Il comune di San Martino di Lupari patrocina la “Sagra di San Biagio” evento che quest'anno si svolge dal 3 gennaio al 3 febbraio e in cui si festeggia il Santo, il 3 febbraio, e che animerà gli impianti sportivi di Monastiero con tanto di pranzo sotto al tendone domenica 2.
La manifestazione, nata alla fine dell'Ottocento come fiera franca e continuata anche negli anni bui delle guerre fino agli anni '50, sarà incentrata sulla degustazione della tradizionale “Torta di San Biagio”. I dolci, eseguiti secondo un'antica ricetta, saranno confezionati dalle donne del paese e venduti in loco.
Programma 2020:
Da Giovedì 30 gennaio al Luendì 3 febbraio 2020
Vendita si effettuerà presso gli impianti sportivi di Monastiero
dalle ore 9.00 alle 12.00
dalle 15.00 alle 24.00
Giovedì 30 Gennaio
Dalle 19.00 apre lo stand gastronomico
Cena delle associazioni di San Martino di Lupari
Venerdì 31 Gennaio
Dalle 19.00 apre lo stand gastronomico
Dalle 21.45 "SBAZZEE" Pop-Folk, Inediti e Cover con la voce di Sofia Bazzi
Sabato 1 Febbraio
Dalle 19.00 apertura stand gastronomico
Dalle 21.45 "BOMBAY CLUB" da Jimi Hendrix a Ed Sheeran
Domenica 2 Febbraio
Dalle 19.00 apre lo stand gastronomico
Dalle 21.45 "Enzo" Live music e Animazione
Lunedì 3 Febbraio
Dalle 19.00 apre lo stand gastronomico
Dalle 21.30 ESTRAZIONE LOTTERIA
Alcuni cenni sulla storia di San Biagio:
Celebrato il 3 febbraio, San Biagio è il protettore della gola.
Biagio è vissuto nel IV secolo, era un medico di origine armena. E’ ritenuto dalla tradizione vescovo della città di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana, dove operò numerosi miracoli. Vescovo, dunque, governava la comunità di Sebaste quando nell’Impero Romano si concede la libertà di culto ai cristiani, nel 313 d.C. sotto Costantino e Licinio. Biagio muore martire intorno al 316 d. C. ossia dopo la fine delle persecuzioni. Perché? Non c’è modo di far luce. Il suo martirio è spiegato dagli storici come una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio. Arrestato dal preside Agricolao durante la persecuzione ordinata da Licinio, fu imprigionato, lungamente picchiato e sospeso ad un legno, dove con pettini di ferro gli fu scorticata la pelle e quindi lacerate le carni. Dopo un lungo periodo di prigionia, fu gettato in un lago, dal quale uscì salvo, quindi per ordine dello stesso giudice, subì il martirio. Decapitato insieme con due fanciulli e l’uccisione di sette donne, arrestate perché raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso martire durante il suo supplizio. E’ stato innalzato alla dignità di Santo ed è invocato contro i mali di gola, perché durante la sua prigionia guarì miracolosamente un ragazzo che aveva una lisca di pesce conficcata nella trachea. San Biagio lo si venera tanto in Oriente quanto in Occidente e per la sua festa è diffuso il rito della “benedizione della gola” fatta poggiandovi due candele incrociate (oppure con l’unzione mediante olio benedetto).
La torta:
La versa torta di s.Biagio è una torta povera: si fa con pana biscottato pestato (in origine serviva per riciclare il pane rimasto... ammesso che ce ne fosse!), latte, uova, agrumi, mele renette, uvetta, cedrini, zucchero. Tutto questo impasto viene versato in formelle e messo in forno.
(c) copyright 2014/2024 eventiesagre.it