Suburra vince la 9^ edizione del Premio Ostiglia
Si è conclusa al Teatro Nuovo Mario Monicelli con la Cerimonia di Premiazione la nona edizione del Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori, l’unica kermesse in Italia che premia due importanti ambiti della cultura, ovvero il cinema e la letteratura.
Durante la serata i binomi finalisti sono stati presentati al pubblico attraverso la lettura di alcuni passi dei libri e la proiezione di significative scene tratte dai film in concorso.
La Giuria, composta quest’anno da Andrea Purgatori, Luca Formenton Macola e Giordano Bruno Guerri, ha decretato il vincitore fra i tre binomi libro-film in concorso fra le produzioni dell’anno 2015
1° POSTO
SUBURRA diretto da Stefano Sollima
tratto dal libro SUBURRA scritto da G. De Cataldo, C. Bonini
MOTIVAZIONE: In queste due ore abbondanti ci sono vent’anni di politica italiana e centomila di una Roma capitale che non sembra più in grado di riprendersi da sola. Il bello del film, e il brutto della realtà è che questi concetti non sono spiegati, enfatizzati, esistono naturalmente quasi fossimo tutti anestetizzati al male, alla corruzione. Buone prove attoriali dove spiccano Favino e Dionisi, fotografia caricata e musica che interpreta l’incalzante sceneggiatura completano il quadro di un’opera che ha trovato successo anche al di fuori delle sale tricolori. W l’Italia?
2° POSTO
IL NOME DEL FIGLIO diretto da Francesca Archibugi
tratto dal libro LE PRENOM scritto da A. De la Patelliere, M. Delaporte
Ha ritirato il premio Giulia Salerno, giovane attrice nel cast del film.
MOTIVAZIONE: Un testo che da’ il via ad uno spettacolo teatrale da tutto esaurito. Poi il film francese Cena tra amici, altrettanto spassoso, un successo. In nome del figlio di Francesca Archibugi ha il pregio di metterci il bello ed il buono della commedia italiana, pardon all’italiana. Ritmo, sarcasmo, autoironia ed un gruppo di attori che riesce ad esaltarsi senza strafare, un coro polifonico dove per doti naturali spicca Micaela Ramazzotti. Lo chiameremo Benito, anzi no.
3° POSTO
NESSUNO SI SALVA DA SOLO diretto da Sergio Castellitto
tratto dal libro NESSUNO SI SALVA DA SOLO scritto da M. Mazzantini
Ha ritirato il premio Massimo Ciavarro, nel cast del film di Castellitto.
MOTIVAZIONE: Margaret Mazzantini scrive un libro senza troppe illusioni, non ne dà e non ne vuole dare. Diretto, spietato, crudele e triviale. Come spesso capita nella vita delle coppie in crisi esistenziale i figli sono oggetti a consumo indiretto, se capita. La coppia solo consumo, diretto. Il film con regia di Sergio Castellitto apre qualche spiraglio in più. Si respira anche qualche rara illusione di un arcobaleno dopo la tempesta. Accidenti, ma che tempo che fa.
Il premio della giuria popolare
La giuria popolare, composta dai lettori della Biblioteca comunale di Ostiglia, ha decretato il vincitore: si tratta di Nessuno si salava da solo.
E per la prima volta un premio ad un binomio storico
Lo scrittore Luca Desiato ha ricevuto un premio speciale per il binomio libro/film Il Marchese del Grillo
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