"Mò pe' cente e chiù paise
ugne Sagre è na baldorie,
ma s'attacche li Camplise
a la paggine di storie
e tè simpre lu primate
di stu cibbe rinnumate."
INNO ALLA PORCHETTA di Lamberto De Carolis
(7° Sagra della porchetta Italica, CAMPLI - Domenica 30 Agosto 1970)
CAMPLI: INIZIA LA 46° EDIZIONE DELLA SAGRA DELLA PORCHETTA
Mancano pochi giorni all'inizio della 46° edizione della Sagra della Porchetta italica di Campli. La manifestazione, attiva dal 1964, si svolgera' dal 18 al 22 agosto 2017, con la partecipazione di 10 maestri porchettai locali: Nicolino Mercurii di Colledara (Vincitore 2016), Luciano Bosica di Teramo, Lucio Di Stefano di Colledara, Massimo Fagioli di Campli, Fulvio Pallotta di Campli, Daniele Bosica di Castellalto, Viro Galliè di Nereto, Raffaele Venditti di Luco dei Marsi, Emidio Falasca di Teramo e Loretta Lelii de La Traversa di Campli
L'attesa cresce per la cerimonia del taglio del nastro che si svolgerà giovedì 18 Agosto alle 19.00 nella piazza principale della cittadina camplese, alla presenza del Sindaco Pietro Quaresimale, il presidente della Proloco Pierluigi Tenerelli, il Consigliere Provinciale Federico Agostinelli ed il Consigliere Regione Abruzzo Sandro Mariani.
Lo scorso anno l'evento ha visto la partecipazione di 10 porchettai ed ha registrato piu' di 100.000 presenze e ben 300 porchette servite.
La Sagra della Porchetta italica di Campli si sta dimostrando un evento in continua crescita. La coppa del primo classificato è andata al porchettaio Nicolino Mercurii, seguito da Massimo Fagioli, mentre il terzo premio è stato assegnato a Emidio Falasca. Sempre al maestro porchettaio Nicolino Mercurii è stato assegnato il premio speciale della critica.
Nella giornata di venerdì 18 a giudicare la porchetta saranno giornalisti e blogger, il sabato sarà la volta degli sponsor, domenica della giuria popolare e della giuria della critica "Premio speciale Prof. Nicola Biagio Natali" mentre il lunedì quella dei ristoratori ed enologi.
Anche quest'anno sarà assegnato il premio il premio speciale della critica, dedicato alla memoria di Nicola Biagio Natali, presidente storico della giuria scomparso, che quest'anno sarà il “Sigillo del Guerriero” originale creazione Formeoro del maestro orafo camplese Massimo D'Amario, dedicata al territorio di Campli con lo scopo di valorizzare l'identità storica e culturale.
Ma Campli non è solo buon cibo, ma anche buona musica ogni sera, presentazioni di libri, arte e memoria storica. Nella serata inaugurale sarà infatti intitolata la Sala Multimediale dell'Ufficio Turistico di Campli alla memoria di Giammario Sgattoni, poeta, scrittore, umanista, amico di Campli e della sua storica sagra, cultore e divulgatore del patrimonio culturale e turistico abruzzese (1931-2007) a dieci anni dalla scomparsa. Inoltre ogni sera sarà valorizzato uno scrittore locale con la presentazione del suo libro e sarà inoltre possibile visitare fino al 30 Agosto al Palazzo Lucque (ex scuola elementare, Largo Tempera) la mostra d'arte contemporanea "Ek-stasis", con le opere di Federico Brenda, Romeo Marian Chebac, Lorenzo Ciavaglia, Antonio Giusti, Georigios Poyiatzis.
Inoltre presso la sala multimediale dell'Ufficio Turistico si terrà l'esposizione del “Sigillo del Guerriero” del maestro orafo camplese Massimo D'Amario.
Interessante sarà anche l'evento organizzato dall'associazione ASD Monti Gemelli Bike, presidente Enzo Iachetti, col suo 4^ raduno in mountain bike "Cicloturistica città di Campli". Domenica 20 agosto dalle 9.00 si darà il via a un percorso cicloturistico in mountain bike di 34 km da località Cappuccini, con iscrizione dalle ore 8.00. All'evento sono annessi anche servizi quali doccia, pranzo con degustazione della Porchetta Camplese e birra party. ( info: 366/5216831 - 347/6918139 )
Maggiore anche l'attenzione verso il visitatore, infatti all'arrivo delle auto nei diversi parcheggi gratuiti messi a disposizione sarà distribuita una brochure con la piantina della manifestazione, con la quale si potrà scegliere dove acquistare la porchetta, dove sedersi, che musica ascoltare, i monumenti di Campli da visitare. Inoltre dalle h 19:00 alle 1:00 sarà messo a disposizione il servizio di tram navette gratuite che raccoglieranno i visitatori dai parcheggi messi a disposizione.
SELEZIONE GIURIA POPOLARE
Piccola novità del regolamento, quest'anno la consueta giuria popolare designata per la votazione della migliore porchetta nella serata di domenica si apre per la prima volta a 5 non residenti nel Comune di Campli, insieme ad altri giurati camplesi, 5 dai 20 ai 35 anni, 5 tra i 35 ed i 50 anni, 5 oltre i 50 anni. Sarà possibile effettuare l’iscrizione riempiendo l’apposito modulo online al link:
http://goo.gl/K5dpXE
46a Sagra della Porchetta Italica
Programma degli eventi e delle iniziative collaterali in collaborazione con l'Associazione Memoria & Progetto Onlus
dal 12 agosto al 30 agosto – Palazzo Lucque (Ex Scuola Elementare, Largo Tempera)
Ek-stasis. Mostra d'arte contemporanea. Pittura e Scultura
Con il patrocinio dell'Accademia di Belle Arti di Urbino e del Comune di Campli
Opere di Federico Brenda, Romeo Marian Chebac, Lorenzo Ciavaglia, Antonio Giusti, Georigios Poyiatzis
venerdì 18 agosto
Palazzo Farnese, Sala Ufficio Turistico, ore 18,00
Presentazione del volume Gaetano d'Aristotile poeta dell'amicizia a cura di Stefania Pompeo Dialoga con l'autrice Roberto Ricci
Piazza Vittorio Emanuele II, ore 19,00
Cerimonia inaugurale della 46a Sagra della Porchetta Italica
Saluti:
Pierluigi Tenerelli, Presidente Pro Loco Città di Campli,
Pietro Quaresimale, sindaco di Campli,
Sandro Mariani, Consigliere Regione Abruzzo,
Federico Agostinelli, Consigliere Provincia di Teramo.
Intitolazione della Sala Multimediale dell'Ufficio Turistico di Campli alla memoria di Giammario Sgattoni (1931-2007)
Nel corso della cerimonia inaugurale della 46a edizione della Sagra della Porchetta Italica sarà ricordata, a dieci anni dalla scomparsa, la figura di Giammario Sgattoni, poeta, scrittore, umanista, amico di Campli e della sua storica sagra, cultore e divulgatore del patrimonio culturale e turistico abruzzese.
sabato 19 agosto
Palazzo Farnese, Sala Ufficio Turistico, ore 18,00
Presentazione del volume Atlante con figure di Roberto Michilli (Galaad Edizioni).
Dialoga con l'autore Leandro Di Donato. Interventi di Pietro Quaresimale e Roberto Ricci
domenica 20 agosto
4^ raduno in mountain bike "Cicloturistica città di Campli"
a cura dell'Associazione Monti Gemelli bike
Ritrovo ed iscrizioni h. 8:00, presso Campo sportivo dei Cappuccini/Campli
aperto ai tesserati di tutti gli enti, per info e prenotazioni: 366/5216831 - 347/6918139
lunedì 21 agosto
Palazzo Farnese, Sala Ufficio Turistico, ore 18,00
Presentazione del volume Il Santuario della Scala Santa di Campli. L'annuncio di fede di Nicolina Farina (Artemia Nova Editrice).
Dialoga con l'autore Luisa Ferretti. Interviene l'Arcidiacono di Campli don Adamo Varanesi
martedì 22 agosto
Palazzo Farnese, Sala Ufficio Turistico, ore 18,00
Presentazione del volume Ultime corrispondenze dal villaggio di Antonio Alleva (Il Ponte del Sale Editore).
Dialoga con l'autore Giovanna Frastalli. Letture di Alba Barnabei
Piazza Vittorio Emanuele II, ore 21,00
Cerimonia di premiazione del Miglior Maestro Porchettaio dell'anno 2017
PROGRAMMA MUSICALE
Venerdì 18 agosto h.21.30
P.zza V. Emanuele - Aura (Rock - Pop - Funky)
P.zza S. Francesco (Area disco) – Spaghetti Rocchenroll (Rock’n’roll) e a seguire DJ set
Largo Brunetti – Gli ingenui (Classici italiani)
Sabato 19 agosto h.21.30
P.zza V. Emanuele – Le Rimmel (Rock’n’roll)
P.zza S. Francesco (Area disco) – Mistolana (Folk) e a seguire DJ set
Largo Brunetti – Empty Space (Rock – Pop)
Domenica 20 agosto h.21.30
P.zza V. Emanuele – Screenshot (Rock)
P.zza S. Francesco (Area disco) – Direzioni Parallele (Classici italiani) e a seguire DJ set
Largo Brunetti – Turan Turan (Cover italiane)
Lunedì 21 agosto h.21.30
P.zza V. Emanuele – Luca Pilotti e i Media Sound (Folk)
P.zza S. Francesco (Area disco) – Mo Better Band e a seguire DJ Vangelis
Largo Brunetti – The Greed Leaves
Martedì 22 agosto h.21.30
P.zza V. Emanuele – Distretto 13 (Rock)
P.zza S. Francesco (Area disco) – I disperati (Folk - Rock) e a seguire DJ Vangelis
Largo Brunetti – DJ set
EK-STASIS. MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA
PITTURA E SCULTURA
CAMPLI – PALAZZO LUCQUE (Largo Tempera, 1)
dal 12 agosto al 12 settembre 2017
CAMPLI - La mostra d’arte contemporanea “EK-STASIS” inaugurerà l’estate degli eventi culturali della città farnese. L’esposizione, che ha avuto il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Urbino e del Comune di Campli, si svolgerà da sabato prossimo 12 agosto fino a martedì 12 settembre negli spazi al primo piano e nel cortile di Palazzo Lucque – uno degli edifici civili più antichi del centro storico – che per l’occasione sarà riaperto al pubblico. Alla mostra saranno esposte una serie di oltre 30 opere di pittura e scultura di Federico Brenda, Romeo Marian Chebac, Lorenzo Ciavaglia, Antonio Giusti, Georgios Poyiatzis, giovani allievi dell’Accademia urbinate.
«La collaborazione con l’accademia di Urbino è un onore per tutta la nostra comunità – dichiara Pietro Quaresimale, sindaco di Campli – che da sempre è sensibile alle attività culturali e alla valorizzazione della produzione artistica del nostro Paese».
Al vernissage interverranno anche il dott. Umberto Palestini, direttore dell’Accademia di Urbino e il prof. Roberto Ricci, presidente dell'Associazione Memoria & Progetto Onlus di Campli, che ha curato l'organizzazione della mostra.
«Il rapporto di Campli con Urbino non è una novità” aggiunge Roberto Ricci. «Fu Giammario Sgattoni, di cui quest’anno ricorre il decennale della scomparsa, a ricordare in un suo famoso articolo il grande interesse negli anni ’80 da parte dell’Università di Urbino e Don Giuseppe Crocetti per l’opera del nostro pittore Giacomo da Campli, che Vittorio Sgarbi ha portato all’Expo di Milano».
La mostra Ek-Stasis – che rientra anche nel programma degli eventi collaterali della 46esima edizione della Sagra della Porchetta Italica (dal 18 al 22 agosto) – vuole essere un esempio a sostegno dell’immaginazione collettiva, «una manifestazione del pensiero – come si legge nella relazione scritta dagli artisti espositori – un vortice che parte dall’osservazione e dall’esperienza giunge fino alla sintesi tradotta in materia».
BREVE STORIA DELLA DELLA PORCHETTA DI CAMPLI
La Porchetta di Campli Dagli Italici una tradizione mai interrotta
La città di Campli è custode di tante tradizioni siano esse religiose, culturali, etnoantropologiche e gastronomiche, quella della preparazione della Porchetta è una di quelle più antiche. Per ogni camplese la porchetta significa qualcosa d'atavico, rap- presenta una cultura culinaria che da secoli e secoli si è tramandata per generazioni. Nella città Farnese per epoche questo cibo è stato presente sulle tavole di principi, vescovi, nobili e popolo. La sua prelibatezza già si esaltava nei banchetti aristocratici e nelle piazze cittadine, durante le numerose fiere e il mercato settimanale domenicale istituiti già nel Duecento. La porchetta a Campli fa, quindi, parte del "paesaggio" cittadino, è un "luogo" comune, la sua sagoma sembra integrarsi perfettamente nel contesto architettonico del tessuto urbano del centro storico. Il suo "mondo", fatto di uomini e luoghi, è entrato nel Dna di ogni camplese. I resti di maiale nel villaggio italico su palafitte dell'età del bronzo nel borgo di Coccio li, oltre la "fiumana", n'è la testimonianza più antica. In Italia il maiale veniva allevato già dagli Italici, dagli Etruschi, nelle città della Magna Grecia e naturalmente dai Romani. Gli Etruschi raffinati buongustai inventarono i forni da Porchetta la cui utilizzazione venne tramandata ai Romani, ai barbari invasori e agli uomini del medioevo. In un contesto mediterraneo antico i prodotti e le condizioni climatiche hanno generato, nel mondo greco, latino, osco (Abruzzo, Molise, Irpinia e nord Puglia) ed etrusco una cucina per molti versi assai simile. Nel mondo romano, il maiale veniva accostato anche a divinità italiche o latine. A Maia, dea della fecondità e del risveglio
della natura in primavera. […]
In Abruzzo i porchettari più rinomati sono stati sempre quelli di Campli e di Ripa Teatina. I porchettai camplesi dovevano essere famosi per la loro arte perché vendevano la loro specialità anche fora del nostro territorio, nonostante le gabelle alzavano il costo del prodotto. Bisogna considerare, poi, in un concetto di micro economie territoriali, che si usava la regola di consumare in loco i prodotti dell'agricoltura del contado, scoraggiando la loro commercializzazione al di fuori dell'area comunale da salvaguardare come risorse. Nella fiorente "Università" di Campli si poteva contare numerose fiere e un mercato settimanale istituito già dal 1293 (vera e propria rarità). Le Porchette sicuramente erano vendute, nelle piazze e nelle vie della città, in queste occasioni. I viandanti e i commercianti venuti da fuori dovevano conoscere la prelibatezza delle porchette dei maestri camplesi, e magari ne vantavano la bontà in altri borghi e città del teramano e oltre. Questa è un'ipotesi forse fantasiosa, ma se si analizza il capitolo 14 dello stesso L'ber; si capisce come la Porchetta a Campli era salvaguardata. La Porchetta (come la carne vaccina e il pesce) non poteva essere venduta se prima il Camerlengo (l'equivalente del moderno Sindaco) non ne aveva accertato la qualità e stabilito il prezzo. A tale scopo al Camerlengo, se si trovava presente, o al Capo del Reggimento, o chi per lui, spettava una libra di Porchetta. È impressionante come queste regole siano simili a quelle adottate dai Romani e citate dal Faranda. La porchetta Camplese quindi era un prodotto tutelato da qualsiasi contraffazione: per la sua realizzazione non si poteva usare altra carne, neanche quella di verro o scrofa (venduta fresca in banchi separati); la cottura doveva essere giusta, con la crosta croccante e le carni profumate e sgrassate (la Porchetta poco cotta pesava di più e rendeva meglio). [...]
Da tempi immemorabili, ogni festa a Campli si trasforma in una specie eli sagra della Porchetta, perché il panino farcito dalla fragrante e profumata carne di porco arrostita al forno, era e rimane l'attrattiva principale di tutte le manifestazioni eli convivio. Ma quando nacque la Sagra della Porchetta a Campli? La festa più grande della città, da sempre, era quella dei primi eli settembre dedicata, all'Immacolata Concezione venerata nella Cattedrale di Santa Maria in Platea. Dalla fine degli anni quaranta del Novecento, a organizzare la festa c'era uno specifico comitato presieduto dal Sindaco. Nel 1964 il nuovo parroco appena insediato, don Antonio Mazzitti, volle gestire personalmente la festa dedicata alla Compatrona della città, per riportarla su canoni più religiosi e meno festaioli. Al battagliero Sindaco Ubaldo Scevola la cosa non andò a genio: in accordo con la locale Pro-loco promosse immediatamente una commissione di esperti per "pensare" una nuova manifestazione capace di rilanciare il Comune e divertire i camplesi. Si convocarono Arturo Favazzi, direttore dell'Ente Provinciale per il Turismo, e Fernando Aurini, giornalista che per primo aveva saputo valorizzare e promuovere l'enogastronomia teramana. Per la festa subito si pensò di puntare sulle straordinarie qualità gastronomiche camplesi e sul suo prodotto più tipico: la Porchetta. Nacque così, nell'agosto 1964, la Sagra della Porchetta di Campli (la prima Sagra in Abruzzo) che ebbe un successo al di là di ogni più rosea previsioni: presenti 24 produttori, furono vendute più di 80 porchette in poche ore. Alle dieci di sera non si trovava più neanche l'ombra di un panino farcito di porchetta. di porchetta. Vista la moltitudine di folla che sempre accalcava nel centro storico per gustare il cibo rinomato dai camplesi, il Sindaco Scevola ordinò allora la riapertura di tutti i negozi alimentari. Quella sera finirono prosciutti, salami e mortadelle; persino i barattoli di sardelle sotto sale furono "ripuliti" . Da quell'anno la Sagra è diventata l'appuntamento estivo di fine agosto più gradito di tutta la provincia teramana. L'appuntamento che oggi, in quattro giorni, vede finire nella pancia di deliziati avventori oltre 100 mila panini fumanti di rinomata Porchetta (200 e più maiali).
Brani tratti dal libro “Porchetta italica di Campli” di Nicolino Farina, giornalista e scrittore camplese
Campli, la sagra e la leggenda delle “porche”
Quel logo a metà strada tra refuso e vezzo tipografico-erotico
In principio fu il logo. Essì, perché a Campli, dove è in corso la sagra più antica d’Abruzzo, amano le stranezze, le cose particolari (il basket, per esempio, è sport cittadino, rarità da queste parti). Ecco, appunto, il logo della Sagra de-lla porche-tta italica è stampato, in rosso e verde, proprio così. Sillabato cioè in modo irregolare, come i colophon delle antiche edizioni di Manuzio. Un vezzo tipografico? Una trovata pubblicitaria? Marketing allo stato primordiale? O forse, più semplicemente, un errore di ortografia?
Siamo nella metà degli anni Sessanta, l’Italia del boom economico, del primo governo di centrosinistra, tra Vespe Piaggio, Fiat 1100, vacanze di massa, rock’n’roll e musica pop. E in occasione della prima, storica edizione della sagra, pare che i buontemponi della Pro Loco, più o meno volontariamente, finirono per attirare l’attenzione del pubblico inserendo nel manifesto nientemeno che un richiamo erotico.
«Spezzando PORCHETTA in modo anomalo» racconta Coriolano Germe, ex presidente della Pro Loco Città di Campli, «l’occhio “porcino” del lettore avrebbe indugiato più a lungo su quel PORCHE. Cosicché l’associazione d’idee sarebbe stata automatica: oltre al saporito panino con la crosta, nella splendida cornice della cittadina Farnese ci sarebbero state ben altre carni da assaggiare, nostrane, come quelle dei maiali cotti al forno interi, senza troppe spezie, come vuole la tradizione…». Una specie di paradiso per i vitelloni della provincia e non solo. E chissà se questa leggenda sia nata per oscurare un involontario errore d’ortografia, un refuso di stampa oppure, com’è più probabile, sia soltanto una storia inventata attorno a una scelta grafica raffinata, da ascrivere al compianto Prof. Giammario Sgattoni, ideatore della sagra, nonché del logo. Non importa, è una leggenda ed è bellissima così.
Davide De Vega
PER RAGGIUNGERE CAMPLI
- Dall'autostrada Adriatica A14 (da nord: direzione Ancona; da sud: direzione Pescara), uscire a Teramo/Giulianova/Mosciano Sant' Angelo, prendere la SS 80 Strada Statale del Gran Sasso in direzione Teramo, continuare sull'autostrada A 24, uscire a San Nicolò, svoltare sulla SP 17, attraversare Villa Falchini, Pagannoni Basso, svoltare poi sulla SP 262 per Campli.
- Da Pescara Percorrere la SS 16 in direzione di Chieti, continuare in direzione dell'autostrada A 14, uscire a Teramo/Giulianova/Mosciano Sant' Angelo, prendere la SS 80 Strada Statale del Gran Sasso in direzione Teramo, continuare sull'autostrada A 24, uscire a San Nicolò, svoltare sulla SP 17, attraversare Villa Falchini, Pagannoni Basso, prendere poi la SP 262 per Campli.
- Da Chieti Percorrere la SS 81, imboccare l'autostrada A 14, uscire a Teramo/Giulianova/Mosciano Sant' Angelo, prendere la SS 80 Strada Statale del Gran Sasso in direzione Teramo, continuare sull'autostrada A 24, uscire a San Nicolò, svoltare sulla SP 17, attraversare Villa Falchini, Pagannoni Basso, prendere poi la SP 262 per Campli.
NUMERI UTILI
Centralino - 0861/56011 - 0861/5601200 - Fax- 569916
Info line: 334.38.06.439 - 340.57.89.899
Ufficio Turistico - 0861/5601207
ULSS - Guardia Medica - 0861/569156
Museo Archeologico Nazionale - 0861 569158
INFORMAZIONI SU CAMPLI
Campli è un comune di 7.558 abitanti e a parte della comunità montana della Laga.
Nel 1538 il feudo di Campli venne ceduto da Carlo V a sua figlia Margherita d'Austria, che lo portò in dote al secondo marito Ottavio Farnese, duca di Parma e Piacenza: i Farnese tennero la città fino al 1734, quando venne incorporata nel demanio regio.
Nel 1600 papa Clemente VIII, ad istanza di Ranuccio I Farnese, elevò la città a sede vescovile: la diocesi venne soppressa con il concordato del 1818 tra Pio VII e Ferdinando I (da allora Campli è sede titolare cattolica).
Il 21 aprile 1958, alle ore 3:22:39, si verificò una notevole scossa di terremoto pari al 5º grado della Scala Mercalli, sentita anche a Montorio al Vomano. Una scossa si verificò a
Campli anche il 20 febbraio 1959, pari al 4º grado della Scala Mercalli, avvertita anche nella vicina Civitella del Tronto.
Monumenti e luoghi di interesse
La Scala Santa, eretta nel 1776: una rarità mondiale, rappresentata da 28 gradini in legno d'ulivo, annessa alla chiesa di S.Paolo.
Palazzo del Parlamento, o Palazzo Farnese, che rappresenta uno dei rari esempi di architettura civile medioevale in Abruzzo;
Casa del Farmacista e Casa del Medico, due bei palazzi che prospettano sul Corso del paese;
Torre dei Melatino, eretta nel 1394 nella contrada Nocella;
Collegiata di Santa Maria in Platea, chiesa trecentesco a pianta basilicale, con un pregevole campanile romanico: nella navata centrale è presente un soffitto ligneo settecentesco dipinto con le scene della vita di San Pancrazio;
Cripta risalente al 1200 con affreschi quattrocenteschi.
Chiesa di San Francesco d'Assisi, con l'annesso Museo Nazionale Archeologico, sito nell'ex-Convento dei Francescani, di trecentesca edificazione;
Chiesa di San Giovanni Battista, situata nel quartiere di Castelnuovo, a ridosso della trecentesca porta Orientale con stemma di Carlo d'Angiò sulla facciata.
Convento di San Pietro, a Campovalano;
Convento di San Bernardino da Siena sul Colle Santa Lucia, oggi abbandonato.
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