Alle 18.30 il noto vignettista discuterà dell’immortale linguaggio del disegno assieme al giornalista Luca Raffaelli e agli ideatori di “Mila”. Uno dei modi più antichi per comunicare è il disegno, che nel tendone del Festival delle Resistenze contemporanee sarà raccontato e discusso da alcuni grandi esperti in materia: il vignettista di “Gazebo” Makkox, il giornalista e sceneggiatore Luca Raffaelli e gli ideatori del progetto “Mila”, un cortometraggio ambientato a Trento che sta coinvolgendo il mondo.
Le tre giornate dell’edizione autunnale del Festival delle Resistenze 2016, in programma dal 23 al 25 settembre in piazza Cesare Battisti di Trento, avranno ognuna un filo conduttore diverso: venerdì 23 si parlerà di Generazioni, sabato 24 il tema sarà l’Identità, domenica 25 i protagonisti saranno i Linguaggi. Nell’ultima giornata del Festival un appuntamento da non perdere per gli amanti del genere sarà il dibattito delle 18.30: Storia vecchia e nuova. La narrazione attraverso l’immortale linguaggio del disegno.Nel tendone del Festival si svilupperà un dialogo dal vivo tra il noto disegnatore della trasmissione “Gazebo” Marco Dambrosio, alias Makkox, il giornalista Luca Raffaelli e gli ideatori e produttori del progetto “Mila”. Disegnare significa unire conoscenza ed espressione; è la rappresentazione di un’invenzione. E se l’oggetto di quella rappresentazione fosse la Storia? Quella più vecchia come la seconda guerra mondiale a Trento - affrontata nel cortometraggio d’animazione Mila che vede coinvolti più di 250 artisti di 25 Paesi diversi - o quella più contemporanea affrontata quotidianamente da una prospettiva satirica e ironica da Makkox?
Il palco di Resistenze ospiterà una chiacchierata, di respiro nazionale e internazionale, per dimostrare come la grafica sia un ambito affascinante e articolato, in grado di raccontare temi forti e importanti e voglioso di dialogare con tutti. Perché il disegno non è solo per i più piccoli, anzi!
Makkox, all’anagrafe Marco Dambrosio, a febbraio 2007 debutta sul web con il blog Canemucca; riscuote successo e inizia a collaborare con Liberazione, con il settimanale Internazionale e con la Coniglio Editore, con la quale pubblica nel 2009 il primo libro a fumetti: Le [di]visioni imperfette. Da settembre 2010 pubblica una vignetta pressoché quotidiana sul sito Il Post. Una raccolta delle migliori vignette viene stampata nell'ottobre 2011 dalla BAO Publishing con il titolo Post Coitum – Satire di un Tardo Impero. Sempre nel 2011 escono due raccolte di storie già uscite su rivista: Se muori siamo pari e Ladolescenza. Dal 2012 – si legge sul suo sito – “sono coautore, assieme a una compagnia di disgraziati, di un programma TV che si chiama Gazebo e va in onda su RAI 3”.
Luca Raffaelli, è un giornalista, saggista e sceneggiatore romano, considerato uno dei massimi esperti italiani nel campo dei fumetti e dell'animazione. Dal 1994 cura rubriche e scrive di animazione e fumetti su diverse testate di Repubblica. Nel 1994 pubblica il saggio "Le anime disegnate. Il pensiero nei cartoon da Disney ai giapponesi, testo di riferimento per chiunque si occupi di animazione in Italia. Come sceneggiatore, tra gli altri lavori, ha collaborato nel 2002 con Giulio Cingoli e Dario Fo al lungometraggio animato Johan Padan a la descoverta de le Americhe. Nel 2009 ha pubblicato "Tratti e ritratti, i grandi personaggi del fumetto da Alan Ford a Zagor". Ha lavorato anche per la televisione come regista, conduttore e autore.
MILA. “Il film è ispirato dai racconti d'infanzia di mia madre, che durante la Seconda guerra mondiale aveva l'età di Mila”. (Cinzia Angelini, ideatrice del progetto “Mila”, trentina che dal 1997 vive a Los Angeles dove lavora nell’animazione con alcuni degli studi più importanti del mondo). Alla realizzazione di Mila lavora un team di 250 professionisti da più di 25 Paesi che collaborano volontariamente 24/7. Il progetto di crowdfunding, prodotto da Ibiscusmedia in associazione con Pixel Cartoon, è supportato da Trentino Film Commission. Mila è un film d’animazione che ha come protagonista una bambina. Il cortometraggio tratta un tema complesso e inusuale per un cartone animato: la storia infatti è ambientata nel 1943, durante i bombardamenti di Trento e si focalizza sui danni collaterali che colpiscono la popolazione e in particolare i bambini.
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