VENERDÌ 21 E SABATO 22 AGOSTO "I DIALOGHI DEL FARO" PROSEGUONO A TAVIANO E LECCE CON LO SPETTACOLO "PIZZO, CANTI DI DENUNCIA" DI RICCARDO LANZARONE CON LE MUSICHE DAL VIVO DI FABIO GESMUNDO
Venerdì 21 e sabato 22 agosto a Taviano e Lecce con lo spettacolo "Pizzo, canti di denuncia" dell'attore e autore siciliano Riccardo Lanzarone, con le musiche dal vivo di Fabio Gesmundo, realizzato con il sostegno di Addiopizzo, Mat Teatro e Reh Recording Studio, prosegue la rassegna “I Dialoghi del Faro”. Il ciclo di incontri su legalità e bellezza rientra nel più articolato progetto “Fari di Comunità”, finanziato dalla Regione Puglia attraverso l'Avviso pubblico 2/2017 “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale”. "Pizzo, canti di denuncia" - che, causa emergenza Covid19, ha debuttato su Rai Radio 3 il 23 maggio in occasione della Giornata della legalità, nasce dal fortunato e prezioso incontro tra l’attore e autore siciliano e il comitato AddioPizzo, un movimento aperto che nasce a Palermo e che agisce dal basso, facendosi portavoce di una “rivoluzione culturale” contro la mafia.
Lanzarone, con questa lettura scenica sonorizzata dal vivo dalle musiche di Fabio Gesmundo che racconta storie quotidiane di sopravvivenza alla mafia, sarà venerdì 21 agosto (ore 21 - posti limitati - ingresso libero su prenotazione 3206286437), nel Cortile dell'Istituto Comprensivo Aldo Moro (via Maria Montessori) a Taviano, in collaborazione con la rassegna Girodicorte, e sabato 22 agosto (ore 21 - posti limitati prenotazione consigliata via whatsapp O832373576) a Lecce in Piazzetta Giosuè Carducci per “Extra Convitto, più lib(e)ri in piazza”, in collaborazione con l'associazione Diffondiamo Idee di Valore e il festival Conversazioni sul futuro. A Lecce, prima dello spettacolo, l'autore e attore parteciperà a un incontro con Carlo Salvemini (sindaco di Lecce) e Annatonia Margiotta (Responsabile Interventi per la diffusione della legalità della Regione Puglia).
"Volevo avvertire il nostro ignoto estortore di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l’acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia": "Pizzo, canti di denuncia" parte dalle parole dell'imprenditore Libero Grassi, che per primo denunciò il suo estortore dicendo NO alla Mafia e giunge fino alle centinaia di commercianti, imprenditori e lavoratori che negli ultimi anni stanno sempre di più chiudendo le porte al business del racket.
Cos’è successo dalla prima denuncia di Libero Grassi ad oggi? Come sono cambiate in questi anni le logiche mafiose per il controllo dei quartieri? Perché si paga ancora il Pizzo? Questo progetto vuole essere una riflessione sulla condizione di schiavitù nella quale una persona si trova, purtroppo e ancora e molto spesso, solo per aver aperto un’attività in una zona “sbagliata”. Ma esistono ancora zone “franche”? Grazie alla testimonianza di alcune delle vittime intervistate, lo spettacolo tenta di infondere nello spettatore una grande speranza: la mafia non è invincibile, lo diceva per primo Giovanni Falcone il 30 agosto del 1991, proprio il giorno dopo la morte di Libero Grassi: “La mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine”.
Riccardo Lanzarone si diploma alla Civica Accademia D'Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Frequenta la scuola di teatro Teatès di Palermo diretta da Michele Perriera. Segue seminari condotti da: Emma Dante, Valerio Binasco, Arturo Cirillo, Jurij Alschitz, Marco Sgrosso, Elena Bucci, Carolyn Carlson, Vetrano e Randisi. Lavora con Alessandro Serra – compagnia Teatropersona. Collabora con i Cantieri Teatrali Koreja, con la compagnia Teatro Minimo diretta da Michele Sinisi e Michele Santeramo. È stato tra i fondatori della Compagnia Vico Quarto Mazzini. Docente di recitazione presso la Civica Accademia D’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine e presso l’Atelier Teatro Fisico di Lecce. Ha lavorato al cinema con Antonio De Palo e Fabio Massa. Direttore artistico del Mat Teatro – laboratorio urbano di Terlizzi (BA). Come autore ha scritto “Codice Nero”, pubblicato da Caracò Editore.
Fabio Gesmundo studia al conservatorio Niccolò Piccinni di Bari chitarra classica. Nel suo percorso artistico ha intrapreso numerose esperienze musicali spaziando tra generi e circuiti differenti: Broken Cords, LCDP con i quali si esibisce in numerosi tour europei fino alla recente esperienza con MAKAI, progetto di musica elettronica che pubblica i suoi dischi per INRI Torino. Dal 2016 è attivatore dello spazio MAT laboratorio dove gestisce tra le altre il REH Recording studio, punto di riferimento della produzione musicale della zona. All’interno dello spazio nascono numerose collaborazioni come la produzione di ATMOS, spettacolo di danza con le sue musiche, selezionato in diversi festival tra cui: Idaco New York e la vetrina di Anticorpi 2019
“Fari di Comunità” persegue l'obiettivo di promuovere il valore della legalità attraverso la sperimentazione di idee e progetti innovativi sui beni confiscati alla mafia lungo il litorale delle marine leccesi, da destinare a cantieri di innovazione sociale: sono questi i “Fari di Comunità”, luoghi simbolo della rigenerazione urbana e della coesione sociale, in cui far crescere il talento delle giovani generazioni. Il progetto “Fari di Comunità” è promosso e gestito dall’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) costituita dalla Cooperativa sociale L’Amicizia (ente capofila), Comune di Lecce, Casa Circondariale di Lecce, CCIAA – Camera di Commercio Industria, Artigianato, Agricoltura di Lecce, Istituto Tecnico “G. Deledda” di Lecce, Fondazione Le Costantine, Caritas Diocesana di Lecce, Parrocchia Santa Maria Goretti di Frigole e Cooperativa Sociale Piano di Fuga.
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