La festa dedicata al Santo patrono è molto attesa , soprattutto da parte degli emigranti baragianesi che sfruttano quest’occasione per ricongiungersi ai familiari che hanno lasciato nel luogo natìo. Sicuramente San Rocco fu scelto come protettore in una delle tante pestilenze che afflissero Baragiano.
Senz’altro divenne patrono prima del 1573 . Il primo documento che riporta questa festa del patrono è un atto notarile del 4 febbraio 1573 dove furono stanziati 04.00 ducati registrati presso il notaio Giuseppe Bianchi di Melfi. E’ preceduta da un novenario che comincia il 7 agosto.
Il 15 sera il simulacro del santo viene portato in processione dalla sua cappella, per le vie del borgo, fino alla chiesa Madre dove il giorno dopo farà il tragitto inverso. In occasione di questa festa le vie del paese sono decorate da luminarie dove una moltitudine di lampadine di piccole lampadine dai diversi colori creano nel modo in cui sono disposte fantasie di disegni.
Il giorno 16 Baragiano viene invaso da forestieri devoti del Santo. Arrivano numerosi dai paesi circostanti come Bella, Picerno, Ruoti, Muro Lucano e Avigliano per partecipare alla grande processione che si tiene in questa giornata.
Durante la processione vengono portate sul capo alle donne devote le “cente” che sono dei baldacchini a più piani sui quali sono disposte varie serie di candele, sono decorate con nastri e con fiori di carta multicolore.
La “centa” può essere anche di grano creando motivi intrecciati usando la spiga del grano con lo stelo
Dopo la processione in serata seguono spettacoli musicali e fuochi pirotecnici.
Questo è l’evento cittadino più amato anche dagli emigranti.
Non è raro vedere in questa giornata i “ sanrocchini “ ovvero bimbi e anche adulti che si sono raccomandati al Santo facendo voto di vestire alla Sua maniera per un certo tempo.
Al termine del voto i vestiti vengono deposti ai piedi del Santo.
Tutta piazza S. Rocco e anche le adiacenze sono invase da commercianti che espongono merci varie.
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