“Non c’è cibo da re più squisito del pane”, recita un antico proverbio. E a Canterano, piccolo borgo incastonato sotto gli Appennini in provincia di Roma, hanno trasformato questo vecchio detto in un evento: ecco quindi che la “Sagra della Scarpetta” in programma domenica 8 maggio rappresenta una gustosa occasione per assaggiare antiche ricette della tradizione, realizzate con materie prime semplici e genuine ed esaltate dal prelibato pane locale. E’ il caso dell’acqua cotta, una minestra a base di verdure e crostini, oppure della scarpetta proposta in ben sei varianti: con sugo all’amatriciana, con pomodoro e basilico, al ragù, con uovo e pomodoro, con fagioli oppure con la trippa.
E ancora delle bruschette con olio, lardo o pomodoro e basilico, della panzanella con pane tostato e persino dei dolci: il classico pane e nutella e il goloso pane con ricotta, miele e scaglie di cioccolato fondente.Sarà insomma una grande festa di popolo dedicata al pane, che nelle terre dell’Alta Valle dell’Aniene ha rappresentato per tanti secoli la primaria fonte di sostentamento per intere generazioni di contadini. Con la musica dal vivo a fare da sottofondo a una giornata che consentirà anche di scoprire Canterano, un borgo dal fascino magico abitato da meno di 400 persone che sorge tra la riva sinistra dell’Aniene e in prossimità delle pendici dei monti Ruffi.
Da un lato, il paese si affaccia sulla conca dell’affluente del Tevere, e lì è possibile ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata: per chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti, Canterano rappresenta un ottimo punto di partenza per scoprire un territorio dalle origini antichissime le cui radici affondano nella popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell'Aniene.
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