Percorso itinerante all’intero complesso monumentale di San Gregorio Armeno.
Iniziaremo dalla chiesa barocca di san Gregorio Armeno in cui sono custodite le spoglie di Santa Patrizia nipote dell’ Imperatore Costantino, la cui devozione popolare è legata alla liquefazione del suo sangue, anch’esso custodito in ampolle racchiuse all’interno di una tecla di argento.
Ci soffermeremo sugli aspetti storici e aneddoti della pur breve vita della Santa.
Proseguiremo poi lungo via San Gregorio Armeno e percorrendo la maestosa scalinata di piperno del complesso munumentale, giungeremo all’interno del cinquecentesco chiostro dove illustreremo dettagliatamente ogni angolo dello stesso ma soprattutto, l’antica rete idrica ancora visibile e perfettamente conservata a distanza di secoli che, raccoglieva attraverso un ingegnoso sistema di idraulico considerato all’avanguardia per quei tempi, le acque per l’approvvigionamento idrico provenienti dalle condotte del Carmignano e che rendevano l’intera struttura monastica completamente indipendente dal resto della rete idrica cittadina.
Ci sposteremo poi all’interno del coro privato delle suore da cui si potrà ammirare dall’alto tutta la maestosità della chiesa sottostante.
Proseguendo il cammino sotto i porticati del chiostro, giungeremo in un vano adibito fino al XVIII sec a cucina esterna e contente alcune vettovaglie dell’epoca.
Di lì alle cappelle private situata in un piano sottostante il chiostro.
Ovviamente non può mancare un saluto al nostro Santo Patrono Gennaro con una breve visita al Duomo e Cappella di San Gennaro.
App. ore 10:30 in Via san Gregorio Armeno davanti ingresso Chiesa.
Contributo associativo:soci € 7 a personanon soci € 10ragazzi fino a 10 anni gratis
PRENOTAZIONI ENTRO E NON OLTRE IL 17 SETTEMBRE 2016.
LA STESSA SARA’ RITENUTA VALIDA CONFERMANDOLA AI SEGUENTI RECAPITI:
CELLULARE 3405365852
WHATSAPP 3317100447
IN AMBEDUE I CASI COMUNICARE IL PROPRIO NOMINATIVO ED IL NUMERO DEI PARTECIPANTI.
Il percorso si effettuerà con la presenza minima di 10 partecipanti paganti.
A cura dell’associazione culturale Antarecs sito web:
www.antarecs.org e-mail: antarecs@virgilio.it
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