LA SARDEGNA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
Gli autori sardi come ambasciatori della cultura sarda
Domenica fitta di presentazioni nello stand regionale: spazio ai grandi autori sardi che hanno ispirato libri e traduzioni in tutto il mondo
Torino, 13 maggio 2018. Domenica, ennesima giornata di folla al Salone internazionale del libro di Torino grazie anche alla fitta rete di eventi ospitati (anche) nello Stand della Regione Sardegna.
Numerosi gli autori che hanno presentato le loro opere al pubblico e si sono confrontati su temi importanti in diversi dibattiti. Appuntamenti che rientrano in un calendario quanto mai ricco quello presentato dalla Regione Sardegna (in collaborazione con l'Aes, l'Associazione editori sardi) in questa edizione 2018: oltre 30 eventi organizzati direttamente ai quali si aggiungono gli appuntamenti collaterali che hanno interessato gli autori e le case editrici isolane nei diversi spazi del Salone.
Molto apprezzato anche il calendario del Salone OFF, ovvero le presentazioni e i dibattiti ospitati dai teatri, cinema e palazzi storici della città di Torino nelle ore serali (una volta chiuse le porte del Lingotto). Sempre durante il salone OFF sono stati proiettati anche i corti rappresentativi del cinema isolano.
LETTURE DI OGGI. Oggi le presentazioni sono state inaugurate dal libro fotografico “Asinara” di Marco Delogu con Edoardo Albinati (edizioni Punctum). Un libro fatto principalmente di scatti notturni (alla luce della luna piena), come ha spiegato Albinati, che mostrano e illustrano la storia e la bellezza dell'isola sarda.
A seguire “Gramsci nel mondo arabo” (Mulino Edizioni) di Patrizia Manduchi e Alessandra Marchi con Michele Brondino, Paola Caridi e Lucia Sorbera. L'evento, realizzato in collaborazione con “Anime Arabe” ha illustrato come la pubblicazione si divida in due sezioni: da una parte le traduzioni degli scritti tratti dal convegno tenuto al Cairo nel 1990 dedicato a Gramsci e alla società civile. Mentre nella seconda, si trovano gli estratti degli autori più giovani, dal 2000 in poi. Studi che dimostrano come il pensiero di Gramsci sia seguito e studiato anche dalla cultura araba, e con lui un pezzo della cultura sarda arrivi nel mondo.
La conferma arriva anche da altri testi, ad esempio dalla presentazione avvenuta nei giorni scorsi a Casa Gramsci (Salone OFF) “L’albero del riccio e altre favole per la buonanotte” (presentato dall'editore Giovanni Manca). Il libro per ragazzi contiene alcuni dei racconti tratti dalle Lettere dal Carcere, che Antonio Gramsci ha dedicato ai figli Delio e Giuliano, che vivevano in Russia con la moglie Julca. Il testo è stato edito da due case editrici (una sarda e una spagnola) e tradotto prima in spagnolo e poi nelle altre lingue grazie a un progetto della Regione Sardegna. Il testo oggi può essere letto in Catalano, Castigliano, Sardo e Italiano ed è molto apprezzato in Sudamerica.
E che gli autori sardi siano ambasciatori della cultura isolana nel mondo lo si vede anche da “Le traduzioni internazionali dell’opera di Grazia Deledda” (editore Francesco Cheratzu), presentato questo pomeriggio.
«Grazie ai fondi Por Regione Sardegna 2014/20 per l'internazionalizzazione», ha spiegato Cheratzu, «siamo riusciti a tradurre due testi di Grazia Deledda in portoghese/brasiliano e a rivedere le versioni spagnole già esistenti per diffondere la conoscenza dell'autrice sarda nei paesi dove meno è nota, ovvero in Sud America». Le traduzioni hanno riguardato “La madre” ed “Elias Poltolu”, testi scelti con cura in base ai temi forti trattati, adatti al pubblico latino.
Oggi c'è stato spazio anche per il dibattito prendendo spunto dal testo di Marcello Serra “Sardegna quasi un continente”. Relatori: Francesco Bachis, Annamaria Baldussi, Simonetta Castia e Salvatore Ligios. «È vero, la Sardegna è un'isola, e questo viene spesso interpretato come un limite. Ma dipende da come si viene educati. È necessario capire che non è solo isolità ma noi sardi possiamo volgere il nostro sguardo ovunque», ha detto Annamaria Baldussi. «Lo dimostrano l'antichità della nostra terra, le stratificazioni delle presenze culturali (punici, romani, pisani etc). Non si deve pensare al sardo chiuso. La Sardegna è terra d’Italia, terra di Europa e per ciò stesso del mondo. Ecco perché è quasi un continente».
Tra gli altri appuntamenti di oggi: “Storie di alberi. Alberi di storie”, spettacolo di narrazione creato e raccontato da Enedina Sanna con l’accompagnamento musicale di Maria Vicentini (viola e violino), “La mano destra della storia” di Fiorenzo Caterini (CARLO DELFINO Editore) e “Florence’s Diary” di Maria Manca Pulino (TAPHROS Edizioni).
DOMANI. Gli ultimi due appuntamenti del Salone sono in programma domani mattina (alle 11) quando nello Stand Sardegna sarà presentato “Nevralgie affettive” di Anna Steri con Mario Baudino (CUEC Editrice) mentre alle 12 Giuseppe Culicchia racconterà una “Sardegna insolita”. L’autore parlerà del racconto Neoneli con Marzia Cambuli (Vice Sindaco di Neoneli).
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