C’è un abisso tra l’alto e il basso […] e quello che in alto accade in basso lo si ignora (B. Brecht). Così l'associazione ARTE spiega il suo teatro, "civile" per poter raccontare la storia vista dal basso e con parole dal basso, per poter lavorare con la memoria, con storie minime, con antieroi del passato riportati in vita con il suo circuito regionale teatro etnico in Sardegna.
Un teatro di racconti quello di ARTE, come strumento di studio e di trasmissione della memoria, plasmato sull'esperienza dell'oralità specifica della cultura popolare sarda, spettacoli che comunicano direttamente con lo spettatore, che sfondano la “quarta parete” che li separa, in grado di esprimere chi sono i sardi e per costruire una storia del presente e del futuro. In scena le produzioni Storia di un intellettuale, La guerra e la libertà, Picioccus de foras, Oh che bel mestiere, Is marineris, S'istoria de su mundu, Lettere da Cagliari, Su fastiggiu, In is arrugas il canto della vita sappresentati dalle compagnie Gramsc, Thesis e Humus Teatro nelle province sarde, in comuni come Cagliari, Quartu Sant’Elena, Villamar, Luras nel progetto artistico curato da ARTE con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato Spettacolo e delle associazioni locali impegnate insieme per un teatro di studio e di trasmissione della memoria.
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