A 400 anni dalla morte, la Città di Marostica e il Centro Studi Prospero Alpini celebrano l’illustre botanico e medico marosticense, quarto prefetto dell’Orto Botanico di Padova, nato a Marostica nel 1553 e morto a Padova nel 1616. Passato alla storia anche per aver contribuito a diffondere nella Repubblica di Venezia il Caffè, nel mese di novembre un ricco programma di convegni, mostre, rappresentazioni, laboratori, conferenze, degustazioni ed eventi culinari contribuiranno a donare nuova luce a questa importante figura, universalmente amata e apprezzata da molti studiosi.
“Medico, viaggiatore e botanico, con il suo ingegno e le sue conoscenze mediche e farmaceutiche ha reso onore alla città natale, parlando di biodiversità in tempi antichi” dichiara il sindaco di Marostica Marica Dalla Valle “E’ tempo che la sua città, alla quale egli rimase sempre affettuosamente legato, onorandosi di fregiarsi dell’appellativo marosticensis, ne restituisca il valore, avvicinando la sua figura alla quotidianità dei cittadini”.
“Curiosità, spirito di avventura, desiderio di conoscere caratterizzano la personalità e l’opera dell’Alpini” spiega l’assessore alla cultura Serena Vivian “e proprio questo spirito deve guidarci nell’affrontare le celebrazioni, con un programma tutto da approfondire che permetterà di conoscere le diverse sfaccettature della sua ricerca”.
“La ricorrenza dei 400 anni dalla morte è uno sguardo al futuro” commenta Mariangela Cuman, vicepresidente del Centro Studi Prospero Alpini “che vuole tracciare soprattutto nuove prospettive di ricerca e le prossime linee dell’attività del Centro, nato nel 2006, allo scopo di promuovere e favorire gli studi della storia della medicina e della scienza intorno alla figura di Prospero Alpini”.
Ad inaugurare idealmente il cartellone dei festeggiamenti domenica 13 novembre (ore 16.00) un evento di teatro itinerante (testi di Carla Frigo, Compagnia Teatris, con la partecipazione di Danz’Arte e Universo Danza) quando il Governatore della Serenissima, nei costumi medioevali della Partita a scacchi, incontrerà Prospero Alpini, al ritorno da Creta e dall’Egitto, in una passeggiata che dalla Casa dell’illustre concittadino (ancora visibile nell’omonima via) arriverà alla sala consiliare del Castello Inferiore, dove autorità e studiosi porteranno il loro saluto e contributo.
Nella stessa giornata, due rare mostre saranno inaugurate al Castello Inferiore per testimoniare lo spirito d’avventura e di conoscenza dello studioso. “Alternanze”, firmata dal designer Angelo Spagnolo, racconta il mondo di Prospero Alpini attraverso piatti di ceramica usciti dall’atelier Lineasette Ceramiche di Marostica, con l’esposizione anche di un prezioso abito ispirato all’antico Caffè Florian di Venezia dello stilista Fabio Zingaro e di alcuni modelli realizzati dagli allievi dell’Istituto Scotton di Breganze; mentre “Raffinate preziosità per ricercati aromi” mette in mostra antichi libri e stampe provenienti dalla Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza, dalla Biblioteca Civica P. Ragazzoni di Marostica e dalla Fondazione Banca Popolare di Marostica, ma anche memorabilia come l’autografo di Prospero della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, ceramiche e servizi d’epoca e, soprattutto, un incontro inaspettato con Luigi Carron (di cui sarà in corso nelle sale attigue l’antologica) e i suoi pezzi d’arte dedicati al rito del caffè. Una sezione dell’esposizione è riservata ai lavori grafici dedicati all’Anniversario degli studenti del Liceo artistico De Fabris di Nove e ai risultati delle ricerche storiche e di costume degli allievi degli Istituti Brocchi e Da Ponte di Bassano (inaugurazione domenica 13 novembre, ore 17.30, con la presentazione di Mario Guderzo e Luigino Curti, fino al 4 dicembre).
È riservato a sabato 26 novembre il momento più importante delle celebrazioni, ovvero il convegno (Castello Inferiore, ore 9.00) che coincide con la pubblicazione del secondo volume dell’ Alpiniana, studi e testi. Il convegno, al quale interverranno studiosi ed esperti, sarà inoltre l’occasione per fare il punto dell’attività del Centro, presieduto da Giuseppe Ongaro, a 10 anni dalla sua fondazione. In programma, gli interventi di Giuseppe Antonio Muraro, Barbara Di Gennaro (Yale University, New Haven), Massimo Rinaldi, Elsa Mariella Cappelletti, Giancarlo Cassina, Giuseppe Ongaro. Nella mattinata (9.00 – 13.00) è previsto anche l’annullo filatelico con speciale cartolina dedicata all’anniversario a cura del Gruppo Filatelico Marosticense.
I mercoledì dl mese saranno volti ad approfondire la figura di Prospero Alpini come botanico, medico, viaggiatore e illustre cittadino di Marostica, che ha inciso nella vita civile e sociale e nella storia della Città.
Mercoledì 9 novembre (Chiesetta San Marco, ore 20.30) la conferenza “Dai tessuti in lana e seta alle trecce di paglia con le piante tintorie del territorio (1500-1600)” con relatori Flavio Rodeghiero, storico, e Francesca Rodeghiero, ricercatrice, e l’intervento del Gruppo Antichi Mestieri; mercoledì 16 novembre (Chiesetta San Marco, ore 20.30) l’incontro “Gli antichi hospitali e le medicine al tempo di Francesco e Prospero Alpini”, con relatori Mario Scuro, ricercatore, Maurizio Rippa Bonati, storico della medicina, e Elena Riello, farmacista, e l’intervento musicale del Coro Gioventù in Cantata; mercoledì 23 novembre (Palazzo del Doglione, ore 20.30), giorno di nascita e di morte di Prospero Alpini, si ricorda l’anniversario con una rappresentazione di musica, teatro e danza e la relazione del giornalista Giandomenico Cortese e della vicepresidente del Centro Studi Mariangela Cuman sul tema “Prospero e le istituzioni cittadine”; mercoledì 30 novembre (Chiesetta San Marco, ore 20.30) la conferenza “L'illustrazione botanica al tempo di Prospero Alpini. Descrizione ed uso di alcune piante officinali di Creta e dell'Egitto”, con relatori Francesco Mezzalira, naturalista, e Giuseppe Colalto, speziale in San Giovanni Ilarione, e l’intervento musicale del Coro I Cantori di Marostica.
Non manca il coinvolgimento delle scuole con interessanti laboratori, come “Dall'hortus simplicium alle tisane e agli infusi per educare il gusto” all’Istituto Comprensivo Marostica (14 novembre, ore 20.00); il progetto FSE "Green Think", di sostenibilità e responsabilità sociale delle aziende, all’Istituto Tecnico Einaudi di Bassano (16 novembre, ore 11.00); il workshop “Tecniche per coltivare piante commestibili e ornamentali” all’Istituto Parolini di Bassano (18 novembre, ore 10.30); e il coinvolgimento di altri esercizi cittadini, come il Ristorante al Castello Superiore con “Creatività e ricerca per Prospero” (21 novembre, ore 20.00); il Museo del Bonsai con “Piante viaggiatrici: parallelismi tra l'esperienza di Prospero Alpini e la storia del bonsai” (24 novembre, ore 11.00); il Bar Mazzini con “Festeggiamo Prospero in collaborazione con Teatris” (25 novembre, ore 22.00). Eventi aperti a tutti, con ingresso gratuito.
Dal 19 al 27 novembre bar, pasticcerie e ristoranti della città proporranno golosità in onore di Prospero Alpini, soprattutto a base di caffè, mentre alcuni dei numerosi eventi saranno l’occasione per degustare la miscela di Prospero, offerta da Casa del Caffè e Marosticana Caffè.
All’Alpini dobbiamo infatti la prima descrizione botanica del Bon e dell’uso dei semi tostati con cui gli egiziani preparavano un decotto usato anche a scopo terapeutico, il Caova. Si tratta della Coffea Arabica e il decotto è quello che oggi chiamiamo caffè. L’Alpini, al suo ritorno dall’Egitto, lungi dal supporre quale fortuna avrebbe avuto nel corso dei secoli e nel mondo, contribuì alla diffusione del caffè nella Repubblica di Venezia, dove furono aperte le prime botteghe per degustare la bevanda e acquistare i semi tostati.
Si deve a Leandro Dal Ponte (Bassano del Grappa, 1557 – Venezia, 1622) l’iconografia di Prospero Alpini, con il pregevole ritratto in età giovanile, raffigurato a trentun anni, come precisato nel retro del quadro, quando l’Alpini si era recato a Bassano del Grappa per esercitarvi la professione medica, alla fine di novembre 1584. Il dipinto fu donato dall’artista verosimilmente in segno di gratitudine per le cure da lui prestate presso la famiglia dei Dal Ponte. Il ritratto è oggi conservato presso la Staatsgallerie di Stoccarda.
Da queste ispirazioni ed altre suggestioni è nato il logo delle Celebrazioni, ideato dagli studenti del Liceo artistico De Fabris di Nove, che hanno anche realizzato alcune stampe a ricordo della manifestazione.
Il programma delle celebrazioni per l’anniversario di Prospero Alpini è promosso dalla Città di Marostica e dal Centro Studi Prospero Alpini con il patrocinio di Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Città di Padova, Università degli Studi di Padova, Accademia Galileiana di Padova, Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria (Asas) - Centro Triveneto, Accademia Olimpica di Vicenza, Orto Botanico di Padova, Museo della Medicina di Padova, Biblioteca Bertoliana di Vicenza, Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza, Biblioteca Civica P. Ragazzoni di Marostica, Biblioteca Medica Vincenzo Pinali di Padova, Centro Interdipartimentale di Storia della Medicina dell’Università di Padova, Società Italiana di Storia della Medicina; con il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Marostica e con il contributo Assicurazioni Generali, Casa del Caffè, Federfarma - Vicenza, Fratelli Bertolin S.r.l., GART, Lanificio Bonotto, Marosticana Caffè S.r.l., Ristorante al Castello Superiore, SG Impianti Elettrici.
Biografia
Prospero Alpini (1553-1616) fu il quarto Prefetto dell’Orto botanico di Padova. Nel 1963, sulla base di un approfondito studio documentario, è stato possibile dimostrare che la forma corretta del suo cognome è Alpini, e non Alpino, come più comunemente si usa. Nato a Marostica (Vicenza) nel 1553, Prospero Alpini conseguì il dottorato in filosofia e medicina nello Studio di Padova nel 1578. Nel 1580 gli si presentò l’occasione di accompagnare in Egitto, in qualità di medico, Giorgio Emo, nuovo console di Venezia. Il soggiorno di Alpini al Cairo si protrasse fino al 1584. Le molteplici osservazioni mediche e naturalistiche ivi compiute sono in buona parte contenute in tre opere pubblicate tra il 1591 e il 1592, che gli valsero la nomina a lettore dei semplici dello Studio patavino nel 1594. Alpini si dedicò con grande impegno all’insegnamento, tanto che nel 1603 fu incaricato anche della prefettura dell’Orto e dell’ostensione dei semplici.
Per maggiori approfondimenti: www.prosperoalpini.it
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