“Ri-viviamo la Preistoria”, questo il titolo della suggestiva manifestazione prevista il 28 agosto, dalle 10.00 alle 18.00, presso il Parco Valle del Menago di Bovolone. Nell'area dedicata alla ricostruzione di un villaggio preistorico sarà possibile infatti fare un salto indietro nel passato (a circa 6000 anni fa) osservando la vita quotidiana di una comunità neolitica. Ma andiamo con ordine.
Il territorio di Bovolone ha da sempre restituito numerosi ed importanti reperti archeologici, molti dei quali sono esposti al Centro Ambientale Archeologico di Legnago, che datano i primi insediamenti già al Neolitico e vedono una impennata consistente a partire dall'Età del Bronzo e durante le epoche successive. Proprio per dare visibilità a queste presenze archeologiche nel territorio, una quindicina di anni fa alcuni appassionati avevano ricostruito 4 capanne preistoriche su di un'isola artificiale posta al centro dello splendido parco Valle del Menago, utilizzandole a scopi didattici. Dopo qualche anno di abbandono la volontà congiunta dell'Amministrazione Comunale, dell'associazione Gea Onlus (che ha in gestione il Parco dal 2015), di archeologi qualificati che hanno curato la parte progettuale ed esecutiva, coadiuvati da alcuni volontari del parco, ha permesso la ricostruzione di una capanna e la riapertura dell'area al pubblico. Un primo passo verso la riqualificazione dell'area, questo, che ha già registrato un buon riscontro nel corso degli appuntamenti dei mesi di giugno e luglio: visite guidate alla capanna e laboratori didattici per bambini.
Ora l'appuntamento è per il 28 agosto: immersi nello splendido contesto del Parco Valle del Menago, (puoi seguire tutti gli eventi – ambientali, culturali ludico-ricreativi sul gruppo FB Parco Valle del Menago) si avrà l'impressione di fare un vero e proprio salto indietro nel tempo grazie alle dimostrazioni di archeologi, archeologi sperimentalisti ed archeotecnici che “vestiranno” i panni di uomini e donne del Neolitico. E' proprio grazie alla preparazione scientifica, unita alla passione, che la manifestazione non deve essere considerata una festa in maschera: dietro alla ricostruzione degli abiti, ad esempio, ci sono anni di studio e settimane di lavoro (utilizzando strumenti e tecniche coerenti con quel lontano periodo). Lavori come la scheggiatura della selce, la levigatura della pietra, la lavorazione dell'argilla, dell'osso, la preparazione di cibi, l'intreccio e la tessitura non si imparano in pochi giorni ma in anni di studio, prove e ricerca. L'archeologia sperimentale, che è un metodo scientifico e mira a comprendere il passato utilizzando gli stessi strumenti, gli stessi materiali e le stesse tecniche dei periodi antichi, consente di riproporre al pubblico, grazie all'esperienza acquisita, dimostrazioni molto fedeli di come doveva essere originariamente la vita quotidiana nell'antichità, in un periodo lontanissimo: 6000 anni fa, appunto!
L’evento inizierà alle 10.00 e continuerà fino alle 18.00; sarà previsto servizio cucina/bar dove poter acquistare risotto e bibite. Il pranzo -anche quello “al sacco”- potranno essere consumati al coperto oppure nell’accogliente area pic-nic.
Sarà previsto, per le persone che ne avranno bisogno, il servizio navetta a metano che partirà, all’ inizio di ogni ora, dall’ingresso del parco e accompagnerà gli interessati al villaggio preistorico.
Per info:
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tel. 3476427727
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