il loro talento a chi vive in condizioni più difficili.
La vivacità e la freschezza della musica voleranno lontano, fino in Madagascar, creando un ponte colorato tra due mondi che prima non si conoscevano. Il pubblico è invitato a partecipare alla magia di questo straordinario momento musicale che troverà la sua cornice perfetta nella Cattedrale metropolitana della nostra città, messa a gentile disposizione dalla Diocesi di Torino.
Il programma del concerto si configura come una carrellata di brani per orchestra d’archi di grandi compositori dal periodo barocco fino ai primi del Novecento. Apre la serata l’Ouverture Burlesque di Georg Philipp Telemann, pagina dall’evidente intento programmatico che restituisce brevi ritratti delle maschere tradizionali del Carnevale italiano. Si continua con il Concerto Brandeburghese n.3 del genio tedesco Johann Sebastian Bach e con l’Allegro del compositore-clavicembalista di Bruxelles Joseph-Hector Fiocco, pezzo dal carattere brillante, cavallo di battaglia dei piccoli violinisti Suzuki. La Simple Symphony op. 4 di Benjamin Britten dà spazio alla freschezza di temi e materiali scritti dal compositore, precocissimo talento, tra i nove e i dodici anni. L’opera si configura, per il suo clima sonoro spensierato, come simbolo della fanciullezza che questo evento benefico intende proteggere. Allo stesso tipo di intenzione si rifà anche la Sinfonia dei giocattoli di Leopold Mozart, brano semplice e gioioso che conclude il concerto. Alla classica orchestra d’archi qui si affiancano alcuni strumentini tipici dell'infanzia in Baviera (raganella, rullante, fischietti) per divertire gli ascoltatori soprattutto giovanissimi.
PROGRAMMA DEL CONCERTO
Orchestra Suzuki di Torino diretta da Lee e Antonio Mosca
Georg Philipp Telemann (1681 –1767)
Ouverture Burlesque per archi e continuo
Johann Sebastian Bach (1685- 1750)
Concerto Brandeburghese n. 3 in Sol Maggiore per archi e continuo
Allegro – Adagio – Allegro
Joseph-Hector Fiocco (1703-1741)
Allegro, arrangiamento di A. Mosca per archi
Benjamin Britten (1913 - 1976)
Simple Symphony op.4
Allegro - Pizzicato sempre – Poco lento pesante – Presto con fuoco
Leopold Mozart (1719-1787)
Kindersinfonie (Sinfonia dei giocattoli) per orchestra d’archi
Allegro – Minuetto – Finale (Presto)
L’ORCHESTRA SUZUKI DI TORINO
L’Orchestra Suzuki di Torino diretta da Lee e Antonio Mosca, espressione rappresentativa dell’Accademia Suzuki Talent Center di Torino, la più giovane orchestra da camera d’Europa, dalla sua nascita ad oggi ha tenuto più di 400 concerti. L’attività dell’orchestra permette agli allievi di sviluppare il proprio talento e divulga la metodologia Suzuki in Italia. L’orchestra si è esibita in numerose occasioni sia in Italia che all’estero: tra i momenti più importanti il concerto in Vaticano alla presenza di Giovanni Paolo II nel 1989, quello per la festa della famiglia in Piazza S. Pietro nel 1992 e a Ginevra nel 1996 in occasione dell’apertura dei lavori dell’assemblea delle Nazioni Unite, infine a Palermo per commemorare Paolo Borsellino. Ha inciso il CD “Liberate i bambini” per l’Agenzia delle Nazioni Unite, ed è impegnata in Italia nella diffusione del progetto SCREAM (Supporto ai diritti dei bambini attraverso l’educazione, le arti e i media). Ogni anno l’Orchestra Suzuki dà vita a numerosi concerti per beneficenza, e viene invitata a manifestazioni culturali. Nel 2005 ha partecipato a “Vorrei gridare al mondo” per la “Giornata mondiale contro il lavoro minorile 2005”; nel 2006 si è fatta promotrice della “14th Suzuki Method World Convention”, che ha portato a Torino più di 3000 bambini musicisti da tutto il mondo e nel 2009 ha dato vita al concerto per “La giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile”. Nel 2014 e nel 2016, l’Orchestra Suzuki, ha partecipato al festival musicale polacco "Wratislavia Cantans”, manifestazione interdisciplinare che riunisce i più eminenti artisti di tutto il mondo, organizzando concerti di musica sinfonica e antica eseguiti nei meravigliosi interni degli edifici di Wroclaw e della Bassa Slesia.
Accademia Suzuki - tel. 011 885427, info@suzukicenter.it
Chiara Marola, Comunicazione e Relazioni esterne; comunicazione@suzukicenter.it, cell. 347 5546974
NUTRIAID ITALIA ONLUS
NutriAid Italia è un’associazione appartenente a un network di organizzazioni medico-umanitarie indipendenti, impegnate nella lotta contro la fame e la malnutrizione infantile, con altre sedi amministrative in Germania e Svizzera. Ad oggi è presente in Burkina Faso, Chad, Kenya, Madagascar e Senegal dove agisce attraverso programmi sanitari e di sicurezza alimentare a lungo termine o nelle emergenze causate da conflitti, violenze o catastrofi naturali. É inoltre attiva in Italia con progetti rivolti a migranti e rifugiati volti a facilitare l’accesso ai servizi sanitari. NutriAid opera da anni in Madagascar per garantire a tanti bambini l’accesso all’istruzione e il miglioramento delle loro condizioni nutrizionali; in particolare, principalmente grazie al sostegno a distanza, garantisce educazione, cure mediche e adeguata alimentazione agli alunni della scuola di Itaosy, ad Antananarivo, la capitale. Di recente NutriAid ha inoltre reso possibile la costruzione di una mensa all’interno della scuola, ma mancano tavoli, piatti, posate, tutto il necessario perché i circa 400 alunni possano consumare lì i loro pasti. Con l’iniziativa “Musica in mensa, maestro” si raccoglieranno fondi per il progetto “Merenda in mensa” affinché la mensa possa essere definitivamente pronta.
NutriAid Italia Onlus – tel. 0114390017, info@nutriaid.it
Federica Guzzetti, Raccolta fondi e Comunicazione; eventi@nutriaid.it, tel. 339 5063475
IL METODO SUZUKI
Il maestro giapponese Shinichi Suzuki, a cui si deve l’elaborazione del metodo che porta il suo nome, era una persona molto curiosa e intelligente. Non si accontentava di studiare la musica tradizionale del suo Paese, voleva confrontare il proprio sapere con quello degli europei. Si stabilì in Europa per diversi anni per imparare i dettami della musica barocca e si avvicinò allo studio di un metodo che permettesse ai più piccoli di entrare in contatto con la musica in modo dolce e delicato. Rivoluzionò i canoni classici di apprendimento con una teoria che all’apparenza non aveva alcun fondamento logico: “Dobbiamo insegnare ai bambini a suonare nello stesso modo in cui si insegna loro la lingua madre”. Che significa, nella pratica, non imporre alcun vincolo teorico ai piccoli musicisti, che devono solo imparare a riprodurre un suono che ascoltano. Un suono facile, poche note, ma fatto bene, come riescono, come possono, poco alla volta, senza forzature. Il metodo Suzuki, attraverso l’insegnamento della musica e lo studio di uno strumento, coinvolge in prima linea la famiglia. Il triangolo insegnante-genitore-bambino costituisce un nucleo virtuoso che diventa veicolo di cultura. La musica che entra nella famiglia, ma soprattutto nel cuore di ogni bambino, ne sviluppa il carattere, le qualità ritmiche e coordinative, la memoria, la capacità di organizzarsi e di pianificare lo studio. Partecipando all’attività orchestrale il bambino vive un’esperienza di “comunità della musica”, i cui valori formeranno la sua personalità.
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