LUGO CELEBRA I SUOI CAMPIONI: AL PALABANCA LA 45ESIMA GIORNATA DELLO SPORT
L’assessore Montalti: “Fondamentale per la crescita il rapporto tra allenatore e atleta”

Lunedì 26 dicembre al Pala Banca di Romagna di Lugo si è svolta la 45esima Giornata dello sport. Durante la giornata è stato conferito il 30esimo memorial “Guido Baracca”, che quest’anno è andato a Doriano Tamburini, distintosi in passato per il suo grande impegno nella promozione dell’attività calcistica locale; e poi ancora il 12esimo memorial “Antonio Bignardi” a Renzo Vetricini (Yurivet Calcio Giovecca), il secondo memorial “Gianfranco Betti” a Flavio Mazzanti e il premio speciale a Thomas Baldassarri, il giovanissimo pilota di go kart distintosi a livello nazionale.

“Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che si incontrano nel gestire le società sportive, a livello economico, strutturale, a livello di utilizzo degli impianti, considerata la concentrazione degli allenamenti nella fascia oraria molto limitata in considerazione soprattutto degli orari scolastici - sottolinea l’assessore allo Sport Pasquale Montalti -. Queste difficoltà possono essere superate: una ipotesi che potrebbe essere percorribile è riuscire a trovare forti momenti di aggregazione tra società sportive che praticano la stessa disciplina. Un esempio è la Swin Team Lugo, società di nuoto che, superando le diversità, ha costituito una nuova società dalla fusione di due preesistenti, ha eletto un nuovo consiglio direttivo formato da giovani atleti, razionalizzando spazi, allenatori e finanziamenti da sponsor. Perché quindi non cercare di portare avanti una proposta simile anche per quelle società che svolgono la stessa attività e sono così frammentate e chiuse da non vedere quali opportunità si potrebbero aprire unendo le proprie risorse e le proprie forze? Come Amministrazione comunale siamo disponibili a essere garanti e promotori di incontri e iniziative che si pongano l’obiettivo di aggregare le forze del territorio al di là dei singoli protagonismi”.

“Un’altra condizione che vorrei sottolineare è quella del rapporto tra atleta e allenatore - ha continuato l’assessore Montalti -. Per una impostazione dell’attività sportiva in un’ottica soprattutto pedagogica, non c’è altro modo che instaurare un rapporto interpersonale tra allenatore e atleta che induca una crescita costruttiva della sua personalità. Dunque un approccio che non miri unicamente a fare dell’individuo un atleta più efficiente, ma che contribuisca a migliorarlo come persona; non tutti gli atleti raggiungeranno il tetto del mondo, ma potranno essere persone migliori grazie allo sport”.