L’Aquila / Terranova trionfa al XVII Palio del Barone di Turturitus Anno Domini 2017, Grande Evento Aprutino della Regione Abruzzo, del Comune di Tortoreto, della Provincia di Teramo. Terzo Palio della Vittoria consecutivo, conquistato Mercoledì 16 Agosto 2017, per la contrada Terranova con l’emblema del corvo e i colori bianco-verde. Terravecchia, che ha come simbolo la tortora con i colori bianco-azzurro, deve accettare la nuova cocente imparità tra due i rioni nella classifica generale di nove a otto Drappi per Terranova. Immoti manent in scientia. Il Drappo AD 2017 è stato realizzato da Stefano Tamburrini di Ascoli Piceno (“Mi sono ispirato a uno schema compositivo classico; è la prima volta che il tema medievale della sfida viene rappresentato con simmetria, due parti riflesse nella parità della contesa”) che durante la manifestazione ha realizzato “live” preziosi acquerelli e disegni dell’Evento aperto con il maestoso corteo storico di 300 figuranti provenienti da Marche, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Toscana. È il primo Palio del Barone con il neoeletto Sindaco Domenico Piccioni. Tortoreto resiste alla furia della Natura! Il Barone Roberto in occasione della visita del vicario dell’Imperatore Rinaldo di Brunforte e dama Forasteria alla baronia di Turturitus, nell’Anno Domini 1234 volle celebrare l’evento insieme al Popolo. I numerosi giochi medievali sotto la Torre del Castello fanno da cornice al tenzone tra i rioni storici per la conquista della supremazia. “Contrariamente a molti palii che rievocano fatti bellici – dichiara il primo cittadino Domenico Piccioni – il nostro Palio rievoca e celebra un fatto storico di Tortoreto non solo realmente accaduto, ovvero la visita alla Baronia del Vicario di Federico II, ma soprattutto un Evento lieto e festoso, un momento di pace e amicizia”. L’Incendio della Torre, al termine di tre ore sfavillanti di giochi medievali, chiude il sipario sulla 17.ma edizione creata da Ennio Guercioni dell’Associazione culturale Due Torri: “Abbiamo ricevuto il riconoscimento dell’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo”. Giorgio Ripani, Assessore alla Cultura: “Il 16 Agosto ci immergiamo in un’atmosfera ricca di suggestioni, fatta di giochi, danze, musiche e spettacoli medievali, in cui nessun dettaglio è lasciato al caso. Sarà mia premura fare tutto il possibile affinché il Palio del Barone venga potenziato ulteriormente ed attiri sempre maggiore pubblico”. Per la seconda volta in 17 anni di Palio, la coppia dei Baroni, interpretati dai magistrali Luigi Ripani di Tortoreto ed Emanuela Romani di Ascoli Piceno, esce dal palazzo Liberati, uno dei principali edifici storici dell’antico borgo di Tortoreto. Bagno di folla e di fuoco alla presenza di tutti i sindaci della Val Vibrata. Per la prima volta la Gran Dama esce dalla restaurata Villa Mascitti. Trecento figuranti, dame, cavalieri, cortigiani, musici, armigeri, falconieri, trampolieri, sbandieratori, mangiafuoco e messeri alla corte del Barone Roberto di Tortoreto. Ennio Guercioni, patron dell’Evento, osserva che “senza il mio contributo umilmente e disinteressatamente offerto, l’Associazione Due Torri si troverebbe smarrita. Trovo naturale dopo 17 anni programmare e dirigere con amore questa manifestazione interregionale grazie alla mia famiglia, ai volontari, ai figuranti che riusciamo a coinvolgere fin dalla più tenera età e ai nuovi sponsor Autostrade Italia, Codacons e Coldiretti. Siamo tra i primi 30 Eventi storici d’Italia e il primo in Abruzzo. Ogni anno l’Incendio della Torre è sempre più fantasmagorico”. Il Palio del Barone è stato selezionato dal Codacons, con Autostrade per l’Italia e Coldiretti, tra le 30 manifestazioni più belle d’Italia. Il concorso fotografico “Il Palio in un click”. Benedetta Felci è la Gran Dama e custode delle chiavi della Città di Tortoreto per il terzo anno. La spettacolare esibizione “fotonica” di Messier Diego (ToiAhi) con la Danza Del Fuoco vale l’intero Evento! Diretta fin dal 2001 dal regista Ennio Guercioni, la manifestazione si riallaccia alle antiche tradizioni storiche del passato di Tortoreto. La solenne Benedizione del Drappo, impartita da Padre Gregorio, e la consegna dei doni della terra alla Chiesa, come ringraziamento al Signore Misericordioso. L’Evento del 16 Agosto oltre a riproporre spettacoli medievali è caratterizzato dalla sfida tra i due rioni storici di Tortoreto che si destreggiano in una vasta gamma di giochi storici per conquistare il Drappo della Vittoria, simbolo del prestigio e della supremazia, che ogni anno viene istoriato per l’occasione da un nuovo artista. La rievocazione storica è ambientata nell’Anno Domini 1234 quando Tortoreto era sotto il dominio dei Baroni i quali parteggiavano per l’Imperatore Federico II che inviò il suo vicario Rinaldo di Brunforte, sposato con Forasteria, la figlia del Duca Rainaldo di Acquaviva, a visitare la Baronia di Tortoreto. In occasione di tale evento il Barone Roberto di Turturitus indì grandi festeggiamenti con giochi, musiche e danze. Lo sforzo economico del privato è encomiabile anche nella semplice diffusione dell’Evento per valorizzare le tipicità storiche, artistiche, enogastronomiche e culturali del Comune di Tortoreto e condurre idealmente il turista e lo spettatore indietro nel tempo seguendo delle tappe, fino al Gran Finale del 16 Agosto, in attesa della felice reintroduzione della favolosa Cena dei Nobili con menu squisitamente medievale. Consegnati i 10 premi della quinta Lotteria del Palio del Barone, per l’autofinanziamento. Ogni anno si apprezza come la cittadinanza e l’Associazione Due Torri partecipano all’allestimento del Palio con la stessa passione, lo stesso fervore, trasportati da un senso di operosità e di accoglienza. I giorni che stiamo vivendo sono di grande e grave difficoltà dove anche le certezze più consolidate vacillano come la terra che trema nell’Italia Centrale fin da quei terribili 24 Agosto e 30 Ottobre 2016, ma non dobbiamo perdere la speranza e possiamo batterci per far emergere i veri valori della vita e della prosperità. Noi Italiani all’oscurità dei Warlords e dei fenomeni naturali distruttivi opponiamo gli sfavillanti Valori autentici del credito nella Persona, cioè nell’Italia positiva che nella Nuova Europa con la Santa Russia vuole lavorare e crescere in Pace sul territorio, forte del suo straordinario Patrimonio culturale pubblico e privato di incommensurabile ricchezza che affonda le sue radici nel Cristianesimo e, quindi, anche nella Storia del Palio del Barone. Si brinda pubblicamente alla nuova prosperità, alla fine della più grave crisi economica dalla Seconda Guerra Mondiale, a tempi migliori, di pace e di crescita in Italia e negli Stati Uniti di Europa insieme alla Russia tra Pari. Un mondo nuovo da valorizzare e difendere, non svendere. Le Porte Sante di San Agostino e San Nicola si aprono al mondo e Tortoreto partecipa. Ad Maiora, grazie soprattutto alle donne migliori. Summa Cum Laude! Perché l’Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza.
(di Nicola Facciolini)
L’Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza. Immoti manent in scientia. Terranova trionfa al Palio del Barone AD 2017 di Tortoreto, Mercoledì 16 Agosto, conquistando il Drappo della Vittoria, simbolo del prestigio e della supremazia. Tortoreto resiste alla furia della Natura! È il battesimo del fuoco per la nuova Amministrazione Comunale del primo cittadino Domenico Piccioni. Magno plauso et gaudio a li nobili madonne e messeri giunti a Turturitus per festeggiare le nozze di Rainaldo di Brunforte, in una cornice di bracieri, fiaccole, drappi e bandiere. L’Incendio della Torre, dopo tre ore sfavillanti di giuochi medievali sempre inediti, chiude il sipario sulla XVII edizione del Palio del Barone Roberto AD 1234. La più importante manifestazione culturale estiva della costa adriatica aprutina, nella spettacolare cornice medievale di Turturitus, è un Grande Evento suggestivo per la Regione Abruzzo, un unicum di assoluto prestigio storico-artistico, creato da Ennio Guercioni 17 anni fa, regista della manifestazione, la cui forza è il successo di pubblico e critica. Autostrade Italia, Codacons e Coldiretti benedicono il Palio del Barone Roberto. Bagno di folla e di fuoco alla presenza di tutti i primi cittadini della Val Vibrata. Soddisfatti il nuovo Sindaco Domenico Piccioni e l’Assessore alla Cultura Giorgio Ripani, con parole di apprezzamento verso le istituzioni e tutti i partecipanti per aver dato lustro alla città di Tortoreto. “Contrariamente a molti palii che rievocano fatti bellici – dichiara il primo cittadino Domenico Piccioni – il nostro Palio rievoca e celebra un fatto storico di Tortoreto non solo realmente accaduto, ovvero la visita alla Baronia del Vicario di Federico II, ma soprattutto un Evento lieto e festoso, un momento di pace e amicizia. L’idea di far rivivere i festeggiamenti è il valore aggiunto che rende la nostra rievocazione storica una delle più suggestive d’Italia, capace di valorizzare tutto il nostro territorio: il Lido con la serata preliminare e il Centro storico con la manifestazione del 16 Agosto. La presenza di figuranti che indossano meravigliosi costumi medievali, unita al tripudio di suoni e colori, musiche e danze, giochi e spettacoli storici, consente di uscire dal presente e di essere proiettati in un altro secolo, permette di uscire dal tempo e di essere immersi nella storia. A tutto ciò fa da cornice la numerosa presenza di concittadini e turisti che affollano le vie del paese durante il corteo storico medievale e che sostengono con la presenza e gli applausi la sfida tra i due rioni storici di Tortoreto: Terravecchia e Terranova. Dar vita alla rievocazione storica del Palio del Barone – rivela Domenico Piccioni – significa ricordare e vivere la nostra storia, partecipare ad un momento culturale e sociale importante, dare lustro e visibilità al nostro amato Paese valorizzandone il patrimonio artistico, architettonico, culturale e paesaggistico”. Folta la rappresentanza della Regione Abruzzo, visto che da quest’anno la manifestazione gode dell’alto patrocinio culturale. Per la prima volta la Gran Dama esce dalla restaurata Villa Mascitti. Un’autentica consacrazione di popolo per la consolidata rievocazione storica del Palio del Barone di Tortoreto: oltre 2000 presenze tra la piazza principale del mercato, i vicoli e i locali stracolmi di turisti, curiosi e cittadini. Il rione Terranova dovrà custodire fino al prossimo 16 Agosto 2018 il Drappo (Cencio) realizzato dall’artista Stefano Tamburrini di Ascoli Piceno (“Mi sono ispirato a uno schema compositivo classico; è la prima volta che il tema medievale della sfida viene rappresentato con simmetria, due parti riflesse nella parità della contesa”) che durante la manifestazione ha realizzato “live” preziosi acquerelli e disegni dell’Evento aperto con il maestoso corteo storico di 300 figuranti provenienti da Marche, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Toscana. In testa al corteo, il gonfalone del Barone con al seguito il gruppo dei tamburi, quindi il Barone di Turturitus e la Baronessa, interpretati dai magistrali Luigi Ripani di Tortoreto ed Emanuela Romani di Ascoli Piceno (l’Anno Domini 2018 verrà indetto il bando per ricoprire i due ruoli nel triennio 2018-2020) che, usciti dallo storico Palazzo Liberati e accompagnati dagli armigeri, lungo il corteo incontrano gli imprenditori con cui brindano in segno di buon auspicio e prosperità per la città. Anche per la Gran Dama, Benedetta Felci, uscita dalla dimora storica appena restaurata di Villa Mascitti, il prossimo anno sarà indetto un bando. Seguono i notabili con le ancelle, i giullari di corte, le damigelle, le dame di corte con i cavalieri. A seguire le delegazioni ospiti con la partecipazione di gruppi storici di Marche e Abruzzo: Acquaviva Picena con il Palio del Duca, San Severino Marche con il Palio dei Castelli, Mosciano Sant’Angelo con il Palio delle Torri e Ascoli Piceno con La Quintana. Chiudono il corteo: arcieri, falconieri e i gruppi che si esibiscono in performance artistiche di gran pregio: la Scuola Sbandieratori di Sestiere Porta Solestà, vincitori della Quintana di Ascoli Piceno, i Belligeranti della Compagnia d’Arme Grifoni della Scala di San Severino Marche e i rappresentanti di Tortoreto con il Palio del Barone. Mercanti e mestieranti dell’epoca allietano e animano fin dal pomeriggio il borgo e le vie del centro storico, provenienti da Falconara, Fermo e Ascoli Piceno. La serata è condotta dal direttore artistico e dotto “dicitore” medievale Fabio Di Cocco. Poco prima del tradizionale spettacolo pirotecnico dell’Incendio della Torre, si esibisce magicamente, per la prima volta in Abruzzo, messier Diego (ToiAhi) con la Danza Del Fuoco, proveniente da Pesaro. Il servizio di sicurezza è garantito dalla locale caserma dei Carabinieri, Protezione Civile, Croce Bianca, Polizia di Stato e Polizia Municipale. Una preziosa Eredità, che compie 17 anni, trasmessa alla dottoressa Valentina Iampieri, Presidente dell’Associazione Due Torri, destinata sia a unire le comunità e la storia di Tortoreto, L’Aquila, Roma e Teramo, storicamente grazie al gemellaggio con la Perdonanza Celestiniana a fortissima valenza interregionale per Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, sia a veder riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali il prestigioso titolo di Grande Evento Nazionale. “Siamo arrivati al 17.m anno consecutivo del Palio Del Barone, nonostante alcune difficoltà per alcuni componenti del direttivo, che – dichiara Valentina Iampieri, PhD in Geologia – data la sua complessità, richiede un notevole impegno sotto tutti gli aspetti: materiale, logistico, organizzativo, finanziario e burocratico-amministrativo. Ho la consapevolezza di gestire un Grande Evento, difficile e impegnativo, ma grazie al lavoro di squadra, in particolare con l’aiuto di Giorgio Ripani e di Ennio Guercioni, come componente del Direttivo e regista dell’Evento, nonché del resto del direttivo, muovendoci di comune accordo, il compito è sicuramente meno complicato. Il Palio del Barone non è solo una tra le manifestazioni più rilevanti della città di Tortoreto ma uno degli Eventi più importanti e più attesi del panorama regionale, come dimostrato dai numeri e dal successo di pubblico. Il Palio del Barone in questi anni è cresciuto; ne sono la dimostrazione le numerose richieste di partecipazione di gruppi storici e di artisti che riceviamo da ogni parte d’Italia. Ogni anno Tortoreto ricorda importanti pagine della sua storia attraverso questa rievocazione storica del Tredicesimo Secolo che si riallaccia ad antiche tradizioni del passato. Anche quest’anno, abbiamo cercato di preparare e allestire l’Evento senza per nulla sminuire quello che si è raggiunto in questi anni. Per predisporre un grande evento del genere occorre quasi un anno di dedizione, cura, preparazione, ricerca. Tante sono le novità: abbiamo indetto un concorso fotografico denominato “Il Palio in un click” per dare la possibilità a tutti di fotografare questo evento e vincere dei premi; abbiamo la Sala Dei Drappi dove sono raccolti tutti i capolavori realizzati nel corso di 17 anni; abbiamo gli sbandieratori di Ascoli Piceno detentori del titolo di campioni italiani che si esibiscono in particolari evoluzioni e altri spettacoli medievali inediti e prestigiosi dalla Toscana e dalle Marche. Il nostro obiettivo rimane quello di coinvolgere ogni anno sempre più Tortoretani e ne è la dimostrazione la presenza dei ragazzi del gruppo tamburi. Grazie a tutti per la disponibilità e l’attenzione! W il Palio del Barone!”. In quanto momento di straordinario coinvolgimento del Popolo di Tortoreto nel promuovere e valorizzazione il patrimonio culturale sia a livello nazionale sia internazionale, fondato per avvicinare sempre più i cittadini ai monumenti, musei, opere d’arte, letterarie, musicali per riappropriarsi delle loro tradizioni e delle loro storia. Ennio Guercioni, patron dell’Evento e storico regista del Palio del Barone, osserva che “senza il mio contributo umilmente e disinteressatamente offerto, l’Associazione Due Torri si troverebbe smarrita. Trovo naturale dopo 17 anni programmare e dirigere con amore questa manifestazione interregionale grazie alla mia famiglia, ai volontari, ai figuranti che riusciamo a coinvolgere fin dalla più tenera età e ai nuovi sponsor Autostrade Italia, Codacons e Coldiretti. Siamo tra i primi 30 Eventi storici d’Italia e il primo in Abruzzo. Ora per diventare la più bella manifestazione d’Italia, invitiamo gli appassionati a votare sul sito www.italive.it/evento/18662/paliodelbarone. Abbiamo ricevuto il riconoscimento dell’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo. Ogni anno l’Incendio della Torre è sempre più fantasmagorico”. Alla presenza di migliaia di visitatori, turisti e residenti, vince il Drappo o Palio del Barone, la contrada di Terranova, per il terzo anno consecutivo. Dunque, la nona vittoria in assoluto contro le otto già conquistate da Terravecchia costretta ad accettare la nuova imparità. “Sono 17 anni – dichiarano Valentina Iampieri e Giorgio Ripani, rispettivamente Presidente e Assessore al Turismo e alla Cultura – di continua crescita grazie all’impegno, alla cura dei particolari e alla premura di quanti collaborano fattivamente per rendere più suggestivo questo evento e ai tanti partecipanti coinvolti siano essi figuranti che spettatori. Da quest’anno è stato indetto un concorso fotografico denominato “Il Palio in un click” per dare la possibilità a tutti di fotografare l’evento e vincere dei ricchi premi, il regolamento è disponibile sul sito web www.paliodelbarone.it e degli organizzatori www.associazioneduetorri.it; durante la manifestazione è aperta al pubblico la Sala dei Drappi dove sono custoditi i 17 Drappi di tutte le edizioni”. Il 12 Agosto 2017, al Lido di Tortoreto, la serata inaugurale con la presentazione della XVII edizione del Palio del Barone e la sfilata in abiti storici del corteggio guidato dal Barone Luigi Ripani di Tortoreto, dalla Baronessa Manuela Romani, e da Benedetta Felci di Tortoreto, la Gran Dama custode delle Chiavi della Città di Tortoreto. Tra pochi mesi verrà indetto il bando ufficiale per ricoprire i due ruoli di Barone e Baronessa di Turturitus. Accompagnati dallo squillo delle chiarine e dal suono dei tamburi, il lungo corteo sfila per le vie del lido da Piazza Matteotti, percorrendo Via Oberdan, Via Trieste, Lungomare Sirena con l’arrivo alla Rotonda Carducci per la solenne Benedizione del Drappo, impartita da Padre Gregorio, e la consegna dei doni della terra alla Chiesa, come ringraziamento al Signore Misericordioso. Il Drappo è il simbolo della vittoria, del prestigio e della supremazia. Ogni anno è originale in quanto realizzato da un artista sempre nuovo. A seguire, l’annuncio del Notaio (Federico di Crescenzio) per proclamare al Popolo la grande festa del 16 Agosto a Tortoreto Paese, sempre nel segno di spettacoli medievali con trampolieri, giocolieri, fachiri di arte circense e gli sbandieratori provenienti dalle vicine Marche. Il raggiungimento del 17.mo anno consecutivo del Palio del Barone rappresenta un segnale importante di continuità e crescita. Per festeggiare al meglio questa felice “conservazione” della propria identità storica, i Tortoretani introducono la manifestazione integrativa preliminare denominata “Tutti i Colori del Palio”: tre serate per valorizzare le tipicità storiche, artistiche, enogastronomiche e culturali del Comune di Tortoreto, e condurre idealmente il turista e lo spettatore indietro nel tempo seguendo delle tappe, fino al gran finale del 16 Agosto, in attesa della felice reintroduzione della favolosa Cena dei Nobili con un menu squisitamente medievale. Tra le novità già introdotte figura l’apertura della Sala dei Drappi in pieno centro storico, dove sono esposti i capolavori artistici realizzati nel corso delle varie edizioni del Palio, per raccontare la storia in fieri della manifestazione. Consegnati i 10 premi della quinta Lotteria del Palio del Barone, come autofinanziamento. Entrambi i rioni si sfidano in una gamma di giochi medievali per conquistare l’ambito Cencio. La serata inizia con il corteggio storico dei 300 figuranti guidati dal Barone Roberto di Turturitus, accompagnato da armigeri e dalla magnificenza della nobiltà del tempo, per l’incontro con gli imprenditori locali e il brindisi propiziatorio. Lunga Vita e Prosperità! La Baronessa e la Gran Dama, insieme alle ancelle, ai giullari di corte e alle damigelle, incantano il pubblico. Le delegazioni ospiti dei Palii storici provenienti da Umbria, Marche e Abruzzo precedono il corteo gli arcieri, i falconieri e i gruppi che si esibiscono in performance artistiche di alto livello: la Scuola Sbandieratori di Sestiere Porta Solestà, i Belligeranti della Compagnia d’arme Grifoni della Scala di San Severino Marche, il Drago Bianco di Prato e naturalmente i rappresentanti di Tortoreto con il Palio del Barone. Tutti rigorosamente in costumi medievali nell’interpretazione dei Magistrati del Popolo. Nel corso della serata, con il contributo di giornalisti e teleoperatori che riprendono in diretta le immagini della manifestazione, si alternano vari spettacoli di giocolieri, trampolieri, mangiafuoco e figuranti per inscenare epiche battaglie all’arma bianca. Per la prima volta la delegazione di Tortoreto, il 28 Agosto 2013, partecipò alla Perdonanza Celestiniana aquilana, in segno di amicizia e fratellanza con il fiero Popolo di L’Aquila. Il Palio del Barone Roberto di Turturitus compie 17 anni, non è più un bambino. Siamo alla maturità. Un anniversario degno di nota dall’Anno Domini 1234 e destinato a passare alla storia dal momento che il Palio Del Barone è diventato un marchio registrato, una rievocazione storica che si riallaccia ad antiche tradizioni della vita cittadina di Tortoreto. Un Grande Evento che contribuisce a far rivivere in maniera piena i luoghi della memoria e dei valori medievali della famiglia naturale, della fede, del lavoro, della comunità, della solidarietà e delle tradizioni, per secoli il nostro più prezioso tesoro prima delle “favole” globalizzanti moderniste, terzomondiste, “gender” e pauperistiche che non ci appartengono! Dovrà attendere chi spera nel tradizionale Banchetto storico enogastronomico con il Barone Roberto: in accordo con le precedenti Amministrazioni comunali di Tortoreto era stato deciso di cambiare formula attuando una collaborazione e un coinvolgimento con gli imprenditori locali, ma visto il momento di profonda crisi economico-finanziaria nazionale, l’Associazione culturale Due Torri, grazie al suo Presidente, Valentina Iampieri, si riserva di sviluppare la nuova formula in futuro ormai prossimo. L’Evento si apre con il corteggio storico del Barone Roberto a Tortoreto Lido. Per poi rivivere magnificamente, grazie all’infaticabile impegno dei figuranti in un tripudio di costumi d’epoca e di spettacoli, nella celebre Rievocazione nel Centro storico di Tortoreto alla presenza dei nobili e delle migliaia di appassionati. Tutto questo grazie al lavoro di Ennio Guercioni, ex Presidente dell’Associazione Due Torri, che per 17 anni ha direttamente organizzato una manifestazione di assoluto rilievo interregionale, legata ad antiche tradizioni storiche di Tortoreto, dell’Italia e dell’Europa. L’Evento oltre a riproporre spettacoli medievali è caratterizzato dalla sfida tra i due rioni storici: Terravecchia che ha come simbolo la tortora e Terranova che vanta l’emblema del corvo. I due “rivali” il 16 Agosto se le danno di santa ragione in una serie di giuochi storici (taglio del tronco, tiro alla stazza, sfida degli arcieri, corsa del pomo con le fauci et i denti boni, sfida del canape) per la conquista del Drappo della Vittoria che ogni anno viene istoriato, con una tecnica pittorica del tutto particolare, da un artista attraverso un bando di concorso promosso dal Comune di Tortoreto, dalla Provincia di Teramo e dalla Regione Abruzzo. Nel 2015, per la prima volta, con l’Associazione Esercenti Operatori Turistici Tortoreto–Borgo Medievale. Durante il corteggio storico sul Lungomare Marconi di Tortoreto Lido, evento presentato da Paolo Sinibaldi, vengono allestiti spettacoli di trampolieri, mangiafuochi e sbandieratori. Il 16 Agosto, dalle ore 20:30, i cittadini di Tortoreto, i delegati dei Palii e dei gruppi storici ospiti, animano la manifestazione. Un classico dell’estate abruzzese nazionale. Al grande spettacolo del Palio, presentato dall’eclettico dicitore medievale Fabio Di Cocco, prendono parte diversi gruppi abruzzesi e marchigiani, tra cui i trampolieri, i mangiafuoco e i fantastici sbandieratori e musici di Porta Solestà, vincitori della Quintana di Ascoli Piceno. Mestieranti e mercanti allietano le serate. Chiude il sipario sul Palio del Barone l’affascinante gioco di fuochi e colori dell’Incendio della Torre. Il Comune di Tortoreto, previdente come sempre, mette a disposizione un servizio di bus navette gratuito per collegare le località limitrofe al centro storico, con partenze scaglionate dal Lido, e una grande area “parking” a un tiro di arco dal Centro storico. Quest’anno è stata annullata per la sesta volta consecutiva la celebre Cena dei Nobili (dovremo attendere l’edizione 2018, a Dio piacendo) per le evidenti ragioni congiunturali economico-finanziarie più nazionali che internazionali, sempre nel segno del risparmio e della spending review. “Non abbiamo voluto assolutamente sminuire il valore del Palio – rivela Valentina Iampieri, Presidente dell’Associazione Due Torri – preferendo tagliare una serata nel segno del risparmio, ma già dall’anno prossimo nutriamo la speranza di poter coinvolgere tutti gli esercenti di Tortoreto per arricchire una straordinaria Cena dei Nobili aperta a tutti”. Che la grande festa medievale sia di casa a Tortoreto, lo provano le centinaia di figuranti e volontari impegnati nell’edizione 2017: dame, cavalieri, trampolieri, cortigiani, musici, sbandieratori e messeri alla corte del Barone Roberto di Turturitus, come nell’Anno Domini 1234, tra bracieri e fiaccole scintillanti. Animano sempre un’edizione straordinariamente ricca: le spettacolari esibizioni fotoniche di Messier Diego e del Drago Bianco valgono l’intero Evento! E il tutto nel segno dei valori antropologici e storici del Palio insignito del riconoscimento di Grande Evento del Comune di Tortoreto, per rivivere l’incontro tra i duchi d’Acquaviva e il Barone che parteggia per l’imperatore Federico II di Svevia. Per la seconda volta in 17 anni di attività ininterrotta del Palio del Barone, la coppia dei Baroni è uscita dallo storico Palazzo Liberati. Affascinante è la Storia del Palio. “Il personaggio tra i più famosi delle famiglie feudali del Teramano – scrive il professor Giuliano Rasicci – è senza dubbio Berardo da Tortoreto come attesta nel 1917 lo storico Francesco Savini di Teramo. Si presume che il Barone Roberto sia stato il fratello maggiore di Berardo. Dopo la morte del grande Federico II di Svevia, l’Italia meridionale fu dominata dalla Corte Angioina. L’Università di Tortoreto fu concessa come fondo al Vicerè Berardo eletto Giustiziere d’Abruzzo della corte di Carlo d’Angiò il 20 novembre 1269, dal fiume Salto al Pescara e poi della Sicilia citeriore ed ulteriore, succedendo prima ad Enrico di Molfetta e in seguito a Pietro di Lamannais. La fedeltà di Berardo, durante la rivolta dei Baroni, verso il sovrano angioino, fu premiata con la concessione del feudo di Tortoreto e di Controguerra. Ma la carica politica e la notorietà in tutto il Regno furono coronate con il matrimonio prestigioso del nobile tortoretano con la nobildonna Clemenza di Genitocastro in Calabria, ricca possidente. Quando il Barone di Simari e di Taverna, Bertrando di Malamorte, cercò di contrapporsi a Donna Clemenza, intervenne Carlo I d’Angiò a favore dei cittadini di Simari e Taverna. I feudi di Berardo divennero sette come attesta R. Filangieri con riferimento ai Registri della Cancelleria Angioina (Napoli, 1950), essendo stati inclusi Colonnella, Civita Tomacchiara, Varano, Poggio di Casanova, Torano. Dal 1269 al 1275 la carica di Giustiziere (Ministro delle Finanze) col titolo di Vicerè rimase salda nelle mani di Berardo. Che si era distinto come solerte esattore, anche con mezzi coercitivi, di ben 200.000 marchi d’argento riscossi per la dote della figlia di Carlo I, Isabella, promessa sposa al Duca Ladislao d’Ungheria. Solo in Sicilia – rivela il prof. Rasicci – furono esatti 25.000 once d’oro (750 Kg). Fu una vera estorsione che causò tanto malumore tra la popolazione e la media borghesia siciliana. Nonostante i privilegi concessi alla città di Palermo, la rivolta contro i Francesi scoppiò nel 1282: i Vespri Siciliani, a seguito dei quali gli Angioini dovettero lasciare la Sicilia e il meridione agli Aragonesi. In quegli anni le ordinanze di riscossione dei tributi erano inviate da Carlo I direttamente al suo Ministro Tortoretano fino al 1276. Ma improvvisamente il Vicerè Berardo morì. E, non avendo eredi diretti, i suoi feudi furono revocati dalla Regia Corte a favore del signorotto di Fermo, Aurelio de Agoto o de Curban. La lotta socio-politica impegnava già i nuovi partiti dei Guelfi e dei Ghibellini in tutta l’Italia”. Nella serata centrale della Rievocazione storica, il Centro di Tortoreto Paese si trasforma in uno splendido palcoscenico medievale. “Mi pregio di invitarvi a partecipare tutti alla corte del Barone Roberto di Turturitus – dichiara l’infaticabile e tenace Valentina Iampieri dell’Associazione Due Torri – insieme ai volontari che ogni anno consentono con sacrificio e consolidata esperienza, la realizzazione di un Grande Evento culturale” che si fregia del plauso della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la valorizzazione delle tradizioni culturali italiane. Tradizione, folclore, religione e cultura sono beni immateriali essenziali, irrinunciabili e fondamentali che da sempre vivono a Tortoreto e tutta in Italia in stretta sinergia e comunione, per la piena partecipazione di cittadini e turisti alla vita delle nostre comunità. Naturalmente grazie agli sponsor istituzionali e privati che ogni anno rendono possibile la realizzazione di un Palio del Barone unico sulla costa adriatica abruzzese. La Rievocazione storica cresce e si arricchisce nel tempo per valorizzare il patrimonio culturale e tutti coloro che visitano l’affascinante borgo medievale. Titolo di Grande Evento più che meritato! L’Associazione Due Torri e il Popolo di Tortoreto lanciano la sfida più importante: far capire il significato del Palio del Barone per superare la grave crisi economica che anni attanaglia l’Italia e il mondo intero. Un ringraziamento doveroso, dunque, a Ennio Guercioni e Valentina Iampieri per l’impegno profuso in una manifestazione storico-culturale preziosa. E poiché il Sindaco di Tortoreto ama stare in mezzo alla gente e non nel palazzo, il suo impegno sarà certamente totale anche nello sviluppo della manifestazione. Una festa autentica sul piano storico che incarna da 17 anni l’amore per la nostra Storia, per la vita democratica e per un sistema di valori ispirato alla persona ed alla comunità. Diciassette edizioni confermano, alla vigilia della maturità, il successo di un Grande Evento a forte partecipazione popolare che dopo il giusto riconoscimento del Consiglio Comunale, punta sempre più in alto. Iniziativa lodevole, meritoria, esemplare, unica sul territorio per la competenza dimostrata sul campo dagli organizzatori del Palio del Barone. La Rievocazione punta decisamente in alto nel panorama regionale d’Abruzzo e interregionale. Perché la Cultura è il tesoro d’Italia. “È la nostra passione – rivela Valentina Iampieri – a fare il miracolo di una manifestazione di eccellenza che ogni anno si arricchisce di delegazioni ospiti, artisti, mercanti e mestieranti medievali che allietano ed animano il Palio del Barone e le vie del Centro storico. Ma le sorprese non mancheranno”. Dame e cavalieri, crociati, fachiri, giocolieri, falconieri, mangiafuoco, armigeri, figuranti, tamburini, pellegrini in Terra Santa, trampolieri e sbandieratori sono già i protagonisti del Prologo del Palio. Capitano del Popolo è il Sindaco che con la Giunta comunale apre il Corteggio storico per far rivivere i fasti dell’Anno Domini 1234. I costumi della sarta Anna Marini di Ascoli Piceno e la “dottrina” dell’attore Fabio Di Cocco di Guardiagrele, alla presenza di vari network televisivi, focalizzano l’attenzione del pubblico sulla festa medievale dedicata al vincitore della Lega Lombarda. Il Barone Roberto in occasione della visita del vicario dell’Imperatore Rinaldo di Brunforte e dama Forasteria alla baronia di Turturitus, volle celebrare l’evento insieme al Popolo. I numerosi giochi medievali sotto la Torre del Castello, fanno da cornice al tenzone tra i rioni storici per la conquista della supremazia. Alla mezzanotte, tra il 16 e il 17 Agosto, viene inscenato l’incantevole incendio della Torre dell’Orologio con i fuochi pirotecnici (Marchigiana Pirotecnica AD 2017). La Rievocazione si riallaccia alla tradizione grazie alla partecipazione dei cavalieri di San Severino Marche e delle delegazioni dei Palii gemellati di Abruzzo, Umbria, Marche, Friuli e Puglia. Lo spettacolo è assicurato. Entusiasta è il Presidente dell’Associazione culturale Due Torri, che insieme al suo qualificato staff riesce nell’impresa non facile di far crescere un Grande Evento storico finalizzato alla riscoperta degli antichi saperi, valori, sapori e tradizioni del popolo aprutino. Il rispetto della memoria storica, della persona e delle proprie radici sono valori importanti nella società civile di ogni tempo, non un optional. “Abbiamo cercato di confermare le posizioni assunte che comunque sono ragguardevoli – precisa Ennio Guercioni – tutti sappiamo quanto è difficile superare le avversità di questa crisi economica che non finisce mai. La sfida non ci spaventa. Diceva un giornalista che l’Articolo 1 della nostra Costituzione potrebbe diventare “L’Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza”. Infatti in un mondo ormai globalizzato le nuove forme di competitività chiamano ogni Paese a riscoprire la propria vocazione. Quella dell’Italia non può che far riferimento alla bellezza del suo patrimonio naturalistico e culturale. Ogni turista, ogni viaggiatore, vuole conoscere il territorio attraverso una molteplicità di aspetti: ospitalità, gastronomia, gentilezza, artigianato locale, offerta culturale. Le nostre tradizioni e i nostri saperi sono alla base della nostra cultura apprezzata in tutto il mondo. Gli esperti sostengono che bisogna ripartire proprio dalla cultura per superare questa congiuntura, questo stato di inquietudine e malessere economico perché la cultura è benessere e crescita. Attraverso una sinergia tra pubblico e privato con strategie, metodi e strumenti di comunicazione – auspica Ennio Guercioni – dobbiamo riuscire a dare impulso a delle attività per promuovere la conoscenza del nostro patrimonio culturale e della nostra identità, e favorire il rilancio del settore turistico”. Certamente è stata una XVII edizione diversa dal solito per i tempi che corrono, alla luce delle nuove norme sulla pubblica sicurezza. Si è brindato pubblicamente alla nuova prosperità, alla fine della più grave crisi economica dalla Seconda Guerra Mondiale, a tempi migliori, di pace e di crescita in Italia e negli Stati Uniti di Europa insieme alla Russia tra Pari. Ogni anno si apprezza come la cittadinanza e l’Associazione Due Torri partecipano all’allestimento di questo Evento con la stessa passione, lo stesso fervore, trasportati da un senso di operosità e di accoglienza. I giorni che stiamo vivendo sono di grande e grave difficoltà dove anche le certezze più consolidate vacillano come la terra che trema nell’Italia Centrale fin da quei terribili 24 Agosto e 30 Ottobre 2016, ma non dobbiamo perdere la speranza e possiamo batterci per far emergere i veri valori della vita. Sono stati 17 anni intesi, importanti e valorizzanti per il Borgo del centro storico e per Tortoreto tutta. A questo lungo percorso che ha rafforzato l’identità culturale di un’intera comunità e ha contribuito a rendere Tortoreto meta turistica, era opportuno dare una dimensione e un aspetto di proporzioni ancora maggiori nonostante il periodo di crisi sismica, economica e politica che tutti stanno attraversando. Ad Agosto cittadinanza e ospiti assistono alla rievocazione medievale che riesce a coniugare il piacere e l’entusiasmo del momento agonistico con quello più intenso e profondo del momento storico. Sono stati 17 anni molto intensi e valorizzanti che hanno rafforzato l’identità culturale tortoretana. Il Palio del Barone è sicuramente da incorniciare. Mai come in questi mesi di lutti e distruzioni (sono scoppiate in Siria, Ucraina, Libia e in Iraq, quattro guerre civili sanguinose in nome di una presunta umanitaria “Primavera democratica” alimentata dai Warlords a suon di attentati, missili e bombe!) si sente il bisogno di stare insieme. È in nome della Pace e della Misericordia che tornano a rivivere, nella suggestiva cornice medievale di Tortoreto, i fasti dell’Anno Domini 1234. È in nome di tutti gli Abruzzesi e i turisti ospiti che in verità cercano di trascorrere delle serate speciali da incorniciare e raccontare. Gli sponsor istituzionali e privati, grazie al successo che si rinnova ogni anno, credono al Palio del Barone Roberto, offrendo il loro contributo con grande passione e spirito di sacrificio. Lo sforzo economico del privato è encomiabile, anche nella semplice diffusione dell’Evento. Prezioso, riconosciuto e decisivo è l’apporto dei volontari di Tortoreto e delle centinaia di figuranti che, negli abiti medievali cuciti dalla sarta Anna Marini di Ascoli Piceno e negli stivaletti realizzati appositamente per il Palio a Montegranaro, animano l’evento. A Tortoreto i nostri Amici ci riescono alla grande. Il Palio del Barone è un autentico Tesoro per tutta la costa adriatica aprutina. Non siamo di fronte alla solita rispettabilissima sagra enogastronomica di paese. Grazie al contributo di medievalisti scopriamo che a Tortoreto per la conquista del Drappo i due rioni storici Terranova e Terravecchia da sempre se ne sono date di santa ragione per poi festeggiare tutti insieme il Barone Roberto, il vicario dell’Imperatore Federico II, Rinaldo di Brunforte e la sposa Forasteria. In compagnia dei nobili messeri e delle affascinanti damigelle che l’Associazione Due Torri ogni anno si propone di far rivivere. In queste meravigliose serate i Nobili sono tutti gli invitati e gli ospiti del Barone Roberto. Fuochi d’artificio sempre nuovi e originali salutano le calde notti di mezza estate. L’Incendio della Torre vuole essere un rito propiziatorio per dare fuoco alla crisi economica e ai massacri che attanagliano il mondo. Ed allora, tutti alla corte del Barone Roberto di Turturitus, per apprezzare i valori della Italianità vera, di ciò che funziona e vale la pena di proteggere e (far) vivere in prima persona a migliaia di turisti, deponendo le armi dell’oscurantismo, della rivalità, del nepotismo e dell’egoismo. Bracieri, fiaccole, musici, giullari, fachiri e danzatrici, falconieri, arcieri e delegazioni ospiti del Palio del Duca di Acquaviva Picena, del Palio della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, del Palio dei Castelli di San Severino Marche, di Castel di Luco di Acquasanta Terme, della Disfida di Barletta e del Gruppo storico di Guardiagrele, già animano una manifestazione a vocazione nazionale. Uno spettacolo unico in Abruzzo che da Tortoreto si proietta sul mondo intero perché, come sempre, consente di gustare le raffinatezze e l’originalità della cultura italiana sulle melodie di musici che raccontano la nostra Storia. Al desco delle sontuose portate dei ristoranti locali, dame e cavalieri, armigeri, ancelle, giullari, fachiri e danzatrici, vivificano giochi e spettacoli sempre inediti e sfavillanti a forte vocazione internazionale. Abbiamo già conosciuto nell’Anno Domini 2011 il gruppo di acrobati ed equilibristi degli Asante Kenya direttamente da Nairobi che hanno unito come per magia la tradizione tribale africana con il medioevo storico aprutino. Direttamente da Urbino, i mangiafuoco più incredibili di sempre. L’Università di Grattazzolina e gli sbandieratori di Porta Solestà da Ascoli Piceno. Messere Metellio diretto in Terrasanta con la sua schiava dopo la sosta della sua “fera” al caravanserraglio di Turturitus, meraviglia e stupisce gli ospiti con le sue esilaranti battute. Il Barone Roberto parteggia per l’Imperatore Federico II nelle lotte tra il Papato e l’Impero. Quando l’Imperatore sconfisse la Lega lombarda, assegnò al Barone Roberto un prigioniero da sorvegliare, il piacentino Omodeo Contanello, catturato da miliziani del Sacro Romano Impero e presente in ceppi tra i figuranti del corteggio storico, custodito nel castello e graziato a furor di Popolo dopo un’aspra battaglia tra scaramucce, giudizi e sentenze a colpi di vere spade scintillanti, tra Guelfi e Ghibellini. Il Giullare che prende in giro i nobili convenuti, restituisce al Palio del Barone il carattere filologico della festa medievale originale. Spettacolari sono state in passato le evoluzioni dei giovani falchi lanciati con grande maestria dai maestri falconieri di Macerata: la più giovane d’Italia, Agnese, di anni quanti il Palio, guidata dal papa Patrizio, con il suo falco Camille, incanta tutti. Padre, madre e figlia, un’intera famiglia votata al “governo dei falchi”, un’arte antichissima per chi sa custodire questa nobile arte dei cieli nel pieno rispetto delle leggi di Natura. Le loro magiche evoluzioni, coinvolgendo direttamente gli ospiti del Palio, hanno giustamente meritato il trionfo assoluto! I rioni Terranova (tortora) e Terravecchia (corvo) rinnovano la disfida del 16 Agosto. Finalmente, in compagnia del gruppo storico della Perdonanza Celestiniana, pronti ad offrire la loro collaborazione e partecipazione, per risorgere insieme dalle ceneri della crisi economica come la mitica Fenice. E per poter così celebrare i fasti della Contea Aprutina, insieme ai nostri fratelli di Amatrice e Norcia, in un percorso storico-artistico inedito nel panorama delle rievocazioni medievali italiane. Magari insieme ai Cavalieri Templari ed alla loro nobile Storia in difesa del Cristianesimo con la fondazione di tante chiese e abbazie dedicate alla Madre di Dio. “Ringrazio tutti – dichiara Valentina Iampieri, Presidente dell’Associazione Due Torri – e saluto con particolare gratitudine ed affetto tutti coloro che, sensibili a questa nostra manifestazione del Palio del Barone, ci permettono di realizzare e concretizzare con il proprio sostegno questo progetto che guarda al futuro. Desidero ringraziare, nonostante il momento delicato, quanti ci hanno sostenuto anche quest’anno. In primis gli sponsor, ma un ringraziamento particolare va a tutto il direttivo e a tutti i soci dell’Associazione Due Torri per la loro costante presenza, vicinanza e il loro assiduo impegno. Un grazie a coloro che interpretano i personaggi del Barone e della Baronessa ovvero Luigi Ripani e Manuela Romani e alla Gran Dama delle Chiavi, Benedetta Felci. Siamo un gruppo che si muove di comune accordo, in armonia, con serenità e trasparenza e con una gestione collegiale dove tutti partecipano”. Certo non è facile parlare di Cultura. La Cultura - diceva qualcuno - non si mangia. “Noi attraverso la nostra dedizione siamo riusciti a rendere questa manifestazione come un appuntamento da non perdere, il tutto con lo spirito di volontariato e la passione che ci contraddistingue avendo come unico obiettivo la valorizzazione del nostro paese. Facciamo tutto questo unicamente senza alcuna finalità ma solo per il bene di Tortoreto e dei Tortoretani. Il Palio del Barone in questi anni è cresciuto e ne sono la dimostrazione i frequenti contatti e le numerose richieste di partecipazione di gruppi storici e delegazioni di Palii, che riceviamo da ogni parte d’Italia. Anche nel 2017 le serate sono state due perché in un momento certo non facile che stiamo vivendo abbiamo preferito tagliare una serata piuttosto che ridimensionare il Palio che è comunque importante e da ricordare. Altre organizzazioni hanno optato perché alcuni eventi diventassero biennali; noi abbiamo preferito lasciare la luce accesa, senza per nulla sminuire quello che in questi anni si è raggiunto”. Un plauso meritatissimo è da indirizzare agli organizzatori, agli Italiani che risorgono dai disastri dei terremoti e delle guerre, ai giovani, ai volontari, a quanti rendono possibile questo evento culturale nazionale, per la rinascita morale, economica e culturale dell’Italia nel Mondo. Nel tempo della globalizzazione e della crisi economica, assume un senso fondamentale la cura delle proprie radici, dei valori e della motivazioni che costituiscono le virtù autentiche dei padri e che oggi rappresentano la base sulla quale poggia il presente e il futuro di qualsiasi comunità. Di qui la forza e la bellezza del Palio del Barone, un momento di socializzazione al quale partecipano tanti graditissimi spettatori con affetto e amicizia. Grazie all’Associazione Due Torri la rievocazione storica è ormai saldamente incastonata nei cuori di tutti. In primis degli ospiti e dei turisti idealmente creati dal Barone Roberto, in una singolare investitura cavalleresca, “cittadini speciali di Tortoreto”. Per un Evento corale e sociale. Il Palio del Barone Roberto, nell’augurare a tutti i propri voti augurali di felicità e prosperità, ha certamente i numeri giusti per crescere nell’internazionalità, tra tradizione, equilibrio, arte, buongusto, fantasia, innovazione, professionalità e storia. I gruppi-spettacolo sempre originali e altamente professionali sono la nota dominante di un qualificante Grande Evento culturale unico in Abruzzo, di esempio per tutti. Preludio di tutti questi risultati di successo, è l’organizzazione perfetta, oserei dire svizzera, nella cura di ogni particolare e dettaglio, anche nella scelta delle musiche medievali per intrattenere il pubblico, tratte da celebri colonne sonore di colossal cinematografici. “La manifestazione ha raccolto enormi consensi – osserva Giorgio Ripani – ed è riuscita nell’intento di animare il borgo grazie anche alla collaborazione degli operatori commerciali del centro storico. Ho la consapevolezza di gestire un Grande Evento difficile e impegnativo, ma grazie al lavoro di squadra, che si muove di comune accordo, in armonia, con serenità e trasparenza, il compito è sicuramente meno complicato. L’obiettivo rimane sempre quello di coinvolgere ogni anno sempre più Tortoretani fin dalla più tenera e candida età. Ne sono la dimostrazione i ragazzini del gruppo tamburi che animano la serata medioevale. Dal 2001 questa manifestazione è riuscita a costruire una fama consolidata tra le rievocazioni storiche, anche a livello nazionale. Tutto ciò è frutto di un costante impegno che ho potuto constatare di persona: 6 anni fa mi sono infatti avvicinato a questa realtà quale figurante, diventando negli anni sempre più attivo nell’organizzazione della rievocazione. In questa esperienza ho potuto notare con quanta passione tutti gli associati diano il loro contributo a questo momento fondamentale della vita tortoretana. Dalla ricerca e dallo studio della storia antica di Tortoreto – precisa Ripani – l’Associazione Due Torri organizza la celebrazione di eventi realmente accaduti nel 1234, contribuendo alla riscoperta delle nostre radici storiche. Il 16 Agosto ci immergiamo in un’atmosfera ricca di suggestioni, fatta di giochi, danze, musiche e spettacoli medievali, in cui nessun dettaglio è lasciato al caso. Sarà mia premura fare tutto il possibile affinché il Palio del Barone venga potenziato ulteriormente ed attiri sempre maggiore pubblico”. Lo testimonia il gemellaggio tra le Associazioni “Due Torri” di Tortoreto e “Palio del Duca” di Acquaviva Picena per i 17 anni ininterrotti di collaborazione grazie a Ennio Guercioni, “pater patriae” del Palio del Barone Roberto. Prima dell’Incendio della Torre che conclude la festa, si svolge l’estrazione, per il quinto anno consecutivo, della Lotteria di beneficenza con i seguenti numeri vincenti dal primo premio al decimo: 3302, 3208, 3275, 954, 1688, 1271, 2614, 3085, 1282 e 1307, che vincono rispettivamente: soggiorno a Bahia Carovigno, tablet 7 pollici, bici, borsa, book fotografico, buono acquisto, confezioni di vino, taglio capelli, trolley e trapano. Il Palio del Barone AD 1234 stupisce e sorprende ogni anno decine di migliaia di persone che effettivamente rispondono grazie anche alla diffusione capillare dei media e dei social network. E tutto questo per riscoprire le nostre radici medievali, la nostra comunità, il nostro senso di appartenenza all’Italianità fin dalla fondazione dei Comuni, per contrastare e vincere la crisi (di credito, di fiducia e d’identità) economica, politica, psichica e finanziaria mondiale di una strana “globalizzazione” che rischia di precipitare 7,5 miliardi di persone nell’abisso. Noi Italiani all’oscurità dei Warlords e delle forze distruttive della Natura opponiamo gli sfavillanti valori autentici del credito nella Persona, cioè nell’Italia positiva che nella Nuova Europa con la Santa Russia vuole lavorare e crescere in Pace sul territorio, forte del suo straordinario Patrimonio culturale pubblico e privato di incommensurabile ricchezza che affonda le sue radici nel Cristianesimo. Si brinda pubblicamente alla nuova prosperità, alla fine della più grave crisi economica dalla Seconda Guerra Mondiale, a tempi migliori, di pace e di crescita in Italia e negli Stati Uniti di Europa insieme alla Russia tra Pari. Un mondo nuovo da valorizzare e difendere. Non svendere. Le Porte Sante di Sant’Agostino e San Nicola si aprono al mondo e Tortoreto partecipa attivamente. “Pertanto, auguro, a nome mio e di tutta la nuova Amministrazione Comunale – auspica il Sindaco Domenico Piccioni – una lunga vita al Palio del Barone, pieni di nuovi successi e ulteriori riconoscimenti, e che continui ad essere un Evento intorno al quale la nostra comunità possa sentirsi sempre più coesa e collaborante, una tradizione che possa attrarre ancora più giovani capaci di portare avanti il meglio del nostro passato e della nostra storia con fierezza e coraggio. Ringrazio sentitamente, a nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale, l’Associazione Due Torri, i gruppi partecipanti, i volontari, i concittadini, i turisti e tutti coloro che con entusiasmo e passione permettono la realizzazione del Palio del Barone”. Ad Maiora, soprattutto grazie alle donne migliori. Summa Cum Laude!
Nicola Facciolini
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