E' Tempo di Sagra della Stagna a Paganico Sabino in provincia di Rieti si svolge nella giornata di 5 Novembre 2023 la 22a edizione della Castagnata Paganichese.
I colori, i sapori e gli odori dell’autunno, a Paganico Sabino!
La 22esima edizione della storica Castagnata Paganichese
Tradizione, natura e storia:
> 9:00 Escursione trekking, livello facile, con partenza direttamente da Piazza Trieste (Paganico Sabino) con guida Camminando Con
> 10:30 Visita guidata al “Borgo di Monte Antuni” con accompagnatore Camminando Con
> 11:00 Apertura delle esposizioni: “Attrezzi della civiltà contadina” e “Arredi sacri”
> 12:30 Castagnata Paganichese con pasta fatta in casa, salsiccia, bruschetta, cartoccio di castagne a km 0 e bicchiere di vino!
In caso di maltempo, la manifestazione si svolgerà interamente al coperto
Bus-navetta completamente gratuito dal parcheggio al luogo di svolgimento dell’evento
Manifestazione interamente plastic-free
In un semplice cartoccio di caldarroste non sono racchiusi solo i colori e i profumi dell’autunno. Un tempo, nella Valle del Turano, la fine della raccolta delle castagne rappresentava uno dei momenti più importanti dell’anno, di quelli che vanno celebrati a dovere. Ecco perché, ormai da 20 anni, Paganico Sabino ha deciso di riscoprire il suo passato contadino attraverso la “Castagnata”; domenica 5 novembre nel borgo in provincia di Rieti si tornerà a festeggiare un prodotto legato a doppio filo all’economia agricola del luogo: arrostita, bollita in acqua o latte, seccata e macinata come il chicco di grano e impiegata in polente e puree, la “ghianda di Giove” ha avuto la stessa valenza del pane per intere generazioni di lavoratori della terra.
Anche quest’anno la festa riproporrà la fortunata formula a base di castagne locali da gustare nel classico cartoccio insieme alla pasta fatta in casa, alle salsicce, alle bruschette e all’immancabile vino rosso, all’interno del centro diurno con posti coperti da capienti tensostrutture. La distribuzione comincerà alle 12:30.
A completare il viaggio a ritroso nel tempo, tra una delizia e l’altra, saranno la mostra della scuola a Paganico, l’esposizione permanente di arredi sacri e attrezzi della civiltà contadina e gli spettacoli musicali e folcloristici dal vivo; per tutta la giornata i caratteristici vicoli del borgo, fra i più antichi e suggestivi dell’intera Valle del Turano, saranno impreziositi dagli stand dei prodotti tipici della Sabina.
A disposizione dei visitatori ci sarà anche un bus-navetta per raggiungere la sagra dopo aver parcheggiato l’auto lungo la via che porta al paese, immerso in uno dei tratti più suggestivi e incontaminati del Lazio. I più curiosi potranno andare alla scoperta della suggestiva “Pietra Scritta”, il monumento funerario della famiglia dei Muttini risalente alla seconda metà del I secolo a.C: si tratta di un monumento funerario “a dado”, realizzato quindi modellando un masso erratico esistente sul posto e che si era probabilmente distaccato dall’incombente monte Cervia. A Paganico Sabino meritano una visita anche la Chiesa di San Nicola, che risale al 1.300, la Chiesa di Santa Maria dell’Annunciazione e quella dedicata a San Giovanni Battista; chi invece volesse approfondire lo stretto rapporto che lega Paganico Sabino alle castagne, potrà inoltre incamminarsi lungo un itinerario che attraversa vari appezzamenti di castagneti da frutto di grandi dimensioni e di straordinaria bellezza per l’armonia della forma del fusto e della chioma. Non può mancare nell’itinerario il percorso culturale, caratterizzato da pannelli esplicativi, che va da Piazza Vittorio Emanuele, ovvero dall’antica torre portaia fino al Belvedere della Rocca, dove il panorama sulla Gola dell’Obito e sulla Valle del Turano toglie il fiato.
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