sfondo endy
Novembre 2024
eventiesagre.it
Novembre 2024
Numero Evento: 21068634
Eventi Spettacolo
Le Vent Noir
Date:
Dal: 05/05/2012
Al: 06/05/2012
Dove:
Logo Comune
Lombardia - Italia
Contatti
Telefono:
Fonte
Ufficio Stampa Danzarte
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
sole tra i pini
fiaccadori-300x250

LE VENT NOIR
inserito nel Brescia Festival di Danza

6 maggio ore 21.00
Complesso di San Cristo Padri Saveriani, via Piamarta n 9, Brescia

Le Vent Noir - Brescia

COREOGRAFIA e REGIA: Susanna Beltrami
SET DESIGN: Giorgio Martino
IMMAGINI: Mario Mattioli
Maitre du Ballet: Matteo Bittante
Datore luci: Mario Giallanza

INTERPRETI:

Matteo Bittante e la Compagnia Susanna Beltrami
Lara Viscuso, Fabrizio Calanna, Cristian Cucco, Jemma Beatty, Alice Carrino, Eleonora Cinti, Giulia Murgianu, Samantha Olmi, Salvatore Siciliano

PRODUZIONE: ContART in collaborazione con DanceHaus Susanna Beltrami

“Si potrebbe dire che il vento furioso sia il simbolo della collera pura, senza pretesto, ingiustificata. I grandi scrittori della tempesta (…) hanno amato questo aspetto: la tempesta senza un preludio, la tragedia fisica senza un motivo. (…) Vivendo intimamente le immagini dell'uragano, impariamo che cosa sia la volontà furiosa e cieca. Il vento, nel suo parossismo, è la collera che è ovunque e da nessuna parte, che nasce e rinasce da se stessa, che gira e si ripercuote. Il vento minaccia e urla, ma non prende forma finché non incontra la polvere: una volta visibile diventa una povera miseria...”

Gaston Bachelard, “L'air et les songes”,

E' proprio il vento, elemento tanto distruttivo quanto generatore, il principio fondante del nuovo spettacolo di Susanna Beltrami. Come un paesaggio desertico, mai uguale a se stesso, perché costantemente costruito e prontamente cancellato da improvvise tempeste; così in scena, tutto è creato per essere, allo stesso tempo, distrutto.

Un movimento a flusso continuo che trova senso nel sopraggiungere di un istante, di un frammento d'interiorità che improvvisamente trova spazio, dilatando il tempo dell'azione. La tempesta si placa solo quando viene prevaricata dal potere delle rêveries: immagini dell'intimità, legate ai ricordi, alle proiezioni mentali, alle percezioni, al riaffiorare di una sensazione, di un'emozione già vissuta, di un racconto. Un percorso che trova il suo compimento finale nelle fonti del riposo, quei luoghi dove l'essere umano può ritrovare il suo Io senza alcun tipo di corruzione o limite: sono gli anfratti, gli angoli, le tane dell'anima, che si esprimono tramite il concetto della Casa.

La casa come ventre, come caverna, come ritorno alla madre e dunque al senso primo di protezione e di completo abbandono delle convenzioni sociali; un mondo a se stante avvolto nel nero, che non è spaventoso, bensì rassicurante: nero come immagine non della privazione, ma dell'infinita possibilità:

“ Il colore nero, lungi dall’essere quello del vuoto e del nulla, è piuttosto la tinta attiva che fa scaturire la sostanza profonda e (…) oscura di tutte le cose. (…) Il nero nutre ogni colore profondo, è l’intimo asilo dei colori (…).”

Gaston Bachelard “La terre et les rêveries du repos : essai sur les images de l'intimité”,

Il vento nero quindi, rappresenta la violenza dell'intimità incontrollabile, che governa il movimento come un input al quale il corpo non può opporsi, diventando “pura forma fluttuante”.

L’atmosfera sotterranea e notturna, che agevola il manifestarsi dei voli onirici ed immaginari dei performers, è completata dall’inserimento di citazioni cinematografiche, teatrali e televisive: da Ultimo tango a Parigi alla Maria Brasca di Testori, fino ad Una giornata particolare, Alberto Sordi e Milly. Elementi scenici, musiche, personaggi, atmosfere che, da un lato fungono da rêveries temporali, testimoniando il forte e costante collegamento fra passato e presente, e dall’altro rivelano il potere del frammento, che in un istante rappresenta un mondo fatto di immagini evocative e sogni ad occhi aperti, costantemente in bilico fra il reale e l’iper-reale .

Il progetto vede coinvolta la Compagnia Susanna Beltrami, e i suoi danzatori. Lo scopo è quello di indagare attraverso il corpo, la gestualità e la creatività, su importanti temi psicanalitici e filosofici che trattati artisticamente possano coinvolgere l'interesse di una platea più vasta, una sorta di trattato concepito tra pensiero e azione, tra parola e gesto, tra intuizione e realizzazione.

Come per il progetto precedente Kore & Psiche, la finalità dell'opera è quella di non prevedere solo spazi scenici teatrali ma anche alternativi quali musei, sale universitarie ed altri.

Infatti, “Le vent noir”, nasce e vive non su di un palco, ma all’interno delle stanze di DanceHaus Susanna Beltrami, spazio concepito e realizzato come una vera e propria “casa della danza”; proprio grazie a questa scelta, il progetto, non è fruibile passivamente da un’unica prospettiva frontale, al contrario è uno spettacolo itinerante, che passa di stanza in stanza, permettendo al pubblico di partecipare attivamente a ciò che succede in scena, seguendo il percorso suggerito dai danzatori ed avendo la grande opportunità di scegliere personalmente da quale prospettiva si voglia osservare l’azione.

COMPAGNIA SUSANNA BELTRAMI

Un gruppo volutamente eterogeneo e scomodo, ma animato da un sentire comune vibrante e travolgente”

- Susanna Beltrami -

La Compagnia Susanna Beltrami, arteria della compagnia Pier Lombardo Danza riconosciuta dal ministero dello spettacolo, nasce nel settembre 2008 dal desiderio di allevare una nuova generazione di danzatori. La coreografa ha costruito un ensemble di giovani professionisti, guidati da un’instancabile tensione all’evoluzione scaturita da un continuo mettersi in gioco. Corpi e anime nati dalla tecnica della danza più esigente, ma al contempo malleabili e ricettivi, che si lasciano plasmare dall’estro creativo di una coreografa che spinge i suoi danzatori oltre i limiti del loro immaginario verso una danza che si fa arte pura. Un’ espressione palpabile che sfrutta i meccanismi intrinseci della danza fondendoli all’estetica e alla poetica. Percorso e meta della compagnia è la preservazione del vero linguaggio della danza, tecnico e comunicativo allo stesso tempo.

Peculiarità d’avanguardia artistica della Compagnia Susanna Beltrami è la scena: grande finalità del lavoro di Compagnia è il non prevedere solo il palcoscenico teatrale, ma anche spazi alternativi quali musei, sale universitarie ed altri.

“Le Vent Noir” ne è l’esempio più esplicativo. Debuttato nel giugno 2011 tra le sale del Museo Bonaccorsi di Macerata, lo spettacolo è stato costruito e vive tutt’ora all’interno delle stanze di DanceHaus Susanna Beltrami, spazio concepito e realizzato come una vera e propria “casa della danza”.

Il progetto non è fruibile passivamente da un’unica prospettiva frontale, al contrario è uno spettacolo itinerante, che passa di stanza in stanza, permettendo al pubblico di partecipare attivamente a ciò che succede in scena, seguendo il percorso suggerito dai danzatori e scegliendo personalmente da quale prospettiva osservare l’azione.

SUSANNA BELTRAMI

Molteplici le creazioni coreografiche, le più significative per l’étoile Luciana Savignano: La Lupa, Jules e Jim, Le Sacre du Primtemps, Tango di Luna, Il suo nome… Carmen, Arlequine Diserteur, La forma dell’Incompiuto. Nel 1998 è fondatrice e direttrice artistica della Compagnia Pier Lombardo Danza, con sede a Milano e riconosciuta dal Ministero dello spettacolo. Dal 1989 collabora con importanti teatri di lirica e prosa nazionali, con registi come: Marisa Fabbri, Maurizio Scaparro, Giorgio Albertazzi, André Ruth Shammah, Monica Maimone, Adriana Asti, Stefano Vizioli. Dal 2006 dirige Accademia Pier Lombardo, presso il Teatro Franco Parenti, centro formativo e performativo per danzatori. Nel 2010 è fondatrice di DanceHaus Susanna Beltrami centro performativo milanese.


LE VENT NOIR

5 maggio ore 21 – luogo da definire
inserito nel Brescia Festival di Danza

Le Vent Noir - Brescia

COREOGRAFIA e REGIA: Susanna Beltrami
SET DESIGN: Giorgio Martino
IMMAGINI: Mario Mattioli
Maitre du Ballet: Matteo Bittante
Datore luci: Mario Giallanza

INTERPRETI:
Matteo Bittante e la Compagnia Susanna Beltrami

Lara Viscuso, Fabrizio Calanna, Cristian Cucco, Jemma Beatty, Alice Carrino, Eleonora Cinti, Giulia Murgianu, Samantha Olmi, Salvatore Siciliano

PRODUZIONE: ContART in collaborazione con DanceHaus Susanna Beltrami

“Si potrebbe dire che il vento furioso sia il simbolo della collera pura, senza pretesto, ingiustificata. I grandi scrittori della tempesta (…) hanno amato questo aspetto: la tempesta senza un preludio, la tragedia fisica senza un motivo. (…) Vivendo intimamente le immagini dell'uragano, impariamo che cosa sia la volontà furiosa e cieca. Il vento, nel suo parossismo, è la collera che è ovunque e da nessuna parte, che nasce e rinasce da se stessa, che gira e si ripercuote. Il vento minaccia e urla, ma non prende forma finché non incontra la polvere: una volta visibile diventa una povera miseria...”

Gaston Bachelard, “L'air et les songes”,

E' proprio il vento, elemento tanto distruttivo quanto generatore, il principio fondante del nuovo spettacolo di Susanna Beltrami. Come un paesaggio desertico, mai uguale a se stesso, perché costantemente costruito e prontamente cancellato da improvvise tempeste; così in scena, tutto è creato per essere, allo stesso tempo, distrutto.

Un movimento a flusso continuo che trova senso nel sopraggiungere di un istante, di un frammento d'interiorità che improvvisamente trova spazio, dilatando il tempo dell'azione. La tempesta si placa solo quando viene prevaricata dal potere delle rêveries: immagini dell'intimità, legate ai ricordi, alle proiezioni mentali, alle percezioni, al riaffiorare di una sensazione, di un'emozione già vissuta, di un racconto. Un percorso che trova il suo compimento finale nelle fonti del riposo, quei luoghi dove l'essere umano può ritrovare il suo Io senza alcun tipo di corruzione o limite: sono gli anfratti, gli angoli, le tane dell'anima, che si esprimono tramite il concetto della Casa.

La casa come ventre, come caverna, come ritorno alla madre e dunque al senso primo di protezione e di completo abbandono delle convenzioni sociali; un mondo a se stante avvolto nel nero, che non è spaventoso, bensì rassicurante: nero come immagine non della privazione, ma dell'infinita possibilità:

“ Il colore nero, lungi dall’essere quello del vuoto e del nulla, è piuttosto la tinta attiva che fa scaturire la sostanza profonda e (…) oscura di tutte le cose. (…) Il nero nutre ogni colore profondo, è l’intimo asilo dei colori (…).”

Gaston Bachelard “La terre et les rêveries du repos : essai sur les images de l'intimité”,

Il vento nero quindi, rappresenta la violenza dell'intimità incontrollabile, che governa il movimento come un input al quale il corpo non può opporsi, diventando “pura forma fluttuante”.

L’atmosfera sotterranea e notturna, che agevola il manifestarsi dei voli onirici ed immaginari dei performers, è completata dall’inserimento di citazioni cinematografiche, teatrali e televisive: da Ultimo tango a Parigi alla Maria Brasca di Testori, fino ad Una giornata particolare, Alberto Sordi e Milly. Elementi scenici, musiche, personaggi, atmosfere che, da un lato fungono da rêveries temporali, testimoniando il forte e costante collegamento fra passato e presente, e dall’altro rivelano il potere del frammento, che in un istante rappresenta un mondo fatto di immagini evocative e sogni ad occhi aperti, costantemente in bilico fra il reale e l’iper-reale .

Il progetto vede coinvolta la Compagnia Susanna Beltrami, e i suoi danzatori. Lo scopo è quello di indagare attraverso il corpo, la gestualità e la creatività, su importanti temi psicanalitici e filosofici che trattati artisticamente possano coinvolgere l'interesse di una platea più vasta, una sorta di trattato concepito tra pensiero e azione, tra parola e gesto, tra intuizione e realizzazione.

Come per il progetto precedente Kore & Psiche, la finalità dell'opera è quella di non prevedere solo spazi scenici teatrali ma anche alternativi quali musei, sale universitarie ed altri.

Infatti, “Le vent noir”, nasce e vive non su di un palco, ma all’interno delle stanze di DanceHaus Susanna Beltrami, spazio concepito e realizzato come una vera e propria “casa della danza”; proprio grazie a questa scelta, il progetto, non è fruibile passivamente da un’unica prospettiva frontale, al contrario è uno spettacolo itinerante, che passa di stanza in stanza, permettendo al pubblico di partecipare attivamente a ciò che succede in scena, seguendo il percorso suggerito dai danzatori ed avendo la grande opportunità di scegliere personalmente da quale prospettiva si voglia osservare l’azione.

COMPAGNIA SUSANNA BELTRAMI

Un gruppo volutamente eterogeneo e scomodo, ma animato da un sentire comune vibrante e travolgente”

- Susanna Beltrami -

La Compagnia Susanna Beltrami, arteria della compagnia Pier Lombardo Danza riconosciuta dal ministero dello spettacolo, nasce nel settembre 2008 dal desiderio di allevare una nuova generazione di danzatori. La coreografa ha costruito un ensemble di giovani professionisti, guidati da un’instancabile tensione all’evoluzione scaturita da un continuo mettersi in gioco. Corpi e anime nati dalla tecnica della danza più esigente, ma al contempo malleabili e ricettivi, che si lasciano plasmare dall’estro creativo di una coreografa che spinge i suoi danzatori oltre i limiti del loro immaginario verso una danza che si fa arte pura. Un’ espressione palpabile che sfrutta i meccanismi intrinseci della danza fondendoli all’estetica e alla poetica. Percorso e meta della compagnia è la preservazione del vero linguaggio della danza, tecnico e comunicativo allo stesso tempo.

Peculiarità d’avanguardia artistica della Compagnia Susanna Beltrami è la scena: grande finalità del lavoro di Compagnia è il non prevedere solo il palcoscenico teatrale, ma anche spazi alternativi quali musei, sale universitarie ed altri.

“Le Vent Noir” ne è l’esempio più esplicativo. Debuttato nel giugno 2011 tra le sale del Museo Bonaccorsi di Macerata, lo spettacolo è stato costruito e vive tutt’ora all’interno delle stanze di DanceHaus Susanna Beltrami, spazio concepito e realizzato come una vera e propria “casa della danza”.

Il progetto non è fruibile passivamente da un’unica prospettiva frontale, al contrario è uno spettacolo itinerante, che passa di stanza in stanza, permettendo al pubblico di partecipare attivamente a ciò che succede in scena, seguendo il percorso suggerito dai danzatori e scegliendo personalmente da quale prospettiva osservare l’azione.

SUSANNA BELTRAMI

Molteplici le creazioni coreografiche, le più significative per l’étoile Luciana Savignano: La Lupa, Jules e Jim, Le Sacre du Primtemps, Tango di Luna, Il suo nome… Carmen, Arlequine Diserteur, La forma dell’Incompiuto. Nel 1998 è fondatrice e direttrice artistica della Compagnia Pier Lombardo Danza, con sede a Milano e riconosciuta dal Ministero dello spettacolo. Dal 1989 collabora con importanti teatri di lirica e prosa nazionali, con registi come: Marisa Fabbri, Maurizio Scaparro, Giorgio Albertazzi, André Ruth Shammah, Monica Maimone, Adriana Asti, Stefano Vizioli. Dal 2006 dirige Accademia Pier Lombardo, presso il Teatro Franco Parenti, centro formativo e performativo per danzatori. Nel 2010 è fondatrice di DanceHaus Susanna Beltrami centro performativo milanese.

    ruotando


    News Evento

    Leggi anche


    Data ultimo aggiornamento pagina 2012-05-03 11:57:48
    Diniego di responsabilià: le notizie riportate in questa pagina sono state fornite da Enti Pubblici e Privati e, organizzazione eventi e sagre, fiere. Suggeriamo di verificare date, orari e programmi che potrebbero variare, contattando le organizzazioni o visitando il sito ufficiale dell'evento.