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Numero News: 1102
Pubblicata il: 31/05/2017
Farmageddon Al Festival Dell’economia
News riferita a Evento:
Festival Dell'economia
Fonte
Lara Deflorian
Scheda News
Farmageddon Al Festival Dell’economia
Farmageddon Al Festival Dell’economia

“Farmageddon”: un divertente e serio monologo sulla salute al Festival dell’Economia

La Fondazione Franco Demarchi ospiterà alle ore 21 dell’1 giugno lo spettacolo “Farmageddon - L’ultimo uomo sano sulla terra”, una produzione di Emergency sulla salute, un diritto soggetto al management e al marketing dell’industria.

A seguire ci sarà l’intervento di Giovanni Piccinelli del gruppo Emergency di Pavia.

Il titolo “Farmageddon” nasce dallo storpiamento di Armageddon cioè l’Apocalisse, la catastrofe, dove la carenza di cure nelle popolazioni povere e il loro abuso in quelle ricche sono due facce della stessa medaglia. Farmageddon è la prospettiva di un mondo a rovescio, dove una medicina invadente e omissiva finisce per produrre più danni che benefici; una medicina schiava del profitto, dove il marketing detta legge.

Ma la salute non è un diritto? Si può conciliare questo diritto con l’economia? In questo spettacolo ospiti straordinari aiuteranno a dipanare questa intricata matassa: un presentatore televisivo, un deus ex machina, un turbo-chirurgo, una pastiglia di tranquillante, l’ultimo uomo sano sulla terra e altri che ci spiegheranno i loro punti di vista sull’industria della salute, la terza industria del nostro Paese con oltre 100 miliardi di euro di fatturato, che ha permesso a noi italiani di vedere la nostra aspettativa di vita raddoppiata nell’ultimo secolo, un’industria che in questi ultimi anni ha tramutato ospedali in aziende, dove la salute dei malati è subordinata all’equilibrio contabile, alle esigenze del management aziendale.

Lo spettacolo è nato dalla collaborazione tra Patrizia Pasqui, autrice del testo e regista, Mario Spallino, l'attore che lo interpreta, formatosi alla Bottega Teatrale di Firenze fondata da Vittorio Gassmann, e Roberto Satolli, che ha suggerito alcune idee interpretative sulla medicina d'oggi, e del futuro, e si è prestato a fare comicamente il “deus ex machina”.

Farmageddon è la prospettiva di un mondo a rovescio, dove una medicina invadente e omissiva rischia di produrre più danni che benefici; e dove la carenza di cure nelle popolazioni povere e il loro abuso in quelle ricche sono due facce della stessa medaglia, come la malnutrizione e l'obesità.

Lo spettacolo, il cui messaggio conclusivo è a favore di una sanità pubblica di qualità, equa e sostenibile, si svolge come un talk show (“Salute a tutti!”), con un bravo presentatore ignorante che deve annunciare una nuova malattia, il test per chi ne è colpito senza saperlo, e un nuovo portentoso aggeggio per controlli quotidiani. L'ultimo uomo sano è il vero ospite d'onore dello show, ma la trasmissione è continuamente interrotta non solo dalla pubblicità, ma da misteriose interferenze: oltre a un fastidioso grillo parlante, c'è una galleria di personaggi, dal turbochirugo al toscanaccio morto per infezione nosocomiale, da Rudolf Wirchow a un contadino straziato dalle mine, dal medico che cura i clandestini al politico della sanità. “Il monologo ti richiede di essere essenziale – ha dichiarato in un’intervista l’attore Mario Spallino – aderente e flessibile alle situazioni che si presentano, ed è necessario assumersi tutte le responsabilità di quello che stai comunicando in prima persona, senza scuse o intermediari.”

Con questo spettacolo Emergency vuole sovvertire la logica del “quanto costa” con il “quanto vale”: “Siamo sicuri che il denaro non possa essere sempre il punto di partenza per qualunque progetto, soprattutto quando si parla di diritto alla salute. Perché curare tutti o, meglio, chiunque ne abbia bisogno, nei paesi in guerra e in quelli attanagliati dalla povertà non è il prezzo ma il contenuto del lavoro di Emergency.”

La drammaturga e regista teatrale Patrizia Pasqui sottolinea come “sia sempre utile parlare di argomenti delicati che riguardano la collettività e i diritti. Il tema del marketing caratterizza tutta la nostra economia occidentale, ma è particolarmente importante essere corretti riguardo alla salute. È il primo indice di giustizia sociale: la sanità universale e gratuita. Questo è il punto importante: non si può – direi non si deve – far profitto sulla salute.”

“…Una commedia dai risvolti amari che con le metafore dello show system mette in scena i lati oscuri e affaristici della medicina moderna legata a doppio filo agli interessi dell’industria. Personaggi reali e surreali si alternano nello spettacolo Salute a tutti! reso possibile grazie all’immancabile Sponsor che, non a caso, è una casa farmaceutica interessata a proporre un nuovo (superfluo) prodotto. … Le ultime risa si rompono nell’applauso finale. Cala il sipario sul mercato che confonde la salute con la malattia, il paziente con il cliente e l’ospedale con l’azienda perpetuando stati ipertrofici di sovra diagnosi e sovra trattamenti. È chiaro a questo punto che nulla ha a che fare con la salute ma solo con il profitto.”

(Mauwa Alexandra Lauro da “Farmageddon, l’apocalisse nella sanità”)

Al termine dello spettacolo Giovanni Piccinelli, del gruppo Emergency di Pavia, si confronterà con il pubblico, attraverso una riflessione sui temi messi in luce dallo spettacolo.

Per info: www.fdemarchi.it – 0461 273614


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Data ultimo aggiornamento pagina 31/05/2017
Inserito da Simone Camilletti
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