San Martino, festa dei becchi: il 9 novembre la presentazione del libro di Eraldo Baldini “Sotto il segno delle corna”
In biblioteca una serata alla scoperta delle origini della tradizione popolare legata alla ricorrenza dell’11 novembre
Perché l’11 novembre, festa di San Martino, celebra scherzosamente i “cornuti”? Quali sono i rituali culturali, sociali e religiosi che si celano dietro questa ricorrenza, ora diventata goliardica e burlesca? Giovedì 9 novembre alle 21 in biblioteca la Fiera di San Martino si apre con una serata dedicata proprio alla scoperta di questa tradizione della cultura popolare attraverso la presentazione in anteprima del libro di Eraldo Baldini “Sotto il segno delle corna. San Martino, la «festa dei becchi» e lo «charivari» in Romagna”. Il volume – la cui realizzazione è stata resa possibile dalla partecipazione finanziaria di Pro Loco Santarcangelo e Blu Nautilus-Fiera di San Martino e dalla collaborazione della biblioteca Baldini – rappresenta un’altra tessera del mosaico che il saggista e scrittore romagnolo va componendo sulle tradizioni, i riti e la storia della nostra terra.
Già in diversi racconti romagnoli dell’Ottocento, la ricorrenza di San Martino dedicata ai “cornuti”, cioè ai mariti traditi dalle consorti, viene etichettata come una diffusissima burla. Tuttavia capitava spesso che le chiassate notturne indirizzate ai “becchi” causassero tensioni e ritorsioni. Anche oggi questo elemento folklorico è considerato solo un buffo e irridente motteggio che agisce nella sfera dei rapporti coniugali, una sorta di strana goliardia d’altri tempi. Così come è successo per altre tradizioni, la perdita del senso e del significato dei gesti rituali ascrivibili alle culture popolari finisce infatti per confinarli nel novero degli aneddoti e delle curiosità, oppure delle suggestioni che provengono da un imprecisato tempo antico per condurci, magari, a partecipare a qualche momento conviviale e di svago. Ma dietro lo charivari (così viene chiamata l’azione con cui una comunità condannava pubblicamente comportamenti ritenuti censurabili) messo in atto nella notte di San Martino (e, con altri bersagli e obiettivi, in altre occasioni) c’era in realtà molto più di un intento ludico e burlesco. Si trattava infatti di un elemento rituale denso di significati e implicazioni culturali, sociali o religiose, nato e consolidatosi nei millenni all’interno di comunità dedite al culto dei Morti che vivevano il tempo in maniera ciclica. Con “Sotto il segno delle corna” Eraldo Baldini racconta dunque la storia di questa ricorrenza dedicata ai “cornuti”, spiegando i motivi per cui tale festa sia sopravvissuta fino ad oggi e illustra altre forme di charivari appartenute al folklore della Romagna.
Eraldo Baldini – È nato a Russi (RA). Dopo essersi specializzato in Antropologia Culturale ed Etnografia, agli inizi degli anni Novanta si dedica alla narrativa: la sua prima produzione a carattere mystery è la raccolta di racconti “Nella nebbia” pubblicata dall’editore longo nel 1987. Il successo di Baldini cresce poi gradualmente da quando, nel 1991, vince il Mystfest di Cattolica con il racconto “Re di Carnevale” e da lì inizia la sua carriera di scrittore. Nei suoi romanzi e racconti coniuga “gotico rurale”, noir e horror in una vena originale: oggi non è solo romanziere affermato in Italia e all’estero ma anche sceneggiatore, autore teatrale e organizzatore di eventi culturali (nell’ aprile 2009 viene trasmessa su Rai Uno la fiction “Mal'aria”, tratta dall'omonimo romanzo).
Per Einaudi Stile libero ha pubblicato “Medical Thriller” (2002, con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi), “Bambini, ragni e altri predatori” (2003), “Nebbia e cenere” (2004 e 2012), “Come il lupo” (2006 e 2008, con Alessandro Fabbri,) “Quell'estate di sangue e di luna” (2008), “L'uomo Nero e la bicicletta blu” (2011), “Gotico rurale” (2012), il libro che l'ha consacrato dodici anni fa, in una versione arricchita di nuovi racconti, “Nevicava sangue” (2013) e “Trilogia del Novecento” (2106). Inoltre, per Fernandel, nel 2015 ha pubblicato la raccolta di racconti: “Fra l'Adriatico e il West: 77 racconti fuori campo”. È recentissima la riedizione, sempre per Fernandel, del romanzo giallo “Bambine” e “Tre mani nel buio: tre romanzi brevi” (2017).
È tornato anche alle sue ricerche demo-antropologiche: “Tenebroso Natale” (2012, con Giuseppe Bellosi, Laterza), “Tenebrosa Romagna” (2014, Il Ponte Vecchio), “I riti della tavola in romagna. Il cibo e il convivio: simbolismo, tradizioni, superstizioni” (2014, Il Ponte Vecchio), “Halloween: origine, significato e tradizione di una festa antica anche in Italia” (2015, con Giuseppe Bellosi, Il Ponte Vecchio), “Calendario e tradizioni in Romagna : le stagioni, i mesi e i giorni nei proverbi, nei canti e nelle usanze popolari” (2016, con Giuseppe Bellosi, Il Ponte Vecchio), “Bambini, ragni e altri predatori” (2017, Einaudi), “Fantasmi e luoghi ‘stregati’ di Romagna: tra mito, leggenda e cronaca” (2017, Il Ponte Vecchio), “Prima del liscio : il ballo e i balli nella vecchia tradizione della Romagna” (2017, con Susanna Venturi, Il Ponte Vecchio), “Sotto il segno delle corna: San Martino, la "festa dei becchi" e lo "charivari" in Romagna” (2017, Il Ponte Vecchio).
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