Programma della Sagra di Santa Lucia (Segusino, TV) che quest'anno prevede un ampio spazio alle celebrazioni per il centenario del profugato durante la Prima Guerra Mondiale.
Eventi sia in Piazza del paese che in Parrocchia, in particolare segnaliamo:
VENERDI 8 DICEMBRE 2017
ORE 18.00: Rievocazione storica
“Mi svegliai tedesco - Don Antonio Riva”
A cura del coro Arcobaleno, gruppo Alpini
Segusino e Associazione “Drioghe à la stéla”
verrà simbolicamente aperta una porta sul passato che permetterà di ricordare il triste momento della partenza di tutti i profughi.
La porta, opera dell'associazione "Drìoghe a la stéla", rimarrà illuminata per tutto il mese di gennaio, anche in concomitanza del Presepio Artistico di Segusino, quest'anno ambientato nell'ultimo Natale della Prima Guerra Mondiale.
SABATO 9 DICEMBRE 2017
ORE 19:00 in Centro Parrocchiale:
Presentazione del libro “Oltre le Stelle”
di Antonio Valerio Fontana
(romanzo storico sull’emigrazione del 1882 in Messico)
DOMENICA 10 DICEMBRE 2017
ORE 17.00 in Chiesa Parrocchiale:
“Segusino, sulle strade della fame”
Con: il coro di Stramare; prof. Giancarlo Cunial e Mariano Lio
Tra canti e racconti storici, parlando della Grande Guerra, del profugato e di don Antonio Riva, nel centenario dell’invasione.
MERCOLEDI 13 DICEMBRE 2017
a FREGONA (TV)
Commemorazione "Cent'anni dopo, sui passi dei profughi".
ore 20:00 presso la Chiesa Arcipretale Santa Messa in ricordo delle tante vittime
ore 20:45 commemorazione ufficiale in piazza L. Maronese con l'accensione dei una gigantografia raffigurante l'arrivo dei profughi, che rimarrà accesa per lo stesso periodo di quella di Segusino.
Sarà presente alla commemorazione il Coro di Stramare (Segusino) diretto dal maestro Elena Filini.
ore 21:15 momento di scambio conviviale presso il salone dell'Ass.ne San Giorgio.
Un evento organizzato da: Comune di Segusino, Comune di Fregona, Parrocchia di Segusino, Parrocchia di Fregona, Pro Loco Segusino, Pro Loco Fregona, gruppi Alpini di Segusino, Fregona e Osigo, Associazione Parrocchiale Amici del Presepio di Segusino, Associazioni culturali San Giorgio (Fregona) e "Drìoghe a la Stéla" (Segusino), coro Arcobaleno e coro di Stramare (di Segusino).
Dopo la "rotta" di Caporetto, in pochi giorni le truppe austro-germaniche attraversano tutto il Friuli ed arrivano fino a alle terre venete. A Fregona il nemico arriva dal Cansiglio, per poi proseguire l'avanzata verso il Piave. Segusino, invece, "si sveglia tedesco" la mattina del 11 novembre 1917 per poi ricevere l'ordine di evacuazione dal Comando Austrogermanico fra il 30 novembre e il 13 dicembre 1917. Il primo contingente (il più numeroso) parte a piedi: uomini, donne, vecchi, bambini e ammalati, senza alcun genere di approvvigionamento raggiungono dapprima Follina e poi vengono destinati in parte al Comune di Tarzo e i restanti al Comune di Fregona; mentre un secondo gruppo parte da Segusino il 13 dicembre e si reca a Feltre, a Belluno e in Carnia.
Il gruppo più numeroso è quello destinato a Fregona: ben 1100 segusinesi (più 300 persone di altri paesi) guidati e sostenuti dal vice parroco di allora, don Antonio Riva (di soli 32 anni) giungono a Fregona il 13 dicembre 1917, alle ore 2 del pomeriggio.
Fregona, paese di circa 4000 abitanti già stava ospitando circa 2000 profughi, con pochissime se non nulle possibilità di sfamare un così vertiginoso ed immediato aumento di popolazione.
Di quei 1100 profughi segusinesi una volta finita la guerra, circa la metà riuscirono a tornare a Segusino, gli altri morirono di fame e di stenti in un paese straniero, mentre le case di Seguisno venivano distrutte dal fuoco amico delle truppe alleate appostate sul monte Grappa, nel tentativo di fermare l'avanzata del nemico.
Anche il vice parroco don Antonio Riva appena finita la guerra morì causa gli stenti patiti (2 gennaio 1919).
E' per non dimenticare questo triste e duro momento di storia che nel centenario del profugato le due comunità di Segusino e Fregona ricorderanno la partenza da Segusino e l'arrivo a Fregona dei profughi, durante quel freddo inverno del 1917.
Tutto ciò per non dimenticare, per ricordare lo strazio ed i patimenti subiti soprattutto dalle innocenti vittime civili di una guerra dettata dal potere che portò solo morte e distruzione.
(c) copyright 2014/2024 eventiesagre.it