I laboratori sensoriali frutto dell’esperienza maturata dagli operatori con non vedenti e ipovedenti della Lega del filo d’oro
Al Museo della pesca il lago si scopre con tutti i sensi
Più di ottocento le scuole provenienti dall’Umbria e da altre regioni d’Italia che hanno partecipato alle attività didattiche
MAGIONE 12 luglio 2017 – Più di ottocento le scuole, provenienti dall’Umbria e da altre regioni d’Italia, che lo scorso anno hanno visitato il Museo della pesca di San Feliciano, Magione, partecipando ai laboratori sensoriali proposti dai suoi operatori. Il primo nucleo del museo vide la nascita in un capannone in cui i pescatori del posto iniziarono a ricomporre la propria storia. L’allestimento era minimale, il luogo non dei migliori, ma già, nella sua semplicità, l’idea aveva in sé tutte le potenzialità che avrebbe poi maturato negli anni. Anche quando tutto il materiale venne trasferito nell’attuale sede, ampliato e supportato da ricerche scientifiche realizzate grazie al supporto di studi e ricerche del progetto ALLI (Atlante linguistico dei laghi italiani), il museo non mutò il suo spirito iniziale: quello di essere un luogo esperienziale. Degli anni Novanta rimane la figura mitica del pescatore Dante che, lanciando il giacchio, prendeva nella rete intere scolaresche. Ragazzi e ragazze che, per la prima volta, vedevano uno dei lanci più antichi fatti dai pescatori del Trasimeno.
Negli anni, anche grazie al lavoro degli operatori di Sistema Museo che gestiscono la struttura, i laboratori sono diventati il punto di forza per trasmettere conoscenze e far vivere con tutti i sensi quello che è l’ecosistema lacustre.
«Questo è un museo particolare che si presta all’esperienza sensoriale del visitatore – spiega Federica Volpi, responsabile della didattica del museo della pesca –. Questa sua caratteristica è stata da noi studiata e valorizzata». «Tutto è nato alcuni anni fa con la Lega del filo d’oro – ricorda Federica – che ci chiese di fare una visita guidata per ragazzi non vedenti e ipovedenti. Ci concentrammo proprio sulle sensazioni che i materiali possono dare al tatto, all’udito, all’olfatto. In quell’occasione furono realizzati anche dei cartoncini bucherellati che riproducevano le forme dei pesci più noti presenti nel lago. Quel progetto ci ha fatto capire che l’esperienza sensoriale è importante per tutti, portando alla nascita del laboratorio “Il lago in tutti i sensi” che noi organizziamo sia per le scuole dell’infanzia che del ciclo della primaria. Il laboratorio, molto apprezzato dalle scolaresche, è tutto incentrato sull’esperienza tattica, uditiva e olfattiva».
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