Il comitato organizzatore comunica che la Via Crucis Vivente di Frassinoro, che si sarebbe dovuta svolgere il 30 marzo 2018, è rimandata al 19 aprile 2019.
Via Crucis Vivente a Frassinoro. Il Comune dell’Appennino modenese, dal 1906 ogni tre anni , propone una Via Crucis Vivente di una bellezza unica.
L’inizio è fissato per le ore 19, con la chiusura degli accessi al paese. Per raggiungere il centro sarà possibile usufruire di un servizio navetta.
Alle ore 20, in Chiesa Parrocchiale, avrà inizio la liturgia della croce.
Alle ore 21, con due tocchi di campana, si darà il via alla processione. L’illuminazione pubblica verrà spenta e saranno accesi contemporaneamente 1500 barattoli che delimitano il percorso.
La particolarità della via Crucis di Frassinoro è la staticità dei "quadri" delle stazioni: tutti i personaggi che interpreteranno le varie parti resteranno fermi in pose plastiche mentre la folla dei visitatori sfilerà silenziosa.
Segnaliamo, inoltre, che in questi anni la Via Crucis di Frassinoro è entrata a far parte di Europassione, un’associazione internazionale della quale fanno parte le più antiche rappresentazioni storiche della Passione di tutta Italia e anche d’Europa. Insomma, un riconoscimento che dà ancora più valore ad una manifestazione unica.
“Si corre sempre il rischio di cadere nella banalità, ma la Via Crucis Vivente di Frassinoro è un importante veicolo per unire la popolazione, lasciando lontana l’appartenenza politica e altre questioni- spiega Elio Pierazzi, Sindaco di Frassinoro-. La Via Crucis è un appuntamento fondamentale per la nostra comunità, ma deve diventare anche un grande momento turistico e noi, come Frassinoro, dobbiamo lavorare su questa ricettività. E’ importante, in un’occasione come questa, trattenere turisti sul nostro territorio oltre alla via Crucis perché Frassinoro ha anche tanto altro, per 365 giorni all’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di valorizzare nel migliore dei modi la Via Crucis e anche le tante altre opportunità e bellezze a disposizione del nostro territorio”.
La raffigurazione dei quadri della Via Crucis Vivente di Frassinoro viene preparata da gruppi di famiglie che si impegnano a curare gli allestimenti scenici, i costumi e scritturano le varie comparse avvalendosi della collaborazione degli abitanti delle borgate limitrofe al paese e delle frazioni del Comune.
Ogni stazione ha una persona di riferimento, questa figura centrale è il Capostazione. Questo ruolo, quasi sempre, viene tramandato di padre in figlio o comunque destinato ad un ceppo famigliare; le nuove generazioni sono consapevoli dell'eredità organizzativa che dovranno assumere.
Sino alla fine degli anni '50 le borgate partecipavano secondo canoni precisi ricevuti dalla storia. Successivamente questa consuetudine è stata leggermente mutata. Infatti, i casunam erano rimasti gli unici ad avere una dote preziosa per la Via Crucis: il cavallo. Per una buona riuscita scenica, divenne indispensabile suddividere gli equini, e con essi i figuranti, tra i vari quadri.
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