WARAL - Urban Art Project
Completato il nuovo murale del festival Waral- Urban art project: l’opera di Refreshink guarda alla fauna e al Museo di Scienze Naturali di Varallo
Dopo il primo murales firmato da Andrea Ravo Mattoni (RAVO), che ha riproposto l’opera Davide e Golia, risalente al 1625, di Tanzio da Varallo, e l’originale scritta Benvenuti a Varallo, dipinta sulla parete della centrale idroelettrica, lo scorso luglio nella zona ex-Rotondi è stata realizzata l’opera di Refreshink.
Per il suo lavoro l’artista si è ispirato alla collezione del Museo di Scienze Naturali (Museo Calderini) di Varallo, dipingendo su un grande edificio due magnifici esemplari di rapaci, il Dugo (Gufo) e il Falco Pellegrino, simboli della città.
Refreshink (Giovanni Magnoli, 1971). Diplomato alla Scuola di Grafica, lavora inizialmente come serigrafo, specializzandosi nel settore. Nei primi anni ’90 si avvicina al writing e inizia a eseguire graffiti. Da subito tra i soggetti maggiormente ricorrenti si individua This! Is a Fresh daisy, una sontuosa margherita stilizzata. Negli anni Refreshink ha maturato un peculiare stile, sfidando e oltrepassando gli stilemi classici del graffito (lettere, personaggi, puppet) alla ricerca di linguaggi iconografici più complessi e stratificati.
L’esperienza vissuta lavorando in luoghi abbandonati lo porta a dipingere - reinterpretandoli - soggetti che traggono ispirazione dal mondo naturale. Al 2009 risale il suo primo “gallo”, ormai riconoscibile insieme agli altri suggestivi animali dipinti a colori sgargianti, colature, materia densa, ai quali l’artista giustappone elementi formali, quali figure geometriche e scritte.
Refreshink, con le sue opere - su muro, tela o altri supporti - coglie e ritrae l’energia primaria della natura: le esplosioni di materia e le linee aperte si contrappongono alle geometrie e alle forme chiuse creando dunque, all’interno della superficie dipinta un invitante e dinamico gioco dialettico.
WARAL: famosi artisti dal mondo della Street Art e del Graffiti Writing intervengono con i loro peculiari linguaggi in un ideale dialogo con la ricca tradizione culturale del luogo. Opere contemporanee entrano in un centro storico decorando facciate e spazi scelti per dare al contesto urbano un volto nuovo, armoniosamente integrato nel tessuto preesistente. “Un’iniziativa che proverà a incrementare il valore culturale della città e a dare ulteriore visibilità e prestigio a Varallo e a tutta la Valsesia” dichiara il curatore varallese Alessandro Dealberto. “L’obiettivo è quello di creare un museo a cielo aperto, che possa arricchire l’offerta artistica del territorio e richiamare un nuovo pubblico al quale far scoprire il patrimonio locale”.
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