Il programma della Festa del Perdono di Ortona inizia il 30 aprile e termina il 2 maggio 2022.
Il Perdono di Ortona è una rievocazione storica che si svolge in occasione della concessione della Indulgenza concessa da Papa Sisto IV il 5 luglio del 1479, con il primo documento accertato (la bolla Pastoris aeterni), per la quale si concede la remissione dei peccati per i fedeli che visitano la tomba di s. Tommaso Apostolo presso la Cattedrale, al cui interno sono conservate le ossa del santo, patrono della città di Ortona.
Le ossa del Santo furono portate nella città il 6 settembre 1258 da tre galee che la cittadina adriatica aveva dovuto armare a proprie spese per unirsi alla flotta che Manfredi, principe di Taranto, aveva allestito in appoggio ai veneziani in lotta con i genovesi.
Nel corso degli eventi per mare, esse si erano trovate a saccheggiare l'isola di Scio dalla quale avevano sottratto le reliquie, e riportate in patria.
Nata come manifestazione di carattere religioso nella prima domenica di maggio, nel tempo il Perdono ha costituito sempre di più un ponte tra questa dimensione e quella civile, finalizzata a rievocare gli avvenimenti dell'epoca e a valorizzare, in occasione delle manifestazioni ad essi collegate, le qualità culturali identitarie della città per suscitare accoglienza verso i cittadini abruzzesi e provenienti da oltre regione. Del resto il carattere ampio di queste manifestazioni è documentato nel tempo come fulcro di arrivo di un ricco pellegrinaggio, ancorchè religioso, che aveva sostanziali connessioni e collegamenti con la più nota Perdonanza dell'Aquila. Si legge , infatti, citato nel documento Pastoris aeterni, che già Bonifacio IX aveva stabilito questo nesso in una precedente "Peccatorum remissionem" datata 1399.
Giovan Battista de Lectis, prima di quella di Bonifacio IX, cita anche una "bolla di Papa lnnocentio dove concede ai visitanti la chiesa del Beato Apostolo di Christo il dì sesto di settembre nel giorno della sua Traslatione, tutte l'indulgentie concesse da molti Pontefici a Santa Maria di Co/lemaggio nel giorno della decollazione del Precursore di Christo".
E' proprio lo scrittore G.B. de Lectis che racconta il primo nesso tra realtà religiosa e dimensione civile, e che ad oggi costituisce ancora il significato sociale delle cerimonie del Perdono ortonese. Nel 1475, infatti, alcuni gentiluomini tentarono di trafugare le reliquie dell'Apostolo, custodite in una cassetta all'interno della Cattedrale, e da allora fu deciso di affidare anche ad alcuni eletti della Magnifica Università di Ortona, le copie delle chiavi per l'apertura della cassetta da mostrare ai fedeli nella giornata dell'indulgenza.
Da allora si stabilisce la connessione tra i rappresentanti della città e quelli della chiesa, nel particolare giorno della prima domenica di Maggio: le chiavi in possesso di consiglieri comunali laici, eletti annualmente come custodi delle chiavi, vengono portate in Cattedrale per aprire simultaneamente il sepolcro del Santo.
Informazioni:
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