L’INCONTRO DEI SOCI DI BUKAVU A FORTUNAGO
Un raduno nel segno della fraternità, per i soci di S.O.S. Ospedale Bukavu a Fortunago, come ogni anno, ad inizio Giugno, presso la Chiesa dedicata a S. Maria e S. Giorgio e risalente al 1644. “La preghiera che diventa strumento dell’agire” è stato il tema di quest’anno, con la meditazione guidata da Suor Azia Ciairano, con il contributo del coro Magnificat. “Suor Azia, responsabile della casa pianzolina di Pavia, già Madre Generale dell’ordine, attraverso le sue parole e il canto ci ha aiutato a riflettere sull’importanza della preghiera nell’agire missionario cristiano” ha spiegato Elena Simoni, presidente della onlus. La religiosa, che quest’anno festeggia i 100 anni delle missioni pianzoline, ha ripercorso con i fedeli presenti, in particolare, il significato delle parole del “Padre Nostro”, ricordando come il “Regno di Dio non è nell’ordine del potere di questo mondo: “E’ la signoria del suo amore nei nostri cuori, ed è la nuova umanità che nasce dove la legge dei rapporti umani non è più quella della forza e della sopraffazione ma quella della giustizia, del reciproco perdono e della pace” ha sottolineato Suor Azia. Non era presente per motivi di salute al raduno di Fortunago Don Alfredo Ferrari, il missionario di Oliva Gessi da cui è partita questa grande avventura della onlus nel 2001: è stato lui a segnalare la gravissima situazione in cui versa il popolo della Repubblica Democratica del Congo, colpita da guerre senza fine, da devastazioni, da violenze inaudite, dalla mancanza di sanità e di istruzione per tutti (esistono solo scuole private). Da qui i soci si sono rimboccati le maniche e, attraverso l’organizzazione di eventi e mercatini ed il 5x1000 da destinare con la dichiarazione dei redditi, hanno realizzato anzitutto il centro nutrizionale S. Giuseppe per curare i bimbi colpiti da varie malattie o malnutriti, e attualmente, oltre a sostenere mensilmente il centro, finanziano anche una serie di progetti, come la scuola garantita a tutti i bambini, un pasto caldo, il sostegno alle famiglie. A celebrare la funzione religiosa, dunque, accanto a Don Francesco Giorgi, è intervenuto Don Francesco Favaretto, parroco di Redavalle e Santa Giuletta: ha lanciato un forte messaggio contro tutti quei cristiani che stanno prendendo le distanze da Papa Francesco, per i suoi gesti legati all’accoglienza degli immigrati, la sua mano tesa agli ultimi, il suo piglio determinato con il quale sta rivoluzionando la Chiesa di fronte a pesanti scandali, agli abusi, ai conflitti interni. Alla fine, prima di un momento conviviale presso il Ristorante “La Pineta”, la presidente Elena Simoni ha dato appuntamento a tutti i soci per Sabato 15 Giugno alle ore 15 presso i locali attigui alla Parrocchia di Santa Maria di Caravaggio a Pavia (viale Golfi 39) per una assemblea straordinaria durante la quale dovrà essere modificato lo statuto seguendo le disposizioni previste dalla riforma del Terzo settore riguardanti le organizzazioni di volontariato.
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