Venerdì 10 novembre 2017 alle ore 20.30 presso il teatro Verdi di Muggia si terrà lo spettacolo “Aspettando la Parenzana. Il Treno dal fiato corto”, ovvero “Mens sana in Malvasia Istriana”, commedia musicale con due attori a leggìo ispirato alla celebre linea ferroviaria. In programma, musiche e canti della tradizione popolare (in italiano, sloveno e croato), marce d'ordinanza e richiami agli evergreen. Ingresso libero.
In prima esecuzione assoluta, venerdì 10 novembre 2017 alle ore 20.30 presso il teatro Verdi di via San Giovanni, 4 a Muggia, nell'ambito della Stagione Teatrale 2017-18 “Il tuo teatro a Muggia” organizzata dal Comune di Muggia, si terrà lo spettacolo “Aspettando la Parenzana. Il Treno dal fiato corto”, ovvero “Mens sana in Malvasia Istriana”, commedia musicale di e con Cesare Tarabocchia, Orchestra Muja Folk Serenade e Gruppo musicale Castrum Band con la partecipazione del Coro della Comunità degli Italiani di Pirano, Gruppo vocale Semplici Note di Muggia, Coro misto C.I. San Lorenzo-Babici e Coro della C.I. di Visinada.
In programma, musiche e canti della tradizione popolare (in italiano, sloveno e croato), marce d'ordinanza e richiami agli evergreen. Lo spettacolo (in prima esecuzione) è inserito in una programmazione triennale che si svolge con il contributo della Regione Autonoma F.V.G. a sostegno delle attività musicale e folcloristiche del gruppo nazionale italiano in Istria e Croazia.
L'ingresso è libero.
Il treno dal fiato corto. Un viaggio musicale in Istria, Italia, Slovenia (2017-2020)
E' una commedia musicale inedita, nata da un’idea di Cesare Tarabocchia con il supporto musicale di Muja Folk-Serenade curato da Andrea Sfetez e l'organizzazione di Serenade Ensemble di Muggia. Lo spettacolo vuole illustrare con aneddoti, musiche e canti, i territori e la tradizione dell’Istria del primo Novecento, uniti dal filo conduttore di una rotaia effimera sia per durata che per efficacia; ferrovia molto più importante per le stazioni minori che per i suoi capolinea.
L’idea si sviluppa nell’alternarsi di dialoghi recitati a leggìo con l’accompagnamento di un gruppo strumentale (una quindicina di elementi) e di un insieme canoro di una cinquantina di elementi, espressione della coralità dei pluralismo dei territori attraversati.
Sia la musica che il testo vogliono immergere lo spettatore nel viaggio immaginario dei tempi e luoghi in cui la ferrovia Parenzana, tanto a noi cara, ebbe la sua storia.
Organizzazione a cura di Comune di Muggia, Serenade Ensemble, Associazione delle Comunità Istriane, Viaggiare Slow
Ideatore e regista dello spettacolo: Cesare Tarabocchia
Carattere dello spettacolo: commedia musicale con due attori a leggìo
Musiche arrangiate e dirette da Andrea Sfetez
Attori: Cesare Tarabocchia e Manuela Rassini
Orchestra: Muja Folk Serenade e gruppo folcloristico "Castrum Band" di San Lorenzo-Babici
Coro: multicoro formato da Coro Semplici Note di Muggia, Coro della C.I. di San Lorenzo Babici, Coro della C.I. di Grisignana e Coro della C.I. di Visinada.
Responsabile parte corale Giula Fonzari
Responsabile musicale Andrea Sfetez
In programma musiche e canti della tradizione popolare (in italiano, sloveno e croato), marce d'ordinanza e richiami agli evergreen.
Premessa: La Ferrovia Trieste—Parenzo
La linea ferroviaria Trieste-Buie-Parenzo, nota con il nome di “Parenzana”, tra il 1902 e il 1935 ha rappresentato per la nostre terre e le nostre genti uno straordinario elemento di collegamento e connessione, lasciando nella memoria collettiva indelebili ricordi e romantiche cartoline di un periodo storico lontano ormai un secolo.
La linea univa le città di Trieste a Parenzo, attraversando dapprima un tratto di costa istriana tra Muggia e Portorose e poi i piccoli paesi collinari interni quali Buie, Grisignana, Portole, Montona, Visinada e Visignano.
Il percorso, lungo 123 km., adottava lo scartamento ridotto di 760 mm. e fu inaugurato il 1° aprile del 1902 per volontà del governo austroungarico. La linea aveva lo scopo di togliere dall’isolamento la parte nord occidentale dell’Istria, collegandola all’importante emporio triestino.
Escluse le stazioni di estremità di Trieste e Parenzo, il tracciato, particolarmente ardito, comprendeva 33 tra fermate e stazioni intermedie, 9 gallerie e 11 tra ponti e viadotti. Il traffico ferroviario fu esercitato sia per il trasporto di persone che di merci (vino, olio, sale, legname e pietra lavorata). Dopo la prima guerra mondiale la linea passò sotto l’amministrazione italiana, registrando un lento d inesorabile declino, che venne bilanciato da una lenta, ma sempre maggiore diffusione di autocorriere e automobili. La linea venne chiusa per motivi economici il 31 agosto 1935. Già nel 1939 il materiale rotabile e parte degli immobili vennero ceduti e la linea venne quindi totalmente smantellata. II suo sedime è stato recuperato e destinato ora a percorso ciclopedonale, asfaltato nella parte iniziale e sterrato nella parte croata. Il percorso si snoda attraverso tre nazioni: Italia, Slovenia e Croazia. Esso viene chiamato anche "Strada della salute e dell’amicizia”. Pedalare o camminare lungo questo tracciato, significa ripercorrere la storia del territorio attraverso un secolo di cambiamenti ed evoluzioni storico-politiche, che hanno disegnato nuovi scenari in queste terre.
La Serenade Ensemble
L'Associazione musicale Serenade Ensemble, che nel 2012 ha oltrepassato il prestigioso traguardo dei 25 anni di attività, in poco più di un quarto di secolo ha sostenuto oltre 500 concerti in Italia e all’estero, con complessi di solo fiati o con piano, archi, voce e percussioni, spaziando dalle musiche del ‘700 a quelle dei giorni nostri, in una sorta di “lungo viaggio” interpretato dai numerosi musicisti che hanno collaborato con l'associazione. Tre i cd finora prodotti (“Fiati nel ‘900”, “Serenate Romantiche”, “Kurt Weill mix”) e alcuni dvd (tra cui l’Omaggio a Gershwin), e degne di menzione tra le numerose attività collaterali che hanno dato un respiro ancora più profondo all’anima della Serenade, il Progetto Giulio Viozzi, le stagioni concertistiche come “Muggia in Musica” in palcoscenici storici quali l’ex Goethe Institut, volte in particolare all'esecuzione di pagine di autori conterranei quali Giulio Viozzi, FabioVidali, Pavle Merkù, Antonio Smareglia, Luigi Dallapiccola e Stefano Sacher. Anche il teatro musicale è stato affrontato con “Jesus Christ Under the Star” o “InQuieto900” o ancora negli spettacoli per giovani (l’Usignolo e la Rosa e il Pesciolino d’oro) nonché la commedia dialettale “Machinista machinista daghe oio”.
Sito Web: www.muggiamusica.org
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