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Dicembre 2024
eventiesagre.it
Dicembre 2024
Numero Evento: 21154575
Itinerari Natura
In Viaggio Sulle Orobie
4^ Edizione
Date:
Dal: 06/07/2016
Al: 10/07/2016
Dove:
Logo Comune
Lombardia - Italia
Contatti
Fonte
Claudia Rota
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
sole tra i pini
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In Viaggio Sulle Orobie

4^ Edizione

Da Mercoledì 06 a Domenica 10 Luglio 2016 - dalle ore 08:00
Valfurva (SO)

In Viaggio Sulle Orobie - Valfurva

«IN VIAGGIO SULLE OROBIE>>  CON  18 VIAGGIATORI NON COMUNI. PER NON DIMENTICARE.

A 100 ANNI DALLA GRANDE GUERRA, DAL 6 AL 10 LUGLIO, LA QUARTA EDIZIONE DEL TREKKING ALLA RISCOPERTA DI LUOGHI E PAESAGGI COMMEMORATIVI. PER RIFLETTERE SUL PRESENTE IN UNO SCENARIO GRANDIOSO, ATTRAVERSO OCCHI, ESPERIENZE E CULTURE DI 18 PROTAGONISTI DIVERSI: CAMPIONI, ALPINISTI, FOTOGRAFI, CUOCHI, GIORNALISTI, SCRITTORI, ATTORI E CANTAUTORI.

In Valfurva per celebrare il centenario della Grande Guerra, nel recupero della memoria storica, attraverso la riscoperta e la valorizzazione di luoghi, monumenti e “paesaggi commemorativi” che sono stati teatro di eventi civili e militari. Un’occasione per riflettere
sul presente in uno scenario grandioso.

La quarta edizione de «In viaggio sulle Orobie», cammina sulle orme di uomini valorosi. Scalatori e soldati. Escursionisti e combattenti. Perché la montagna è una, dai mille volti.

Diciotto viaggiatori, dal 6 al 10 luglio 2016, attraverseranno San Matteo, Tresero, Vioz, Gran Zebrù, Ortles, attorno al Confinale, dove la terra racconta la storia. Un viaggio di contaminazioni, tra generi, tempi e anime che vedrà in cammino: la campionessa di sci Deborah Compagnoni, l’alpinista Marco Confortola, la guida alpina Giulio Beggio, gli scalatori Hervè Barmasse, Annalisa Fioretti e il grande Mario Curnis decano degli arrampicatori orobici e ormai presenza abituale dell’iniziativa, l’attore Stefano Panzeri, la regista Alessandra Locatelli, il musicista Martin Mayes, il gruppo dei Verbal e lo chef Michele Sana, i fotografi Umberto Isman e Stefano Viganò, il ricercatore Giampietro Verza e il filosofo Dimitri D’Andrea, la blogger Simonetta Radice, il giornalista di Radio Popolare, Claudio Agostoni, e l’inviato del Corriere della Sera, Lorenzo Cremonesi.

Tutti, in cammino attraverso luoghi tanto meravigliosi quanto amari: il Confinale a cento anni dalla Grande Guerra impone una riflessione profonda sull’ieri e sull’oggi, tra memorie che evocano un’epopea di sacrifici e il presente che espone momenti drammatici. Spazio alle analisi di guerre lontane e tutt’ora in corso, dunque, per camminare sui sentieri della Valfurva come se si stesse camminando su quelli dell’Afghanistan, della Libia o dell’Iraq, ma anche dell’Himalaya, del Karakorum o dei Balcani.

Il Trekking «In viaggio sulle Orobie» è organizzato dalla rivista Orobie grazie al contributo di Fondazione Credito Bergamasco e Italcementi Group con la collaborazione di numerose realtà locali tra cui il Comune di Valfurva, la Pro Loco di Santa Caterina, il Parco Nazionale dello Stelvio e lo Sport Hotel di Santa Caterina Valfurva.

E’ possibile seguire il trekking
sulla pagina FB di Orobie
o sul sito: http://www.orobie.it/


In Viaggio Sulle Orobie - Valfurva

Sulle orme della storia

Dal 6 al 10 luglio “In viaggio sulle Orobie” toccherà le cime della Valfurva e i luoghi della Grande Guerra. Giornalisti, alpinisti, musicisti e fotografi in cammino per riflettere su passato e presente tra incontri, letture e persino concerti. E quest’anno il viaggio si fa anche social.

Trekking, storia, cultura e gastronomia. La quarta edizione di «In viaggio sulle Orobie» porta nello zaino un po' di tutto questo sulle cime della Valfurva, in luoghi simbolo dell'alpinismo, che furono anche teatro alla Grande Guerra, di cui quest’anno si celebra il Centenario.

Un ben assortito e variegato gruppo di escursionisti, guidato dalla guida alpina Giulio Beggio, seguirà le tracce della memoria lungo un itinerario immerso in uno dei paesaggi montani più suggestivi d'Italia. Un'occasione per ricordare le ferite del passato, ma anche per meditare su quelle dei nostri giorni. Dal 6 al 10 luglio 2016 la comitiva toccherà i rifugi Forni, Branca, Pizzini e V Alpini, che, assieme al Casati, sono autentici simboli per chi ama le terre alte. Si camminerà e ci si fermerà a pensare: il programma prevede conversazioni, letture, spettacoli e persino concerti che si terranno di volta in volta nelle mete raggiunte. Quest’anno il Viaggio sarà anche “social”: tappe e contenuti saranno condivisi attraverso la piattaforma Garmin Adventure (http://adventures.garmin.com/it-IT/) e la app Orobie Active (http://appitaliane.it/iphone-ipad/viaggi/orobie-active-ddqdxni.html).

La comitiva sarà composta da figure e sensibilità volutamente diverse, proprio per cercare di cogliere a fondo le numerose sfumature della montagna. Con il grande alpinista Mario Curnis e le guide Hervé Barmasse e Marco Confortola ci saranno il giornalista Lorenzo Cremonesi, l'ex sciatrice Deborah Compagnoni, il professore di filosofia Dimitri D'Andrea, il medico e alpinista Annalisa Fioretti, il direttore dei programmi di Radio Popolare Claudio Agostoni, il dirigente e viaggiatore bergamasco Stefano Viganò, l'alpinista e progettista elettronico Gian Pietro Verza, il fotografo e giornalista Umberto Isman, il musicista Martin Mayes, la documentarista Alessandra Locatelli, l'attore Stefano Panzeri, la giornalista e blogger Simonetta Radice. A “sfamare il gruppo” penserà lo chef orobico Michele Sana, che cucinerà i pasti basandosi sugli ingredienti poveri ma sostanziosi delle razioni del soldato, reinterpretate anche dagli studenti di Taste, il ristorante didattico dell’Istituto Alberghiero di iSchool.

 “Cucinerò due diversi piatti rappresentativi per ogni rifugio. Uno salato e un dolce – svela lo chef Michele Sana - Le parole chiave su cui lavorerò saranno sicuramente rispetto, in memoria di una situazione meno piacevole della nostra, e semplicità.  Gli ingredienti utilizzati saranno sicuramente poveri come quelli forniti nel rancio al fronte. Carne in scatola, verdure, gallette; per i più fortunati cioccolato. Il vino era poco e l'arrivo di alcool in trincea lasciava presupporre un’imminente azione di guerra. È interessante pensare che i soldati si improvvisavano cuochi per sé stessi, cucinando con mezzi di fortuna come scatolette vuote o addirittura elmetti capovolti”.

Ma tutti, a modo loro, daranno un contributo originale durante le soste nei rifugi, tra riflessioni e performance.“Attraverso dibattiti e interviste, suoni e sapori, il viaggio servirà a rinnovare, se mai ce ne fosse bisogno, l'amore per la montagna, custode di emozioni che appartengono alle nostre più profonde radici” sottolinea Pino Capellini, direttore della rivista Orobie, che organizza il viaggio con il contributo di Fondazione Credito Bergamasco, Italcementi group, Oriocenter e, in collaborazione con Garmin Italia, il Collegio delle Guide alpine lombarde, l’Unione bergamasca Cai, l’agenzia Spiagames e numerose realtà locali, tra cui il Comune e la Pro Loco di Valfurva, la Comunità montana dell’Alta Valtellina, i rifugi Forni, Pizzini, V Alpini, lo Sport Hotel di Santa Caterina Valfurva e il Cai Valfurva. Preziosa, in particolare, la collaborazione con il Parco dello Stelvio, che organizzerà escursioni aperte a tutti fino ai rifugi toccati dal Viaggio.

“Un viaggio importante perché parla di montagne, rifugi e soprattutto di Prima Guerra Mondiale – sottolinea Marco Confortola -. Attraverseremo una zona che era la prima linea del conflitto: le tracce lasciate sui luoghi sono ancora ben evidenti. E' ancora possibile vedere trincee, reticolati, gallerie e certi cannoni talmente pesanti che più nessuno è riuscito a spostare. Questi resti fanno toccare con mano il significato della storia, sarà una grande emozione per coloro che parteciperanno. Il racconto dell'avventura, inoltre, costituirà uno straordinario documento sulla montagna”.

“Sarà una bella opportunità per tutti – conclude il medico e alpinista Annalisa Fioretti - . Credo che sia una bella occasione per far conoscere la montagna italiana. Ho bazzicato a lungo l'Himalaya, ma sono sempre più convinta che le cime più belle siano le nostre. Avrò anche la possibilità di parlare del mio progetto “Tor-vagando for Nepal”, a metà fra alpinismo e azione umanitaria, che ha l'obiettivo di raccogliere fondi per il post terremoto. Inoltre, come medico, mi sento di dire che la montagna vale sempre più come terapia, sia fisica che mentale. Raggiungere obiettivi con fatica, immersi nella natura, permette di migliorare la propria forza interiore”.

Per i dettagli: www.orobie.it

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2016-07-04 16:27:41
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