Bolsena agosto 1328
LUDOVICO IV detto il BAVARO
Quando Ludovico IV , duca di Bavaria detto il BAVARO occupò il trono del Sacro Romano Impero si riaccese il conflitto con il Papa che avocava a sé l'amministrazione e la nomina imperiale. Il Papa Giovanni XXII accusò Ludovico IV di usurpazione di titolo e di ingerenza politica, lo minaccio altresì di scomunica per il sostegno ai dichiarati nemici della Chiesa.
Ludovico IV scelse lo scontro aperto e venne scomunicato il 23 marzo del 1324. Circa tre anni dopo scese in Italia con il suo esercito. Il 31 maggio del 1327, a Milano, fu solennemente incoronato dalle mani di “Guido Tarlati" scomunicato vescovo di Arezzo. Iniziò la sua discesa verso Roma, attraversò il Po, la Toscana e il 7 gennaio 1328 entrò indisturbato in Roma.
Ludovico ricevette la corona imperiale in San Pietro per mano del cardinale Sciarra Colonna, capitano del popolo romano, prendendo il nome di Luigi IV del Sacro Romano Impero. Tre mesi più tardi Luigi pubblicò un decreto dichiarando papa Giovanni XXII deposto con l'accusa di eresia. Nominò allora il Francescano spirituale, Pietro Rainalducci come antipapa Niccolò V.L'Imperatore riprese il suo viaggio per tornare in Baviera, dopo aver fatto una sosta prima a Viterbo, dove fu raggiunto dall' antipapa Niccolò V.La presenza nella Tuscia di Ludovico IV lasciò una significativa traccia soprattutto nel viaggio di ritorno nell'estate del 1328. La difficoltà di approvvigionamento delle truppe e la lotta con il papato provocarono per diversi borghi e castelli.distruzione e rovina. L'imperatore pose sotto assedio Bolsena nei giorni tra il 10 e il 14 agosto, ma l'ardore del combattimento dei Bolsenesi fu tale che riuscirono a contrastare i ripetuti assalti alla Rocca Monaldeschi. La mattina del 15 agosto 1328, l'imperatore decise di togliere l'accampamento e l'assedio intorno Bolsena e fece ritorno in Viterbo.
Il bolsenese Pietro Corradi, testimone degli eventi, ne raccontò la cronaca.
Il Corteo Storico oggi sfila nelle antiche strade che hanno vissuto l'assalto di Ludovico IV detto il Bavaro e rappresenta quella Corte Imperiale che ha voluto sfidare, senza riuscire nel suo intento, la tenacia e l'ardore dei nostri concittadini nel difendere la Rocca da sempre patrimonio e simbolo di BOLSENA.
La corte imperiale e l'antipapa sono così simbolicamente rappresentati:
Gli SBANDIERATORI con le BANDIERE giallo – rosse rappresentano la grandezza del popolo bolsenese in festa per la partenza di LUDOVICO IV detto il BAVARO
Il PORTABANDIERA e i TAMBURINI per ricordare le gesta Bolsenesi dei “ Difensori della Rocca”
I GIOVANI NOBILI aprono il Corteo Imperiale
Le DAMIGELLE con la loro grazia e straodinaria eleganza
I NOBILI presenti nell'accampamento accompagnati dalle loro DAME.
le DAME di CORTE al servizio dell'Imperatrice
Due GUARDIE scortano la contestatissima figura dell'antipapa NICCOLO' IV
Tra due SOLDATI in alta uniforme avanza la figura maestosa dell'IMPERATORE che da il suo braccio alla nobile IMPERATRICE.
L'IMPERATORE nomina il francescano spirituale Pietro Rainalducci ANTIPAPA “NICOLO V”
I FALCONIERI inseparabili elementi per la caccia di Sua Maestà
i CAVALIERI in sella ai loro CAVALLI dopo aver accompagnato il CORTEO ritornano nel loro accampamento pensando ai preparativi della partenza verso la più sicura VITERBO dove la Corte e l'Antipapa ripiegarono.
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