Il perdono di Assisi è una festa che ricorre ogni anno il 2 agosto.
Nel primo pomeriggio, verso le 14.30, sul piazzale antistante la Basilica si sono accesi i canti e la festa per accogliere i tantissimi giovani all’arrivo della XXXV Marcia Francescana: “Cerco il tuo volto”, arrivati a destinazione e desiderosi di incontrare quel Gesù sulle cui orme si erano messi in cammino circa dieci giorni fa. Ai numerosi pellegrini già presenti in Chiesa si sono quindi aggiunti questi ragazzi provenienti da tutta Italia e da altre parti dell’Europa e del mondo che come un fiume in piena si sono riversati nel cuore della misericordia di Dio: la Porziuncola.
La solenne celebrazione euristica delle 18.00 è stata poi presieduta dal vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino S.E. Mons. Domenico Sorrentino che nell’omelia ha sottolineato nuovamente l’importanza dell’Indulgenza plenaria, dono di guarigione profonda dato da Dio all’uomo. Il perdono di Dio è il suo vero volto e si chiama Gesù Cristo, mandato tra noi proprio affinché possiamo comprendere un po’ di più la misericordia del Padre. Perdono non è solo riconciliarsi, ma è diventare figli di Dio come lo è Gesù, non è quindi una piccola cosa questo perdono! Ecco perché dobbiamo continuamente chiederlo a Dio, non perché non voglia donarcelo, ma perché chiedendo esercitiamo la nostra piena libertà di figli.
A seguito della messa, alle 19.30, sono seguiti i Secondi Vespri in Cappella Papale, presieduti da p. Rosario Gugliotta Custode del convento della Porziuncola. Insieme a lui la fraternità si è ritrovata con i fedeli attorno alla chiesetta riparata dal Poverello per chiudere con ulteriore lode e ringraziamento questi due giorni di festa. Traendo spunto dalla lettura di un breve brano dell’Apocalisse dei secondi vespri della solennità, padre Rosario ha connesso le tre immagini bibliche: il santuario di Dio, la donna vestita di sole e l’accusatore precipitato rispettivamente con la dedicazione dell’altare della Porziuncola, la vergine Maria e l’indulgenza del Perdono. Questo bell’accostamento ha permesso di vedere la Porziuncola come immagine della Madonna, del suo grembo che ha accolto il Salvatore, e anche come immagine della Chiesa stessa di cui Maria è a sua volta figura.
Dopo il concerto tenuto in piazza da parte della “YMCA Kwang Ju Youth Orchestra” della Corea del Sud diretta dal maestro Gang Jae Jin con musiche di Beethoven, Morricone e musiche tradizionali Coreane in collaborazione con il Festival Orchestre Giovanili di Firenze, la Basilica è rimasta aperta ai fedeli fino alle 23.30 per lasciare ancora spazio alla lode e al ringraziamento per la grazia sovrabbondante ricevuta lungo queste due giornate che rimarranno per lungo tempo nel cuore dei frati e dei pellegrini.
San Francesco voleva portare tutti in paradiso e, a quasi 800 anni da quella richiesta tanto semplice e allo stesso tempo tanto grande, possiamo davvero dire, riprendendo le parole del Poverello prima di morire: “il Signore ci ha mostrato la nostra parte da fare!”.
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