LUGO: CELEBRATO L’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
Domenica 9 aprile sono state scoperte le stele a ricordo delle imprese dei soldati indiani
Si è svolta domenica 9 aprile la celebrazione del 72° anniversario della liberazione dal nazifascismo di Lugo. Nell’occasione sono state ricordate le imprese dei soldati indiani, integrati nelle truppe del Commonwealth, che per primi entrarono in città, il 10 aprile 1945, dopo aspri combattimenti sul fiume Senio che costarono la vita a molti di loro.
Si è iniziato in città, presso via Mentana, dove si è posta una corona d'alloro allo storico monumento commemorativo al 1st Jaipur Infantry, alla presenza del sindaco Davide Ranalli e dell'addetto militare dell'ambasciata indiana, colonnello Yogi Sheoran. La delegazione si è poi trasferita a Bizzuno, in località Sabbioni, e a San Potito, dove lungo il Senio si sono inaugurati due cippi commemorativi ad Alì Haidar e Nandeo Jadhao, due eroici soldati indiani, i primi a rompere il fronte e guidare le truppe verso Lugo. Per l'importanza di quest'episodio, furono insigniti della massima onorificenza britannica, la Victoria Cross.
Nella successiva cerimonia svoltasi nel geoparco di san Potito, si è presentato il libro dello storico sammarinese Daniel Cesaretti, dal titolo significativo Indian VCs over the Senio.
La cerimonia si è svolta in un contesto scenografico animato dai figuranti storici dell'Argyll Romagna goup guidato da Enio Iezzi.
Nell'occasione il sindaco Davide Ranalli, ha sottolineato che a distanza di tempo la cerimonia non perde il suo significato poiché “la nostra società vive tuttora sui pilastri di democrazia e libertà conquistati dalle truppe che combatterono i nazifascisti; quindi, più che mai, occorre trasformare l'oblio in memoria”.
Il colonnello Sheoran ha ringraziato per il riconoscimento del ruolo avuto dai suoi compatrioti e ha proposto al sindaco un gemellaggio con Jaipur, la città di provenienza della divisione dei soldati indiani.
LUGO: L’ONOREVOLE GIOVANNI CUPERLO
PARLA DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE
Nell’ambito delle iniziative per celebrare il 72° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il Comune di Lugo ha organizzato un incontro rivolto a tutta la cittadinanza e a studenti lughesi con l’onorevole Giovanni Cuperlo per parlare dei principi fondamentali della Costituzione italiana. L’incontro si è svolto lunedì 10 aprile alle 11.45 nell’aula magna dell’istituto tecnico “Giuseppe Compagnoni”.
“La Liberazione fu la premessa per un’opera immensa, titanica, che fu la ricostruzione morale e materiale di questo Paese - ha dichiarato Gianni Cuperlo durante il suo intervento -. Dal 10 giugno 1940 alla metà 1945 morirono circa 440mila italiani, molti dei quali erano vittime civile. Alla fine della guerra si presentava un panorama di macerie, bisognava ricostruire il Paese e la sua identità, dopo 20 anni di dittatura. Vi era il desiderio di recuperare il terreno perduto, di dare vita a una rinascita, una ripartenza. In questo contesto nacque la Costituzione, ovvero quel testo che fa sì che libertà e diritti siano quelli che voi state conoscendo sulla base della vostra esperienza e della vostra vita”.
L’onorevole Cuperlo ha citato l’Articolo 3, che sancisce il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, sottolineandone l’innovazione: “Il Comma 2 di questo Articolo introduce una novità assoluta nel panorama internazionale, in quanto è scritto che «è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono l’effettivo esercizio di quella uguaglianza»”.
Cuperlo ha poi citato l’Articolo 36, nel quale viene sancito che ogni lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e comunque tale da garantire a lui e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
“Dentro la Costituzione sono scritti dei principi: è compito di tutti ricollocare quei principi e quei valori nel tempo che ci è dato da vivere. La Costituzione italiana è stata pensata per vedere lontano, poiché i nostri padri costituenti hanno saputo immaginare sul lungo periodo. Manzoni nei Promessi sposi fa dire a don ferrante che la storia senza politica è come una guida che cammina senza nessuno dietro che impari la strada e così facendo getta via i suoi passi; ma la politica senza la storia è come uno che cammina senza una guida, e in fondo senza una meta”.
“Se siamo il grande Paese che siamo - ha concluso Cuperlo - è perché qualcuno prima di noi si è battuto affinché potessimo essere una grande nazione di libertà, di diritti, di emancipazione, e ci ha consegnato una Costituzione che ci ha garantito di arrivare fino a dove oggi siamo”.
L’onorevole Cuperlo è membro della Prima commissione permanente del Senato (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni). Il compito della Commissione è quello di valutare progetti di legge di revisione alla Costituzione e altre leggi costituzionali e, per quanto riguarda la legislazione ordinaria, l'ordinamento generale dell'amministrazione pubblica e la disciplina generale del pubblico impiego.
Cuperlo ha colto l’occasione per visitare il teatro Rossini, il Pavaglione e infine la Rocca estense. L’onorevole ha inoltre preso una copia del programma con i prossimi appuntamenti al teatro Rossini.
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