LE RICETTE COME MEZZO PER TRAMANDARE MEMORIA
RASPELLI INCORONA LE ORECCHIETTE DI NONNA E NIPOTE
SHARING ECONOMY, L’IMPORTANZA DELLA CONDIVISIONE
Festival delle Resistenze Contemporanee, dopo la prima giornata “bagnata” finalmente il sole ha riscaldato il tendone di piazza Matteotti. A surriscaldare ulteriormente l’atmosfera ha contribuito la gara culinaria tra nove coppie di nonni/e e nipoti e soprattutto la coinvolgente conduzione del critico gastronomico Edoardo Raspelli. Nel pomeriggio interessante riflessione con dibattito sull’economia condivisa a cura di tre autorevoli esperti del settore.
“Ricette di famiglia” in gara. La condivisione di storie passa anche dal cibo. In un tendone affollato in ogni ordine di posti è andato in scena un originale show-cooking dal vivo raccontato e commentato da Edoardo Raspelli, leggendario conduttore televisivo dal 1998 di Melaverde e critico gastronomico del quotidiano “La Stampa”. Assistito sul palco e tra i fornelli dalla blogger Viviana Fornaro e dalla presidentessa del Mercato generale di Bolzano, Alda Picone, Raspelli ha intervistato con la consueta maestria le nove coppie di nonni (8 nonne e un nonno) e nipoti (due i maschietti) presentando anche le ricette in gara. Interessante notate che le ricette arrivavano praticamente in tutta Italia, rispecchiando la storica mescolanza di culture dell’Alto Adige. “Questo progetto – ha detto Raspelli in sede di premiazione – è un’idea molto bella e originale perché trasmette un messaggio importante, ovvero che anche la trasmissione di conoscenze culinarie tra le generazioni è cultura. La gastronomia italiana ha una tradizione lunga e nobile di cui le nonne in particolare sono portatrici: tramandarla ai giovani è un gesto non solo bello ma anche fondamentale per consentirci di continuare a mangiare bene e sano”. La presidentessa Picone ha ribadito la filosofia che il Mercato Generale porta avanti da anni: mangiare sano con prodotti quanto più possibili locali ma assolutamente stagionali. Questo concetto è stato rispettato in pieno dalle coppie in gara, che hanno usato ingredienti regionali e soprattutto freschi.
Al termine degli assaggi, la giuria composta – oltre che da Raspelli, Fornaro e Picone – anche dal vicepresidente della Giunta provinciale Christian Tommasini, ha decretato le tre coppie salite sul podio. Al terzo posto la nonna Edvige Boscaro con la nipote Gaia Menapace che hanno cucinato goccioloni allo speck, al secondo posto Nirvana Pedrazza e Sebastian Baratta con le tagliatelle ai porcini di Luserna, il titolo è andato ad una tipica ricetta pugliese – le orecchiette – fatte a mano dalla nonna salentina Giovanna Morleo assistita dal nipote Gabriel Cicorella. Al quarto posto a pari merito le altre sei coppie: Fernanda Faustini/Beatrice De Filippo, Marialuisa Bassetto/Giorgia Carcia Giusti, Ferdinando Pucci/Chiara Zabin, Bruna Ghirardini/Nicole Menapace, Rita Krawzyk/Angelika Repole, Delia Sciola/Martina Daidone.
Sharing economy – Economia della condivisione. Cos’è la Sharing Economy, o economia della condivisione che dir si voglia? Un tema complesso che hanno provato a spiegare, in maniera peraltro chiara ed esaustiva, tre esperti del settore in una tavola rotonda aperta alla cittadinanza e resa possibile grazie al contributo di FederCultura Turismo e Sport. Al microfono si sono alternati Luca De Biase (docente ed editorialista del Sole 24 ore), Guido Scorza (giurista e opinionista del Fatto Quotidiano) e Alessandro Gilioli, giornalista del Gruppo L’Espresso.
“La condivisione – ha detto De Biase – è una cosa molto concreta. La prima cosa che ci viene in mente è la condivisione di asset patrimoniali, di beni materiali, ma non è tutto qui. Fare sharing significa anche condividere informazioni e conoscenze, creare piattaforme che ci aiutano a favorire le relazioni civiche. Parliamo di persone che non necessariamente si piacciono, ma hanno una visione e magari delle cose in comune”.
Gilioli ha fatto un’interessante osservazione sulla differenza tra la dizione inglese e quella italiana: “Se diciamo condivisione pensiamo automaticamente a generosità, a un reciproco donarsi. La parola sharing invece richiama alla mente un modello di business come ad esempio la più grande catena di alloggi che non possiede un albergo o alla più importante catena di taxi che non ha neanche una macchina. Quindi bisogna stare attenti a differenziare termini e soprattutto concetti, a distinguere la vera condivisione da quella falsa che provoca concentrazione di capitali e povertà sociale”.
Per Scorza invece “condivisione significa moltiplicazione delle potenzialità economiche, culturali, sociali e democratiche di ognuno. Una citazione celeberrima di Thomas Jefferson esprime alla perfezione il concetto: se ho una candela e faccio accendere qualcun altro, condivido un mio bene ma non mi viene tolto nulla. Partendo da qualcosa di personale insomma, è possibile stimolare nuove idee e nuovi processi culturali senza rimetterci nulla”.
All’interno dell’evento Valentina Carollo dell’associazione Gi.Pro. – Giovani Professionisti della provincia di Trento – ha presentato una nuova applicazione per smartphone dedicata ai professionisti e sviluppata insieme alla Fondazione Bruno Kessler (FBK), rappresentata per l’occasione da Michele Trainotti.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con Minimum Fax.
Il programma completo del Festival e tutti gli approfondimenti sui singoli eventi sono disponibili sul sito www.piattaformaresistenze.it.
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