Dal 6 al 14 settembre 2019 si svolgono le sfide dell'Antico Torneo Della Palla Grossa a Prato.
L'antico torneo della Palla Grossa è tra i principali appuntamenti tradizionali del calendario civile e religioso della città di Prato.
Il gioco della “Palla Grossa” ha origine nel Medioevo. Molto simile al calcio fiorentino, era già praticato nella Prato di fine Cinquecento.
Il torneo della Palla Grossa era un avvenimento cittadino memorabile, indetto per celebrare ricorrenze straordinarie o festività solenni. Venivano ammessi al gioco aristocratico soltanto uomini di nobili natali; in seguito si aprì a tutti i giovani di comprovata destrezza e abilità, richiamando vere e proprie folle di spettatori.
Perchè si chiamava "Palla Grossa"? Gli storici nei loro scritti affermano che il gioco si chiamava così perchè era giocato in un campo più corto con una sfera più grande e più pesante rispetto al calcio fiorentino.
I calcianti fiorentini giocavano infatti con una palla più piccola, colpendola anche con le mani. Il calcio a Prato si giocava in Piazza Duomo utilizzando solo i piedi per colpire la palla, dato che la piazza non era grande come quella di Santa Croce a Firenze.pallaio: costume tradizionale
La preparazione del torneo era scandita da cerimonie solenni.
I calcianti partivano in corteo dalla chiesa di riferimento del quartiere per arrivare all'arena di gioco.
Si giocava dalle ventidue alla mezzanotte e venivano nominati sei giudici ad arbitrare la partita, seduti su un seggio rialzato.
Le due squadre erano composte da 54 giocatori, detti "calcianti". Dovevano avere tra 18 e i 45 anni ed essere sani, robusti e di buona fama. I ruoli di gioco erano: corridori (attaccanti), sconciatori (difensori), datori innanzi (centrocampisti) e datori addietro (portieri).
Quando la palla oltrepassava lo steccato avversario era punto, detto "caccia". La partita durava un'ora di tempo e vinceva chi aveva ottenuto il maggior numero di punti.
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